“E se anche ai titolari di stazioni di carburanti che sono in attività in Basilicata si concedesse la stessa tariffa agevolata, ovviamente che si riversa positivamente sugli automobilisti, riconosciuta attraverso legge della Regione Lombardia ai titolari di impianti della provincia di Varese grazie al successo ottenuto dalla Faib (federazione dei benzinai) varesina aderente alla Confesercenti?”. L’interrogativo è del presidente della Confesercenti di Potenza Prospero Cassino precisando che “la benzina scontata nell’area frontaliera con la Svizzera ha una motivazione centrale legata al fenomeno del viaggio in Svizzera degli automobilisti italiani per fare il pieno. Ora nel Varesotto un litro di benzina costa 35 centesimi in meno per i residenti in fascia A (nei comuni fino a 10 chilometri dal confine), con uno sconto raddoppiato rispetto a prima, e 27 centesimi in meno per i residenti in fascia B (nei comuni dai 10 ai 20 chilometri), quasi triplicando i precedenti 10 centesimi. La “carta sconto” in possesso degli automobilisti della provincia di Varese ha così equiparato il prezzo della benzina nelle aree di confine con quello svizzero e ha riportato in Italia importanti volumi di vendita sottraendoli ai colleghi benzinai del Canton Ticino dopo decenni di «pendolarismo del pieno». Tali volumi peraltro sono destinati ad aumentare nel brevissimo periodo. La vicenda dimostra che nell’interesse dei gestori delle stazioni di carburante, alle prese con tassazioni fiscali elevate ed incassi sempre più ridotte e con i margini risicati di guadagno, come dei cittadini lucani – aggiunge Cassino – non è un’impresa impossibile far valere da noi il principio di territorio mega produttore di idrocarburi alla stessa stregua di area frontaliera. Il vantaggio per gli automobilisti lucani durerebbe tutto l’anno e sarebbe di gran lunga più consistente di quello oggi assicurato dalla card carburanti. La contemporaneità del decreto dei Ministri dello Sviluppo Economico e dell’Economia che istituisce il Fondo per il finanziamento di progetti locali mirati allo sviluppo delle infrastrutture e dell’occupazione (previsto dall’articolo 16 del DL 1/2012) nei territori interessati da attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi – continua il presidente Confesercenti – rafforza la nostra iniziativa a rilanciare la proposta di carburante scontato in Basilicata attraverso una legge della Regione così come ha fatto la Lombardia rinunciando alla propria quota di accise sui carburanti e quindi senza opposizione da parte degli organismi Ue e tanto meno del Governo. Una proposta che avrebbe sicura influenza sul rilancio dell’economia, in primo luogo, del commercio favorendo i viaggi per lo shopping da un centro all’altro della regione oltre al risparmio di quelli che oggi sono pesanti costi aziendali”.
IDV: NUOVI CONSIGLIO E GIUNTA REGIONE DECISIVI PER GESTIONE PETROLIO
“Le elezioni regionali di metà novembre si caricano di significato perché il Consiglio e la Giunta che avranno il consenso dei cittadini dovranno, prioritariamente, opporsi alle manovre del Governo e delle compagnie petrolifere che, come insegna il decreto recente del Mise e del Ministero Economia, non vanno assolutamente nella direzione che i cittadini della Val d’Agri e del Sauro-Camastra e in generale della nostra regione sollecitano”. A sostenerlo è il commissario regionale di IdV Gaetano Cantisani che aggiunge: “nella nuova organizzazione dei Dipartimenti Regionali a seguito della nomina di quattro assessori, invece di sei, sarà fondamentale l’attribuzione di una delega specifica sui problemi dell’estrazione e ricerca di idrocarburi. Spetterà inoltre alla nuova legislatura regionale adeguare compiti e funzioni della SEL (Società Energetica Lucana) perché supporti in maniera decisamente più efficace di quanto è avvenuto sinora l’azione della Giunta Regionale. Specie dopo la firma dell’accordo con l’Eni sul gas ceduto a dieci Comuni della Val d’Agri, SEL che ha già maturato un’esperienza specifica proprio nella gestione del gas di provenienza dai pozzi della Val d’Agri, può essere utile ai Comuni che evidentemente non dispongono di competenze, professionalità e strutture per “amministrare” il gas ceduto e tanto meno per ottenere benefici dal quantitativo in eccedenza rispetto alle limitate esigenze delle popolazioni locali”
Cantisani inoltre esprime “convinto sostegno alla proposta della Confesercenti di Potenza di prevedere in linea con quanto accade per i titolari di stazioni di carburanti del Varesotto la stessa tariffa agevolata, ovviamente che si riversa positivamente sugli automobilisti, anche ai titolari di impianti della Basilicata. Una proposta sicuramene da approfondire in tutti gli aspetti amministrativi e tecnici e che è di gran lunga più efficace della card idrocarburi che abbiamo da sempre contestato.
Il cittadino lucano– continua – è vittima di una beffa di fondo: Il riconoscimento di una percentuale territoriale di ristoro economico a fronte delle estrazioni petrolifere. Per questa ragione – continua il dirigente di IdV – necessita mettere in piedi un fronte unitario fra partiti, istituzioni ad ogni livello – regionale, provinciale, comunale – forze sociali ed imprenditoriali, le comunità locali della Val d’Agri e del Sauro per sbarrare la strada all’ipotesi che sia il Ministero per lo Sviluppo Economico a gestire ed orientare progetti e programmi di spesa che non possono ridursi a qualche decina di milioni di euro come potrebbe accadere con l’istituzione recente del Fondo sempre più somigliante all’ennesimo contentino”.