Il Consiglio comunale di Matera, nella seduta odierna, ha approvato all’unanimità il conferimento della cittadinanza onoraria al regista e sceneggiatore Francesco Rosi. La cittadinanza onoraria verrà consegnata al regista a Matera, venerdì 20 settembre, alle ore 22.30, in piazza San Giovanni, nell’ambito del programma Hollywood Party, in diretta su rai radio3. Di seguito il testo della deliberazione del Consiglio comunale di Matera.
Conferimento cittadinanza onoraria a Francesco Rosi
L’anno duemilatredici il giorno sedici del mese di settembre alle ore 10,00 in Matera e nella
Sala delle adunanze consiliari della Sede comunale, in via Sallustio, convocato con appositi avvisi consegnati a domicilio di ciascun Consigliere, si è oggi riunito il Consiglio Comunale in seduta pubblica. Sessione STRAORDINARIA ED URGENTE di prima convocazione.
Presiede Brunella MASSENZIO, Presidente del Consiglio, partecipa il Segretario Generale del Comune Dott. Antonio Fasanella.
Il Presidente, dato atto che il numero dei presenti è legale per la validità della adunanza, dichiara aperta la seduta.
Vengono designati a scrutatori i Consiglieri Signori:
IL CONSIGLIO COMUNALE
– Visti gli allegati pareri espressi ai sensi dell’art. 49 del D.Lgs 267/2000.
IL CONSIGLIO COMUNALE
Siamo qui stasera per conferire la cittadinanza onoraria al regista e sceneggiatore Francesco Rosi.
Le ragioni di questa scelta
Francesco Rosi può essere considerato autore simbolo e innovatore del cinema italiano di impegno civile, con film – tra i molti suoi importanti e significativi – quali “Le mani sulla città”, Leone d’oro alla Mostra di Venezia nel 1963, “Il caso Mattei”, Palma d’oro a Cannes nel 1972, e “Salvatore Giuliano”, Orso d’argento a Berlino nel 1961. Ma nella sua straordinaria produzione cinematografica spiccano a livello internazionale anche tre film girati a Matera e in Basilicata: “C’era una volta” del 1967, ed i pluripremiati “Cristo si è fermato a Eboli” del 1979 e “I tre fratelli” del 1981.
Con una lunga carriera Rosi ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema italiano del dopoguerra. La sua opera, infatti, ha influenzato generazioni di cineasti in tutto il mondo per il metodo, lo stile, il rigore morale e la capacità di fare spettacolo su temi sociali di stringente attualità. Ragione per la quale è stato ripetutamente accostato al Neorealismo dell’immediato dopoguerra e indicato come il padre nobile di quel filone di cinema impegnato che segnò in particolare gli anni Sessanta e Settanta della nostra produzione nazionale.
Il conferimento della cittadinanza onoraria al regista Francesco Rosi da parte della Città di Matera è un gesto che solo in minima parte ricambia il fortissimo legame artistico e affettivo che ha legato il grande regista alla nostra Città.
Questo sentimento risale agli ormai lontani anni ’60, quando, cercando un mondo incontaminato e favolistico dove ambientare una storia d’amore con due grandissimi interpreti del cinema internazionale come Sophia Loren e Omar Sharif, rimase incantato dalla dolcezza delle colline che accompagnano lo sguardo da Matera a Timmari e Picciano.
E così, con “C’era una volta” (1967) scoprì Matera e la sua gente. Come in tutti i veri amori Rosi non dimenticò Matera. Infatti, dovendo girare il film “Cristo si è fermato a Eboli” (1979) con Gian Maria Volonté e Irene Papas, ritornò a Matera, dove si trattenne a lungo, rinsaldando i rapporti con questa Terra.
La lettura del libro di Carlo Levi lo condusse per mano come un breviario fra gli scenari naturali di Matera e del suo territorio, a conoscere sempre più l’umanità dolente dei suoi abitanti.
Dal luogo dove la storia non si può cambiare, il tempo si è fermato, e un regime non determina né un inizio né una fine di un male, che è dentro la terra, dentro le cose, e si è fatto uomo, Francesco Rosi torna per la terza volta a Matera per girare “Tre fratelli” (1981) con il grande Charles Vanel, Michele Placido, Philippe Noiret e Vittorio Mezzogiorno, allargando lo sguardo su problemi che il meridione e l’Italia intera vivono in quel momento storico.
Francesco Rosi è entrato in questa terra in punta di piedi, con quel rispetto che solo l’intelligenza e la sensibilità, la civiltà, hanno, finendo per entrare nel cuore di questa gente e farne parte.
Con i suoi tre film girati a Matera Francesco Rosi ha dato un enorme contributo a far conoscere al mondo intero la storia e l’identità della nostra terra raccontando di un Mezzogiorno ricco di valori e di contraddizioni, e sapendo cogliere i valori poetici legati alle specificità ed alle identità territoriali, compresi quelli della civiltà mediterranea e, in particolare, del nostro Sud, della nostra Basilicata, della nostra città.
Cari colleghi, conferendo la cittadinanza a Francesco Rosi, e dopo averla conferita a Enrique Irazoqui, protagonista del “Vangelo” di Pasolini continuiamo a riflettere sulla storia e sulle prospettive dei Sassi e della nostra città e sulla persistente dimensione umana che ha sempre caratterizzato il lavoro di Rosi.
Io chiedo ai colleghi consiglieri se possiamo procedere formalmente con la votazione della delibera per il conferimento della cittadinanza onoraria, se ci sono degli interventi o possiamo procedere.
Procediamo alla votazione della delibera per la cittadinanza onoraria a Francesco Rosi per alzata di mano.
All’unanimità dei voti favorevoli espressi per alzata di mano dai consiglieri presenti. (Sono assenti: …)
DELIBERA
Procedere con il conferimento della cittadinanza onoraria al regista e sceneggiatore Francesco Rosi.
IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE
Brunella MASSENZIO Dott. Antonio FASANELLA
DICHIARAZIONE: Copia della presente delibera è in corso di pubblicazione all’albo Pretorio del Comune, per 15 giorni consecutivi dal 16/09/2013
Matera, lì 16/09/2013
IL SEGRETARIO GENERALE
Dott. Antonio FASANELLA
SI ATTESTA
Che copia integrale del presente deliberato, su analoga attestazione del Messo comunale, è stata affissa all’Albo Pretorio di questo Comune per 15 giorni consecutivi a norma dell’art. 124 comma 1 del D.Lgs. 267/2000 dal 22/07/2011 al 05/08/2011
Che la presente deliberazione è divenuta esecutiva decorsi 10 giorni dalla pubblicazione (Art.134, co.3).
Dalla residenza Comunale, lì _____________________
IL SEGRETARIO GENERALE
Dott. Antonio FASANELLA
A Matera può girare ”Le mani sulla città 2″
Se sono queste le priorità del consiglio comunale di Matera, avrei messo nell’ordine del giorno anche l’intitolazione di una via cittadina al grande Topo Gigio.
Non avrei dato un riconoscimento del genere, semplicemente perchè il film “Cristo si è fermato a Eboli”, rispetto al libro di Carlo Levi, riporta solo aspetti negativi, come la superstizione e l’ignoranza, senza lasciar minimamente trasparire l’affezione, il coinvolgimento, la curiosità intellettuale di Carlo Levi verso la gente lucana, di cui il libro-diario dell’illustre confinato era intriso.
In sintesi: il film poco aveva a che fare con il libro a cui diceva di essere ispirato, il film altro non era che una derisione del popolo e delle tradizioni di Matera, Aliano, Grassano. Potremmo definirlo un film intellettualmente disonesto o, se vogliamo usare un’espressione più soft, mediocre.
Altro che cittadinanza onoraria …
Adesso sì che cambieranno le cose a Matera….