“In un momento in cui in ogni dove della nostra città si parla della candidatura di Matera a capitale della cultura mi chiedo se in questo concetto di cultura sia stato pienamente inglobato quanto previsto dalla Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità.
A tal proposito vale la pena ricordare a quanti si adoperano per la candidatura europea che l’accessibilità è uno dei principi sanciti dall’Art . 3 della suddetta Convenzione e al momento pare che nella Zona Pedonale Urbana non sia stato ancora previsto, nonostante le richieste avanzate a giusta ragione dal Sindacato S.F.I.D.A. la riattivazione per l’accesso dei veicoli che espongono il contrassegno disabili”. Lo dichiara in una nota Annunziata Antezza, presidente della commissione consiliare Politiche sociali del Comune di Matera.
“Mi chiedo allora – prosegue – come possa una città che non garantisce ai disabili una mobilità negli spazi pubblici completa, totale, a 360 ° concorrere a fregiarsi del prestigioso titolo di capitale della cultura .
Mi chiedo come possa semplicemente ambire alla candidatura europea una città che non si attivi per rendere meno difficile la vita a chi da una vita combatte per ottenere diritti elementari.
In qualità di Presidente della Commissione Consiliare Politiche Sociali sento forte il dovere di dare una ulteriore voce alle richieste di quanti vedono negati i loro diritti, perché sono profondamente convinta del fatto che la comunità più progredita sia quella che ha a cuore tutti. Questo ritengo sia lo stadio più evoluto della conoscenza ed a questo dobbiamo tendere” .
D’altro canto a questo tende l’odg, del quale mi sono fatta portavoce insieme ad un gruppo di Consiglieri comunali, di destinare parte degli introiti rivenienti da sanzioni amministrative per l’acquisto di dispositivi acustici per non vedenti ed ipovedenti da installarsi in corrispondenza degli impianti semaforici”.
“ Invito allora il Sindaco, che sono certa non sia indifferente a queste problematiche, nell’attesa di poter abbattere le barriere architettoniche della città verticale, a favorire questi processi, non solo perché è giusto così, ma anche perché se MATERA 2019 vuole diventare una realtà esemplare, dovrà diventare un “luogo magico” in cui possa esserci sempre ” un posto per tutti in tutti i posti”.
Ott 01
i diritti dei disabili in Italia (e quindi anche a Matera) non esistono. qui si pensa che con qualche posto auto in piu’ riservato ai disabili si risolve il problema. siamo indietro di un almeno un secolo rispetto agli altri paesi europei.. in germania, ad esempio, un non vedente è in grado di poter attraversare la strada grazie ai semafori acusticidi cui parla lei i Bus cittadini sono dotati di rampa per far salire i disabili da noi c’è l’articolo 6 del Decreto del Presidente della Repubblica 503/1996 prevede che “gli impianti semaforici, devono essere dotati di avvisatori acustici che segnalano il tempo di via libera anche a non vedenti e, di comandi manuali accessibili per consentire tempi sufficienti per l’attraversamento da parte di persone che si muovono lentamente”. Il decreto c’è avete visto uno e dico un semaforo acustico da noi? e questo dei semafori è solo un esempio. ma di cosa stiamo parlando l’ Italia (Matera compresa) é un paese INCIVILE. Quindi consigliera Antezza, per favore, non si fermi a denunciare il problema ai media lavori affinchè i suoi colleghi comincino a “parlare ” di disabilità a Matera.
E tutta gente incompetente a partire da chi parla che non Sa attaccare neanche due parole.sono tutti consiglieri senatori onorevoli poveri noi da chi ci facciamo rappresentare stiamo propio inguaiati