Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa hanno hanno proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori dell’Inps “a causa di un nuovo pesante attacco nei confronti dei lavoratori dell’Istituto, a cui si vogliono ulteriormente tagliare le retribuzioni in godimento, nonché per denunciare l’ulteriore taglio delle risorse destinate alla erogazione dei servizi previdenziali”. E’ inaccettabile – affermano i segretari Laurino, Pica e Rosa che si continuino ancora a tagliare le risorse per gli incentivi, soprattutto dopo che gli obiettivi sono stati già raggiunti grazie all’impegno profuso dai lavoratori, e che si penalizzino ulteriormente i servizi previdenziali in un contesto di crisi dove disoccupazione e cassa integrazione sono all’ordine del giorno.
Altre sarebbero le misure necessarie per colpire la vera spesa improduttiva e per intervenire sulle risorse inutilizzate. L’Inps – dicono le organizzazioni sindacali – avrebbe bisogno di un vero piano di riorganizzazione, per l’impiego e la valorizzazione del personale che, diversamente, sarà ulteriormente penalizzato dalla riduzione degli organici ed il conseguente aumento dei carichi di lavoro. Così come servirebbe un piano per la gestione del patrimonio e per l’innovazione ed il miglioramento delle procedure al fine di rendere ai cittadini servizi sempre più alta qualità.
Per dire basta a questo ulteriore pesante attacco ai lavoratori, alle famiglie e all’intero sistema di sicurezza sociale – annunciano Cgil, Cisl e Uil – a partire da oggi, 30 settembre, e nei prossimi giorni del 2 e 4 ottobre, i lavoratori dell’Inps si mobiliteranno proclamando assemblee in tutti gli uffici e manifestazioni in tutte le sedi provinciali”.
Set 30