“Chi pensa di poter rimettere in qualche modo in discussione il risultato del successo di Marcello Pittella alle Primarie, che hanno rappresentato un’ottima prova di democrazia, evidentemente, non si rende conto che qualsiasi manovra sarebbe sonoramente sconfitta perché in gioco ci sono l’affermazione del metodo di consultazione democratica e la governabilità della Regione”. A sostenerlo è il segretario provinciale di Potenza del Psi Donato Cutro.
“Oltre a prendere atto dell’esito del voto di domenica e mettere da parte definitivamente ogni azione di ulteriore polemica e alla ricerca della divisione, per noi – dice Cutro – è necessario lavorare per rilanciare la coalizione del nuovo centrosinistra. E’ soprattutto un’operazione culturale che, come ha proposto lo stesso Pittella, deve coincidere con l’allargamento della coalizione a movimenti ed associazioni che si sono adoperati per la migliore riuscita delle Primarie. Il centrosinistra non deve rinchiudersi in un recinto, ma aprirsi alle idealità, sensibilità e aspettative della società lucana che vuole il rinnovamento senza rifugiarsi in processi sommari e giustizialisti, in quanto la pratica della legalità è tutt’altra cosa.
La discriminante del rinnovamento – conclude Cutro – non può che trasformarsi in una lista socialista a fianco di Pittella, forte, quanto più rappresentativa dei territori e soprattutto che non arretri nemmeno di un centimetro sulla strada dell’autonomia”.
SOCIALISTI: LISTA PROSCRIZIONE VALVANO SEGNA PUNTO DI NON RITORNO
“L’annuncio di Valvano di inserire Donato Cutro e Franco Adamo nella lista di proscrizione solo per aver espresso valutazioni politiche differenti dalle sue è un fatto gravissimo e segna un punto di non ritorno nella vita del Psi lucano attraverso un comportamento mai avvenuto prima nella lunga storia del partito”. E’ quanto sostiene una nota a firma di una ventina di dirigenti provinciali e regionali del Psi tra i quali Cutro e Adamo che hanno annunciato l’autosospensione dal partito per solidarietà agli espulsi. “Intanto – è scritto nella nota – è doveroso da parte di Valvano rendere noto chi era presente alla direzione regionale del 9 settembre di cui non c ‘è alcuna comunicazione. Come è doveroso che la direzione nazionale del partito si esprima su un atto di una gravità che non trova precedenti. Non si può non rilevare che il segretario socialista proprio come le grandi purghe del Pcus si è macchiato di un crimine politico di cui deve dar conto a militanti ed elettori socialisti, tanto più – è scritto nella nota – che le dichiarazioni di Cutro non hanno nulla di eretico ed anzi isolano sempre di più chi pensa di essere l’unico rappresentante del pensiero socialista”.