Matera cielo stellato, il miracolo è compiuto. Per la prima volta dopo secoli, dalle 19 alle 20 di sabato 28 settembre il Sasso Barisano è avvolto dal cielo stellato tanto decantato da poeti e scrittori. Luci suoni e voci per evento semplice ma proprio per questo suggestivo ed emozionante. A volte basta davvero poco per esaltare la bellezza di un luogo e Matera diventa il luogo ideale per lasciare tutti con il fiato sospeso, anche grazie a Matera cielo stellato.
Alle 19 in punto al segnale della tromba dei Cavalieri della Bruna suonata da piazza Duomo, 35 associazioni materane, i residenti e i commercianti del Barisano hanno acceso tutti insieme 2019 lumini, trasformando il Sasso Barisano nello specchio del cielo. 2019 lumini in omaggio alla candidatura di Matera capitale europea della cultura nel 2019.
E mentre le luci illuminano gli antichi rioni patrimonio mondiale dell’Umanità dal 1993, in sei luoghi diversi è la musica a dominare la scena con l’esibizione live dei musicisti del Conservatorio di Matera in piazza Duomo, piazza Sedile, piazza Vittorio Veneto, piazzetta San Pietro Barisano, l’affaccio di Sant’Agostino e via Fiorentini. Il colpo d’occhio è favoloso, magico, indescrivibile ma come accade nella vita il sogno dura solo sessanta minuti e così dopo un’altra poesia di Tommaso Stigliani declamata da Lello Chiacchio, attore e regista di Skenè, centro di cultura teatrale di Matera, alle ore 20 un altro squillo di tromba dei Cavalieri della Bruna ha dato il segnale per far ritornare le stelle al cielo. I lumini si spengono e l’elettricità torna ad illuminare la città.
Un evento speciale di luci, suoni e voci grazie alla maratona letteraria affidata al Women’s Fiction Festival e all’Agenzia Editoriale Emanuela Vita: nel Sasso Barisano e in Piazza Duomo voci da tutto il mondo hanno letto storie che parlano d’amore, brani che celebrano la scrittura femminile e il tema dell’amore nelle sue varie declinazioni: politico, romantico, platonico, sociale.
Matera Cielo Stellato è stato ideato da Francesco Foschino, impegnato come coordinatore anche nell’ambito della Community Matera 2019 ma è stato realizzato sopratutto grazie alla massima collaborazione dei cittadini, dei commercianti e dei titolari delle strutture ricettive che per un’ora hanno spento le luci e hanno avuto la pazienza di non spostarsi con la propria automobile.
Matera cielo stellato ha visto la partecipazione del Comune di Matera, del Comitato Matera 2019 ed è reso possibile dalla collaborazione volontaria di 35 associazioni materane, dei cittadini, dei Cavalieri della Bruna, del Conservatorio di Matera, del CSV Basilicata.
Francesco Foschino ha raccontato come è nata l’idea di questa iniziativa: “Nel lontano passato, raccontano gli scrittori, all’imbrunire e ad un suono convenuto tutti i materani usavano porre un lume dinanzi le loro case. La città risultava costellata così di tante luci palpitanti, sì da farla parere uno splendido cielo stellato. Doveva essere un’emozione indimenticabile, narrata da tutti i viaggiatori del passato, se alcuni, rapiti dalla suggestione, ritennero che il nome “Matera” derivasse dal greco “meteoron”: cielo stellato. Da più di un secolo ormai la pubblica illuminazione e lo sfollamento dei Sassi ci hanno tolto la possibilità di osservare lo stesso suggestivo spettacolo. Era il momento di riprovarci, consapevoli che solo partecipando tutti insieme possiamo formare un cielo stellato.”
Il Sasso Barisano è stato suddiviso in 35 zone (o costellazioni), ed ognuna di queste è stata affidata ad un’associazione, cui spetta il compito di accendere i lumini forniti dal Comune, che assieme alla stampa delle locandine sono stati l’unico costo dell’iniziativa.
Hanno aderito all’evento Tutti i Chicchi del Melograno, Rete Volontariato Materano, Scout CNGEI, Profumo di Svolta, Onyx Jazz Club, Brio, UniTre, WWF, Scout Agesci Matera 1, Comitato Matera 2019, Guide del Parco Murgia, Arcieri Materani, Fotoclub, Ibermedia, Città Plurale, Scout Agesci Matera 3, Coord. Socio Sanitario, Cultura Giovane, Cittadini Solidali, Murgia Madre, FAI, Skenè, Cavalieri della Bruna, Legambiente, Scout Agesci Matera 2, Fidas, Caritas, Don Giovanni Mele, Avis, La Scaletta, Trekking Falco Naumanni, Cinergia, GTA Basilicata, MUV Matera e A.Ma.Sa.M, Piersoft Paolicelli per la mappa stellata.
La fotogallery di Matera cielo stellato (foto Domenico Bennardi)
peccato che le luci del campanile della cattedrale e quelle che illuminavano via madonna delle virtù fossero di disturbo.
pazienza, di certo l’anno prossimo andrà meglio.
Sono stati lasciati accesi entrambi di proposito. Il campanile per conservare il simbolo cittadino e fulcro visivo accesi, e via Madonna delle Virtù in quanto non è stata prevista l’accensione dei lumini e sarebbe rimasta completamente al buio, se fosse mancata anche la pubblica illuminazione, e per motivi di pubblica sicurezza non è possibile.
Magia pura.
Complimenti per l’iniziativa da ripetere e diffondere sul territorio.
Cosa non si fa per risparmiare un po’ di corrente….
bello, ma fuori le auto dai sassi.
il prossimo evento sassi senza auto.
così vedremo impazzire qualche residente.
Tranquillo, “residente Sassi”, l’esperienza insegna che a impazzire non sarà qualche residente dei Sassi ma l’intera categoria dei commercianti dei Sassi e loro associazioni, che in passato hanno scatenato anche una mezza rivolta popolare (quando entrò in vigore la ZTL) con blocco del traffico in città e presidio permanente ai due ingressi degli antichi rioni. Il tutto con una manifestazione (all’inizio) neanche autorizzata. Ciliegina sulla torta: un assessore dell’epoca preso a schiaffi in pubblico da un commerciante e i poliziotti a osservare. E poi parlano male della violenza dei No-Global.
L’organizzatore di questa iniziativa, deve essere più chiaro riguardo la storia e la tradizione di questa cosa. infatti per essere più preciso suggerisco al sig. Foschino di capire meglio di come stanno i fatti e cioè che nel lontano passato ogni abitante dei sassi poneva un lumino acceso fuori dalla finestra e pregava L’angelo della Buonasorte, affinchè potesse portare consigli e benefici. Domandate pure ai vostri nonni e vi risponderanno meglio!.
Per il lumino dell’angelo non eranecessario lo squillo di una tromba, che invece ciene riportato dagli antichi autori che ne parlano. Era pertanto una consuetudine che non riguardava la sfera intima e privata, ma la collettività ed aveva altri significati.
Rispondo, perchè ieri sera molte persone soprattutto della terza eta’ nel vedere questa cosa si ricordavano dell’angelo della buonasorte, ecco perchè ho detto di fare chiarezza anche a chi non lo sa….e che questa tua iniziativa fosse ben interpretata senza confusione……
Sono stati letti tre brani storici che hanno ispirato l’evento durante lo stesso, e se ne è fatta menzione in tutto il materiale.
Purtroppo, ripeto, il lume per l’angelo della buonasorte era una pratica singola, autonoma e spontanea e non coincideva con la pratica rinasimentale di esporre lumi alla porta ad un suono di tromba che desse il segnale alla città intera, come riportato dai cronisti.
Bella e significativa iniziativa, anche se a mio parere andava coinvolto tutto il sasso, soprattutto per i numerosissimi turisti presenti in città, specialmente in Via ridola e affaccio piazzetta Pascoli!!!..
È stato scelto il Barisano per 4 diversi motivi:
1- ha più affacci del Caveoso
2- ha due lati che si fronteggiano invece di uno che guarda la murgia
3- non ha molti edifici moderni sopra che sarebbero rimasti illuminati
4- la tradizione parla solo del Barisano
È stato scelto solo uno dei due per tre motivi:
1- diminuire i disagi
2- effettuare una prima prova su un quartiere ampio ma non sterminato
3- per facilitare la logistica, l’amplificazione e l’organizzazione di quello che è stato un evento-kolossal provato per la prima volta, al buio con migliaia di spettatori e centinaia di partecipanti attivi.
Troppa luce elettrica intorno, a contraso con i lumini, ed anche le luci delle abitazioni dei sassi erano accese, e dunque il risultato è stato non totalmente sufficiente a portare una visione perfetta. Tutto va perfezionato nei particolari se si vuole raggiungere il risultato preposto.
grazie
Naturalmente ci sono margini di miglioramento, ma non si può vietare per legge di avere le luci interne accese, e non si possono spegnere le luci delle strade limitrofe per pubblica sicurezza.
Probabilmente, se ripetuta, la ricorrenza, già conosciuta, potrà godere di maggiore collaborazione anche da quei pochissimi residenti che hanno dimenticato le loro luci accese.
Complimenti sinceri e speriamo che questa iniziativa continui nel tempo e sia inserita in qualche programma
nel mese di settembre tipo il 3° sabato del mese; in tal modo sarà pubblicizzata nel tempo e potrà essere ammirata anche da molti turisti.
Complimenti ancora.
C O M P L I M E N T I
da ripetere ………
Bello, bello….
Per essere stato un esperimento è riuscito a meraviglia, complimenti. Sicuramente le future esperienze porteranno a ottenere risultati ancora migliori, grazie alle esperienze accumulate.
Sono sicura che l’organizzatore sta accettando gli “appunti” di questa prima esperienza con l’animo del bimbo che impara a camminare: è così, sempre!
Comunque, io che ho partecipato da spettatore ho colto la magia pura… e se diventerà un appuntamento fisso sarà bello ampliare anche gli eventi collegati.
L’unica cosa che mi ha disturbato, è stato lo scarso rispetto, a tratti, verso coloro che si sono assunti l’onere di animare l’evento (musicisti, lettori…) ma questo non dipende dall’organizzazione!!
Idea grandiosa ed intelligente.
Tutto è sicuramente migliorabile. A mio parere penso che Matera abbia finalmente capito che tutti insieme possiamo rendere grande questa nostra bellissima ed accogliente città.
Grazie Sig. Foschino
…complimenti..e il video di Coretti è speciale..
Complimenti al comune che non e’ riuscito a bloccare le auto, cosi’ al termine della manifestazione si e’ creato un ingorgo di auto in via delle beccherie / via duomo …. una situazione delirante !