La determina a firma dell’Autorità di Gestione Psr Basilicata 2007-2013 con l’attivazione del fondo Iva regionale e il trasferimento di una prima quota finanziaria presso l’Agea rappresenta un ulteriore segnale per venire incontro alla sempre più difficile situazione finanziaria degli enti pubblici titolari di azioni e misure del Psr e di conseguenza del mondo agricolo. E’ quanto sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura Nicola Benedetto riferendo che potranno accedere al Fondo i beneficiari pubblici delle misure 125, 214 (limitatamente alla sola azione 5), 223, 226, 227, 313, 321, 323, 411 412, 413 e 511. L’operazione – riservata esclusivamente ai soggetti pubblici – è finalizzata al recupero dell’imposta che potrà avvenire solo dopo aver effettuato i pagamenti a valere sulla quota imponibile. In questo modo – afferma l’assessore – la Regione corre ai ripari per risolvere il problema dell’IVA sui progetti presentati dalle Province, Comuni, o altri organismi di diritto pubblico in quanto non recuperabile e non rendicontabile alla Comunità Europea, con un esborso significativo, pari come è noto al 20%.
Benedetto rileva che la questione Iva, certamente non irrilevante, farà parte delle “partite ancora aperte” in fase di definizione della nuova programmazione 2014-2020. Per noi altri elementi qualificanti sono: stimolare il trasferimento di conoscenze e l’innovazione; rafforzare la competitività in tutti i tipi d’agricoltura e la gestione sostenibile delle foreste; promuovere l’organizzazione, trasformazione e commercializzazione incluse, nonché la gestione del rischio della filiera agroalimentare; ripristinare, tutelare e migliorare gli ecosistemi; promuovere l’efficienza delle risorse e la transizione a un’economia a basse emissioni di CO2; promuovere l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali; offrire, in modo specifico, un aiuto ai giovani (under 40) che vogliono investire nell’agricoltura come motore del proprio futuro; affermare il ruolo dei veri imprenditori agricoli stabilendo che possano beneficiare dei sostegni solo gli agricoltori che producono effettivamente. Siamo di fronte ad una riforma di straordinaria importanza che accompagnerà i nostri agricoltori in un’era nuova, in cui la volatilità diventerà un fenomeno sistematico e gli agricoltori avranno bisogno di nuovi strumenti e, a loro fianco, di associazioni e di figure professionali per gestire una situazione inedita quanto difficile.
Ugl Matera: “Occorre una riorganizzazione del sistema agricolo lucano”
La UGL ritiene che la riforma strutturale della pubblica amministrazione, alla luce delle ultime normative in materia, in Basilicata sia possibile realizzarla. E’quanto dichiarano in una nota il Commissario provinciale UGL-FNA di Matera Francesco Pirretti, il Segretario provinciale della UGL-INTESA di Matera Domenico Ippolito ed il Segretario provinciale della UGL di Matera Luigi D’Amico. Alla luce del contesto territoriale lucano, nel quale l’Agricoltura è l’unico settore economico trainante, e della prossima scadenza programmatico-elettorale delle Regionali 2013, nonché della imminente nuova programmazione PSR 2014-2020, la UGL di Matera ritiene improcrastinabile, urgente ed indifferibile “La riorganizzazione del sistema agricolo lucano” da incardinare all’interno del programma elettorale della prossima legislatura regionale. Tale obiettivo, continuano i sindacalisti della UGL, deve essere il punto di riferimento al quale i prossimi consiglieri regionali eletti dovranno scrupolosamente attenersi nei primi 40 giorni di legislatura per far dare alla Basilicata quello scatto di reni necessario e consentirgli almeno di rimanere a galla dal punto di vista economico. Questo il frutto di una approfondita analisi che la UGL di Matera ha fatto guardando alla Basilicata ed ai tentativi che comunque ci sono stati nella scorsa legislatura per accedere ad un modello organizzativo della PA agricola diverso. In Basilicata nel comparto pubblico, ma anche in tutti i settori, è possibile accedere ad un sistema di prepensionamento. Si consentirebbe l’accesso anticipato alla pensione per tutti quei lavoratori oramai prossimi all’uscita pensionistica. La Ugl di Matera ritiene altresì che occorra andare verso l’applicazione del Decreto Legge 31 agosto 2013 n. 101 in Basilicata accompagnata dalle seguenti scelte: Ruolo Unico Regionale della Regione Basilicata e degli enti strumentali, Turn-over unico regionale, dotare il sistema agricolo lucano di personale di tipo tecnico-amministrativo e non solo amministrativo – art. 3 comma 1 D.L. 101/2013, digitalizzazione di tutti gli atti amministrativi della PA Regionale ed intervento a mezzo PSR 2014-2020 su Turismo Rurale, commercializzazione dei prodotti agricoli e lotta alla polverizzazione fondiaria – consorziazione di produttori. Queste le proposte della UGL di Matera, concludono Pirretti, D’Amico e Ippolito, un’Organizzazione che offre il proprio contributo per dare alla Basilicata degli strumenti normativi di grande portata innovativa, anche e soprattutto attraverso un lavoro sinergico di tutta la Politica Lucana e le parti sociali.