Martedì 1 ottobre 2013 alle ore 14.45 nella Sala Verrastro del palazzo della Regione il Presidente dimissionario della Regione Basilicata Vito De Filippo, ha indetto una conferenza stampa per illustrare il lavoro dell’ultima amministrazione regionale. Si tratta di una conferenza di commiato, visto che dal 1 ottobre 2013 De Filippo è diventato ufficialmente il nuovo segretario regionale del PD.
Di seguito i passaggi salienti della conferenza stampa di Vito De Filippo.
De Filippo: condizioni positive per chi verrà dopo
“Ci sono buone condizioni di partenza per rilanciare la Basilicata”. Tuttavia, in questa fase storica “serve un governo stabile a livello nazionale che sappia ragionare con la Basilicata, regione che dà tanto all’Italia”. Ecco, “il prossimo governo regionale dovrà essere strutturato sulla rotta Potenza-Roma.
Lo ha affermato il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo durante la conferenza stampa di fine legislatura. Il successore alla presidenza della Regione torverà “una Basilicata con meno problemi finanziari rispetto ad altre regioni del Sud”. Tant’è che questa legislatura termina “in coincidenza con l’avvio del ciclo programmatico 2014-2020. Andiamo incontro a nuove risorse, anche perché si è chiuso bene il negoziato sul riparto delle risorse europee. Io sono positivo” sul futuro della Basilicata.
De Filippo:con moratoria no a nuove autorizzazioni
“La Moratoria sul petrolio non è stata fallimentare, perché in base a questa norma la Regione ha rifiutato le autorizzazioni a nuove estrazioni”. Così’ il presidente della Regione, Vito De Filippo, che ha definito il recente decreto interministeriale sugli idrocarburi “insoddisfacente”.
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IX Legislatura; De Filippo: sarebbe stato accanimento rimanere
“Non sono pentito, sono molto sereno. È stato un atto non totalmente politico, anche interiore. Ero consapevole che avrei lasciato in campo una nuova iniziativa. Mi sembrava potesse apparire accanimento rimanere. Negli ultimi tre anni c’è stato un cambiamento cromatico dei partiti, con troppe nuove sigle”.
Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata nel corso della conferenza stampa a consuntivo della IX Legislatura in risposta alle domande dei giornalisti che gli hanno chiesto se fosse pentito delle dimissioni da presidente della Regione.
De Filippo: per infrastrutture novità storiche
“Per i prossimi 50 anni, investimenti nazionali così rilevanti per la Basilicata, ce ne saranno molto pochi. Il finanziamento di 200 milioni di euro per l’ammodernamento della rete ferroviaria Potenza-Foggia, così come gli interventi per la Tito-Brienza, rappresentano novità importanti, storiche, per le infrastrutture della Basilicata”.
Lo ha detto il presidente della Regione, Vito De Filippo, nel corso della conferenza stampa di fine legislatura.
De Filippo: rapporto virtuoso con sindacati e imprese
“Il bilancio della Regione è in equilibrio, i conti della sanità sono in ordine – ha detto il presidente De Filippo – e inoltre in questi anni si è innescato un rapporto virtuoso tra Sindacati e imprese. Obiettivo 2012 è uno strumento innovativo di concertazione, nato in un’eopoca in cui sembravano incolmabili le distanze tra imprenditori e sindacati”.
Parlando degli strumenti messi in campo dalla Regione, il presidente si è soffernato sul credito d’imposta, “un’azione condivisa con l’Europa e segno di vitalità imprenditoriale”, sugli ammortizzatori sociali e sul contratto di settore per l’industria del petrolio, i cui effetti sul territorio adesso sono monitorati nel raggio di cento chilometri quadrati dal Centro Oli di Viggiano.
De Filippo: azzeriamo digital divide
“Con risorse provenienti dai fondi europei, azzeriamo il digital divide nelle aree rurali e portiamo la banda larga e ultra larga in tutta la Basilicata, con una velocità addirittura superiore ai 100 Megabit per secondo”.
E’ uno dei passaggi dell’intervento del presidente della Regione, Vito De Filippo, nel corso della conferenza stampa a consuntivo della IX Legislatura.
“L’operatore vincitore della gara – ha detto De Filippo – sta già realizzando la rete per portare la banda ultra larga in tutta la regione”.
RIPORTIAMO DI SEGUITO I REPORT INTEGRALI DELLA CONFERENZA STAMPA CHE RIASSUME LA IX LEGISLATURA DEL GOVERNO REGIONALE GUIDATO DA VITO DE FIILIPPO
I governi regionali dal 2010 al 2013 – La scheda
Presidenza della Regione Basilicata – Dipartimento della Giunta
Vito De Filippo (Aprile 2010- Novembre 2013)
Salute e Sicurezza
Attilio Martorano (Aprile 2010 – Novembre 2013)
Infrastrutture e opere pubbliche
Rosa Gentile (Aprile 2010 – Gennaio 2012)
*Agatino Mancusi (Gennaio 2012 – Novembre 2012)
Luca Braia (Aprile 2013 – Novembre 2013)
Formazione, cultura e sport
Rosa Mastrosimone (Aprile 2010 – gennaio 2012)
Vincenzo Viti (Gennaio 2012 – Aprile 2013)
Roberto Falotico (Aprile 2013 – Novembre 2013)
Attività produttive
Erminio Restaino (Novembre 2010 – Gennaio 2013)
*Marcello Pittella (Gennaio 2012 – Novembre 2013)
Ambiente e Territorio
*Agatino Mancusi (Novembre 2010 – Gennaio 2012)
Wilma Mazzocco (Gennaio 2012 – Gennaio 2013)
Agricoltura e Sviluppo Rurale
Wilma Mazzocco (Novembre 2010 – Gennaio 2012)
Rosa Mastrosimone (Gennaio 2012 – Aprile 2013)
Nicola Benedetto (Aprile 2013 – Novembre 2013
*Con delega di vice presidente
IX Legislatura; in contesto difficile prioritaria la tenuta sociale ed economica
Un lavoro intenso ha interessato tutti i settori, dalla salute alle attività produttive, all’ambiente all’agricoltura, dalla formazione alle infrastrutture.
Quarantadue mesi, 1280 giorni, 6548 delibere di Giunta, 1301 decreti del Presidente e 87 disegni di legge. Sono questi, in sintesi, i numeri del governo guidato dal presidente Vito De Filippo dal 30 marzo 2010 al 30 settembre 2013 nel corso della IX Legislatura Regionale. Dati significativi che testimoniano un lavoro intenso che ha interessato tutti i settori.
Un lavoro condotto in una congiuntura tra le più difficili con cui il Paese si è trovato a fare i conti. E che ha visto la Regione Basilicata impegnata su più fronti tra i quali spiccano, per un verso, il governo dei fenomeni economico e sociali che la crisi internazionale ha determinato, per un altro il confronto serrato e a tratti dai tanti anche accesi con altri livelli dello Stato per la tutela degli interessi dei Lucani e della Basilicata. Fatti tutti al centro della Conferenza stampa di fine mandato organizzata per oggi pomeriggio con la partecipazione del presidente della Regione, Vito De Filippo e degli assessori Nicola Benedetto, Luca Braia, Roberto Falotico e Attilio Martorano.
Il faro dell’attività, ribadisce il presidente De Filippo, è stato sempre quello di non far mancare risorse alla coesione, sociale come territoriale, e al sostegno allo sviluppo. Questo nonostante la Basilicata, al pari delle altre Regioni italiane (e forse di più per il suo complicato rapporto geografia-demografia che porta la più bassa densità abitativa, ad eccezione delle invivibili aree alpine della Val d’Aosta), nella morsa di una crisi economica di enormi proporzioni, è stata chiamata a uno sforzo di rigore che ha ridotto il campo di agibilità della finanza pubblica. In questi anni tra “tagli lineari”, “politiche di efficienza” e “spending review” il rapporto con lo Stato si è improntato, nella sostanza, a una lunga catena di tagli che ha portato, per un periodo, all’introduzione di quel principio, ribattezzato “tassa sulle disgrazie” in base al quale i territori colpiti da calamità subivano in automatico anche una elevazione delle tasse ogni oltre limite. “Un provvedimento a cui ci siamo opposti ottenendo giustizia dalla Corte Costituzionale – spiega De Filippo – forti del fatto che la Basilicata è stata tra le prime Regioni a fare efficienza reale, prima ancora che intervenissero norme nazionali, ugualmente convinti ma che lo Stato non possa derogare ai suoi doveri nei confronti dei cittadini.
Le efficienze di bilancio della Basilicata sono state in questi anni palpabili, ma, al tempo stesso, anche le politiche in favore dei cittadini non sono mancate. Così, ad esempio, è stato possibile ridurre spesa e deficit sanitario aumentando la virtuosità di una Regione mai sottoposta a procedure forzate di rientro (in questo unica al Sud) ma al tempo stesso alleggerire sostanzialmente (eccezione nel panorama nazionale) anche i nuovi ticket introdotti dal governo nazionale. E con la stessa logica è stato possibile non solo mettere in campo tutte le risorse disponibili concentrandole, ad esempio, su piani infrastrutturali per la viabilità, ma anche, proprio in ragione della virtuosità della gestione, attingere a risorse Fas non destinate alla Basilicata ottenendo 200 milioni per la più grande opera ferroviaria degli ultimi anni in Basilicata che consentirà l’aggancio della rete regionale a quella nazionale ad alta capacità (l’alta velocità destinata principalmente alle merci), con l’ammodernamento della Potenza Foggia.
“La Regione – commenta De Filippo – ha saputo affrontare le difficoltà sopperendo con la propria capacità di programmazione alla penuria di risorse. Un esercizio che dovrà essere sempre più sviluppato anche in ragione dei nuovi indirizzi di programmazione che puntano su progetti di area più vasta rispetto a quella regionale. E per questo la Basilicata dovrà contare sull’autorevolezza che è riuscita a costruire in anni di lavoro che vale ben di più dei numeri modesti che esprime. E per questo dovrà mostrarsi sempre unita e coesa”.
In questo senso la Legislatura si è basata anche su una relazione costruttiva con i sindacati, l’industria e le altre categorie per mettere in campo misure per la crescita e l’occupazione in un’ottica di partecipazione e condivisione. In questo modo è stato possibile, ad esempio giungere al primo contratto di settore petrolifero che impegna le compagnie nei confronti di lavoratori, imprese e territorio, e portare avanti il confronto col governo sul Memorandum. “Gli esiti di questi giorni – commenta De Filippo – non possono essere considerati un traguardo, ma contengono comunque un’importante attestazione che ci dà ragione nell’impostazione scelta: lo Stato non è estraneo osservatore di una partita tra Regione e Compagnie, deve intervenire con proprie risorse a compensazione dello straordinario contributo della Basilicata al bilancio energetico del Paese. E sia pure con 50 milioni all’anno di dotazione, che andranno necessariamente incrementati, questo principio oserei dire rivoluzionario è passato per la prima volta”.
Rigore, capacità di sfruttare le occasioni, ma anche la volontà di guardare entrambi i volti della solidarietà, quella che si chiede come quella che si offre. E in questo, oltre a ricordare l’impegno profuso dalla Protezione civile lucana per il sisma in Emilia, non si può tralasciare la nascita a Sant’Arcangelo e a Scanzano Jonico della Città della Pace per i Bambini, voluto dal Premio Nobel Betty Williams, per ospitare i rifugiati e i profughi. “Riteniamo un dovere offrire ai nostri giovani anche questi esempi e queste opportunità di cultura e solidarietà, rafforzando un carattere proprio dei lucani che rappresenta un punto di forza per porre questa terra al centro dell’Europa, come stiamo tentando di fare anche con la candidatura di Matera a Capitale europea della Cultura”.
IX LEGISLATURA – FOCUS DIPARTIMENTI – 1
Presidenza: sviluppo e coesione nell’equilibrio del bilancio
Contemperare le politiche di rigore imposte dallo Stato con gli investimenti e le misure anticicliche per sostenere l’economia della Basilicata, in un momento congiunturale estremamente difficile per il contesto italiano e quello internazionale.
Un impegno che ha imposto di utilizzare al massimo ogni risorsa dai fondi europei, 355 milioni di euro di spesa certificata per il Po Fesr, a quel che è rimasto dei fondi Fas, circa 980 milioni di euro per un programma che ora vale 980 milioni di euro per viabilità, città. sanità, salute e industria.
Di fronte ai tagli alle finanze degli enti locali, che hanno fatto venire meno 100 milioni di euro annui al bilancio della Regione Basilicata, il Dipartimento Presidenza della Giunta ha avuto chiaro l’obiettivo di una programmazione che, nel rispetto dell’equilibrio dei conti pubblici, mantenesse la competitività del territorio e del sistema economico e garantisse la coesione sociale. Utilizzando le risorse comunitarie del Po Fesr 2007-2014, con circa 74 milioni di euro sono stati finanziati gli accordi di programma dei Pisus per consolidare il ruolo delle città di Potenza e di Matera e valorizzare pienamente le vocazioni urbane dei due capoluoghi. Oltre 82 milioni di euro, sempre di fondi europei del Po Fesr, sono stati impegnati per consolidare e incrementare il sistema del welfare in Basilicata attraverso i Pois, i Piani di offerta integrata di servizi con l’obiettivo di offrire ai cittadini servizi sanitari, sociali, assistenziali e educativi sul territorio sempre più qualificati.
Anche i Piot (Progetti integrati di offerta turistica), strumento mediante il quale valorizzare i beni culturali e naturali della Basilicata, sono stati finanziati con il Po Fesr.
Per l’azzeramento del digital divide nella regione, un programma di circa 60 milioni di euro è finalizzato a garantire connessioni a banda larga (modello Adsl) a tutto il territorio e iniziare il passaggio alla “Bul” (Banda ultra larga). Il programma è contenuto nel Piano di azione per la Coesione e il Miglioramento dei servizi pubblici collettivi al Sud firmato dalla Regione Basilicata con il Governo, che ha previsto, tra gli altri punti, l’ammodernamento della Potenza-Foggia con 200 milioni recuperati dalla quota di Fas non spesa da altre Regioni. L’intervento consentirà di velocizzare i tempi di percorrenza della tratta per le persone e le merci, agganciandola così alla più moderna e veloce rete di trasporto ferroviario in via di realizzazione sulla direttrice Napoli-Bari.
Per mantenere la coesione territoriale, la Regione Basilicata, in questi anni ha proceduto alla verticalizzazione del Patto di stabilità con le Province e i Comuni (adesso sono inclusi anche i Comuni con più di mille abitanti) per mitigarne gli effetti sui bilanci. Allo scopo di sostenere i piccoli Comuni, è stato confermato finanziandolo con 1.500.000 euro il Fondo di coesione interna. Nuova governance anche per la forestazione con l’addio alle Comunità montane deciso nel 2011 e un protagonismo di Province e Comuni riuniti nelle Aree Programma, cui è stato assegnato un ruolo di gestione diretta e indiretta delle azioni programmatiche contenute nel Piano per il 2013 e delle collegate Linee di programmazione per il decennio successivo con un finanziamento di oltre 40 milioni di euro e garantendo 112 giornate contributive ai 3506 addetti del settore, a cui si aggiungono 318 nuovi addetti selezionati nell’ambito del turn over.
Con il coinvolgimento delle parti economiche e sociali, partendo dal 2011 con il tavolo di “Obiettivo Basilicata” e dalla relativa intesa sottoscritta tra Regione, sindacati e associazioni datoriali, sono stati indirizzati interventi verso misure ritenute preminenti per la crescita dell’economia regionale sul versante dell’occupazione, tra cui microcredito, Venture Capital, credito d’imposta per l’occupazione, non tralasciando la semplificazione amministrativa e, in particolare, la Task force sulla sburocratizzazione. E in tema di petrolio, sul quale nel 2011 la Regione ha sottoscritto un Memorandum col governo dell’epoca, il Contratto di settore per la Val d’Agri tra Regione, Eni, organizzazioni sindacali e datoriali rappresenta un punto fermo nelle interlocuzioni con le compagnie petrolifere. Nei mesi scorsi, inoltre, si è deciso di rimodulare le risorse per oltre 466 milioni di euro del Fondo di Sviluppo e coesione 2007-2013 (ex Fas) assegnate alla Basilicata con delibera Cipe. Se una parte di questi sono destinati a finanziare programmi e bandi già in essere a favore del sistema produttivo locale, la parte più cospicua è destinata a quattro settori: energia, agroindustria, automotive e turismo.
In più, per lo sviluppo delle piccole e medie imprese in Val d’Agri e nel Senisese, tramite i relativi Programmi operativi che mettono in campo le royalties del petrolio e dell’acqua, sono stati finanziati bandi per rivitalizzare i centri storici e i sistemi produttivi locali. Per ciò che riguarda il turismo con il Programma Speciale Senisese, inoltre, ha preso il via quest’estate il “Volo dell’Aquila”, un grande attrattore nel Comune di San Costantino Albanese che si aggiunge agli altri, tra cui il Volo dell’Angelo, già in funzione sul territorio e a quelli già programmati e in fase di realizzazione.
IX LEGISLATURA – FOCUS DIPARTIMENTI – 2
Agricoltura: investimenti, infrastrutture e ricambio generazionale
Oltre trecento milioni di euro all’agricoltura lucana per favorire gli investimenti strutturali, l’infrastrutturazione, il ricambio generazionale, la tutela del territorio con una particolare attenzione alla qualità della spesa, e accrescere così la competitività di un settore strategico per l’economia regionale. Obiettivi, tutti, del Piano di sviluppo rurale 2007-2013 (Psr) messo in atto dal Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata dal 2010 ad oggi.
Allo scopo di sostenere il comparto, gli interventi attivati hanno riguardato non solo gli aspetti connessi alla produzione, ma anche la diversificazione delle attività nei territori rurali. Ciò in un contesto sempre più “polifunzionale” del comparto agricolo che, in linea con le indicazioni provenienti dalla nuova Pac e in una logica di filiera, assegna all’azienda agricola molteplici funzioni sul territorio, da “guardiano” dell’ambiente a struttura per accogliere attività per il tempo libero e il turismo.
Oggi il Psr Basilicata, che è entrato nella fase conclusiva della sua attuazione, ha concentrato le risorse in modo particolare sul miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale, finanziando l’insediamento dei giovani agricoltori (spesa sin qui sostenuta di circa 22,50 milioni di euro), l’ammodernamento delle aziende (avanzamento finanziario delle relativa misura di circa 28 milioni), la trasformazione e la commercializzazione di prodotti agricoli e forestali con una spesa di circa 20 milioni e la infrastrutturazione con interventi sulla rete viaria minore, irrigazione e acquedotti rurali con un investimento effettuato di circa 39 milioni.
Per il miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale si è puntato ad interventi di prevenzione del potenziale forestale e, determinando sin qui un investimento rendicontato di circa 65 milioni sul bilancio del Psr, mentre con un totale di oltre 140 milioni si continua a garantire il sostegno alla agricoltura svantaggiata delle aree montane ma anche nei confronti delle produzioni con metodo biologico ed integrato.
In merito alla diversificazione delle attività agricole e i servizi nelle aree rurali, sono stati agevolati gli investimenti per l’attività agrituristica e le fattorie multifunzionali, registrando una spesa di circa 10 milioni.
In continuità con la precedente esperienza del Leader+, sono stati selezionati otto Gal, uno per ciascuna delle aree di riferimento individuate, e avviati i Piani di sviluppo locale per investimenti programmati con oltre 38 milioni di euro.
In un’ottica di rete, inoltre, sono stati favoriti i Progetti Integrati di Filiera tra gli operatori dei diversi comparti agricoli. Quattordici in tutto quelli costituiti (9 territoriali e 5 regionali), per investimenti complessivi che ammontano a circa 90 milioni di euro.
Per garantire, inoltre, la diffusione della banda larga nelle aree rurali, è stato predisposto un piano di rafforzamento delle dorsali di collegamento per quindici Comuni lucani. Il progetto è finanziato con sei milioni di euro nell’ambito del Psr; si affianca ad altre due azioni già in corso e finanziate per 7,15 milioni di euro sempre con il Psr e per 12,5 milioni di euro con i fondi del Po Fesr 2007 – 2013. Tra le azioni per adeguare le infrastrutture, la Regione ha finanziato con 20 milioni di euro l’adeguamento e la ristrutturazione del sistema idrico dei Consorzi di bonifica a servizio delle aziende agricole e forestali. A favore dei Consorzi, oggetto, inoltre, di un disegno di legge di riordino approvato dalla giunta regionale, vi è stata un’intensa attività finalizzata alla riduzione dei debiti pregressi nei confronti dei fornitori di energia nonché del costo unitario.
Nel corso del triennio è stato sviluppato uno sforzo significativo, in un contesto di risorse pubbliche decrescenti, per assicurare una continuità nel livello di servizio di servizio alle aziende zootecniche diffuse in tutto il territorio regionale con la collaborazione dell’Associazione regionale allevatori che in questi ultimi anni ha semplificato la propria organizzazione da provinciale a regionale.
Attenzioni particolari e provvedimenti ad hoc per le aziende che hanno subito danni in seguito ad eventi calamitosi, tra cui l’alluvione del primo marzo 2011 che ha colpito le famiglie con aziende agricole del Metapontino per le quali è stato stanziato un milione di euro oltre a quanto specificamente stanziato con il Psr.
E’ nata, infine, l’Enoteca regionale, con sede a Venosa, costituita per promuovere e valorizzare i vini di qualità lucani con azioni guidate dagli imprenditori del settore sulle quali potranno convergere i diversi soggetti che a vario titolo operano sul territorio nel campo della promozione dei prodotti agroalimentari.
IX LEGISLATURA – FOCUS DICHIARAZIONI – 3
Braia: Colmare il gap infrastrutturale ricavandone occasioni di sviluppo
Per l’assessore oggi la Basilicata “è sicuramente più veloce e meno isolata ma occorre far crescere gli investimenti valorizzando meglio le risorse naturali”
“Tra i compiti della politica c’è quello di far sì che la somma dei problemi possa rappresentare un’opportunità: è in quest’ottica che abbiamo amministrato, con la convinzione che i gap infrastrutturali presenti da sempre sul territorio lucano, possano diventare un’occasione di sviluppo per le nostre industrie e per l’economia del territorio”.
Lo ha detto l’assessore alle Infrastrutture e Opere Pubbliche della Regione Basilicata, Luca Braia, in occasione della conferenza stampa di fine legislatura.
“Il processo per il superamento dei gap infrastrutturali che abbiamo avviato in questa legislatura – ha spiegato l’assessore – si è mosso su due direttrici: quella per il miglioramento della rete dei trasporti sia su strada che su rotaie e quella per il superamento del digital divide attraverso il progetto banda larga. Agganciando i treni lucani all’alta velocità, abbiamo segnato un risultato notevole, che inserisce la Basilicata nelle dinamiche di sviluppo nazionali con un enorme vantaggio per le imprese e i territori. Tuttavia l’insufficienza di risorse non ha consentito la risoluzione di tutti i problemi. Molto si potrà ancora fare avendo a disposizione maggiori fondi rinvenienti da una migliore valorizzazione delle nostre risorse naturali e una maggiore attenzione da parte del Governo. In questa legislatura – ha aggiunto Braia – abbiamo avviato un processo di sviluppo che si è basato anche sulla digitalizzazione, un processo che ha consentito la semplificazione e la velocizzazione amministrativa, con conseguente risparmio economico per il nostro Dipartimento, ma soprattutto con un nuovo fattore di competitività per la Basilicata stessa e in proposito voglio citare in modo emblematico la istituzione dell’osservatorio dei lavori pubblici e dei trasporti e della stazione unica appaltante”. Braia ha anche sottolineato quanto fatto in merito all’edilizia e alle politiche abitative. “Sostenendo i programmi di edilizia pubblica, in ambito residenziale, scolastico, abbiamo tradotto le politiche abitative e di efficientamento del patrimonio pubblico in cantieri e dato linfa all’occupazione nell’edilizia, attraverso interventi che hanno contribuito a sostenere un comparto trainante dell’economia regionale nel suo momento più buio. L’ammodernamento del patrimonio edilizio, congiunto a una costante azione di monitoraggio con tecniche innovative, rappresenta anche un modo più adeguato di declinare in senso preventivo le politiche di protezione civile, affiancando la nostra opera a quella dei tanti volontari che operano in questo settore a cui va tutto il mio ringraziamento”.
IX LEGISLATURA – FOCUS DICHIARAZIONI – 4
Falotico: “La Formazione al servizio dell’economia”
Per l’assessore alla Formazione: “Il rafforzamento dell’offerta formativa è stato incentrato sulle vocazioni delle diverse aree territoriali”
Abbiamo amministrato nella consapevolezza che rafforzare l’istruzione e la formazione sia la mossa vincente per fronteggiare la crisi e preparare buoni semi per la ripresa,che mi auguro sia imminente. La strategia messa in campo per raggiungere questi obiettivi è stata quella di rendere più saldo il rapporto tra il mondo della formazione e della ricerca, con quello delle realtà produttive.
Il rafforzamento dell’offerta formativa, che abbiamo messo in campo alla luce del mandato ricevuto dal Consiglio Regionale, è stato incentrato sull’individuazione della vocazioni e delle attitudini delle diverse aree territoriali.
Per dare stabilità alle scuole ed evitare continue fusioni o soppressioni abbiamo messo in campo una razionale riorganizzazione della rete scolastica che ha, tra l’altro, visto la costituzione dei Poli formativi e degli Istituti tecnici superiori. La partecipazione dei laureati lucani ai master universitari e ai dottorati di ricerca ha significato per la Regione Basilicata un grosso investimento. Per questo motivo abbiamo garantito l’assegnazione di voucher formativi. Per quelle che sono le competenze del dipartimento nel settore della nuova occupazione giovanile il successo registrato dall’Avviso sul Microcredito testimonia inoltre la validità delle nostre azioni per la nascita di nuove imprese, nuove anche dal punto di vista dell’idea e della possibilità di far fronte alle più complesse sfide di mercato che oggi bisogna affrontare.
Competitività, sano agonismo e pieno coinvolgimento di istituzioni locali, federazioni, società e associazioni sportive hanno contrassegnato infine le politiche regionali a favore dello sport. Siamo convinti che sostenere la pratica delle diverse discipline sportive rappresenti un punto importante delle politiche regionali rivolte ai giovani, considerate anche le tante occasioni di lavoro che ne possono derivare.
IX LEGISLATURA – FOCUS DIPARTIMENTI – 6
Infrastrutture: Basilicata meno isolata e più veloce
In una regione carente di infrastrutture, il governo regionale si è concentrato principalmente sui temi della mobilità, della messa in sicurezza delle arterie viarie e dell’efficienza dei trasporti, con le politiche attive per la casa e le città.
Sul versante della mobilità l’obiettivo è stato quello di strutturare servizi sempre più orientati all’utente anche rispetto ai requisiti di comfort, puntualità, informazione e, in generale, di tutti quegli aspetti che consentono un elevamento dei servizi offerti. In relazione al miglioramento dei servizi ferroviari esercitati dalle Fal (Ferrovie Appulo-Lucane) sulla base del “Quadro Strategico degli interventi in Regione Basilicata”, sono state avviate azioni di adeguamento funzionale sulla tratte ferroviarie Genzano-Oppido e Pietragalla San Nicola della linea ferroviaria Avigliano Lucania-Gravina-Altamura-Bari e sulla tratta Matera Sud–Venusio della linea Bari–Matera per l’importo di circa 18 milioni di euro, oltre all’acquisto di 2 treni nuovi per l’importo complessivo di circa 12 milioni di euro.
Riguardo al trasporto pubblico su gomma, si è proceduto al completamento dei piani di investimenti per l’acquisto e la sostituzione del parco veicolare circolante, che hanno consentito un importante rinnovo dei mezzi. Per quanto riguarda la mobilità sostenibile, con l’utilizzo delle risorse Pisus, sono stati attuati investimenti nel Comune di Matera per circa un milione di euro, per la realizzazione di piste ciclabili e interventi di bike sharing.
Per quanto riguarda le politiche abitative, è’ stato raggiunto l’importante traguardo della costituzione della Cabina di Regia presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: la Basilicata è tra le cinque Regioni rappresentanti, insieme ad Anci e sindacati di settore.
Il ruolo della Regione Basilicata nella Cabina di Regia del Piano nazionale per le città, attraverso la designazione del Direttore Generale del dipartimento, ha consentito di gestire in maniera più diretta ed efficace il rapporto con i soggetti istituzionali interessati alle candidature pervenute sul territorio regionale, conseguendo l’ambizioso risultato del finanziamento delle due citta capoluogo: per Potenza un complessivo investimento di 50,6 milioni di euro (dal Fondo nazionale 12,3 milioni); per Matera un investimento di 17,3 milioni (dal Fondo nazionale 8,9 milioni).
I risultati più significativi in tema di viabilità sono stati definiti grazie al Piano Sud con cui sono stati finanziati una serie di interventi su importanti arterie come la ss 655 Bradanica, la ss 658 Potenza-Melfi, la ss 95 Tito-Brienza, la ss 585 nell’abitato di Lauria, la ss 18 di Maratea interessata dalla caduta di massi. Il Piano prevede inoltre interventi per rendere più veloce e sicuro il collegamento con Potenza dalla ss 407 Basentana e del Raccordo autostradale Potenza-Sicignano; per realizzare un collegamento alternativo tra Potenza, l’Alta Murgia e Bari; per velocizzare la tratta ferroviaria tra Potenza e Bari e per velocizzare il collegamento su rotaie sulla Potenza Foggia così da poter “agganciare” l’Alta velocità che transita nel capoluogo Dauno, in linea con quanto già realizzato sulla tratta Bari-Napoli per incrociare l’Alta velocità sul versante tirrenico. La Basilicata si è quindi allacciata a costo zero alla linea dell’alta velocità poiché, rispetto ai rispetto ai 200 milioni già finanziati per l’ammodernamento della linea Potenza-Foggia, non ha aggiunto altre risorse per collegare i principali poli industriali del territorio con la direttrice ferroviaria adriatica. E sempre grazie all’intervento regionale, la Basilicata ha ottenuto da Trenitalia due treni tipo “Minuetto” per il trasporto ferroviario locale: un importante risultato ottenuto dopo varie pressioni e “blitz” alle stazioni, affinché gli accordi con Trenitalia fossero rispettati.
Altro tema predominante nell’agenda del Dipartimento è stata l’edilizia. Questo governo ha puntato sulla casa di proprietà, erogando contributi fino a 30 mila euro a nucleo familiare per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa, consentendo così la realizzazione di un obiettivo primario per molti lucani e muovendo l’economia del settore delle costruzioni. E per favorire un mercato degli appalti più trasparente e un più puntuale sistema di monitoraggio e di ispezione, dopo il confronto avviato nell’Osservatorio regionale dell’Edilizia e dei Lavori pubblici, è stata istituita la Stazione Unica Appaltante della Regione Basilicata (Suarb).
Sempre per fini di verifica e controllo, ma relativi alla difesa della fascia costiera, è stato istituito l’Osservatorio della Costa: un organismo collegiale per la gestione e la programmazione degli interventi di difesa, tutela e valorizzazione delle coste regionali.
Molto è stato fatto per arginare le frane e le erosioni: un Piano da 27 milioni di euro, predisposto d’intesa con il ministero dell’Ambiente, prevede interventi in 85 Comuni lucani. Per contrastare i problemi di natura idrogeologica la Regione ha avviato una serie di interventi in 123 Comuni (ovvero il 94 per cento del totale) classificati “a rischio” frane e alluvioni. Inoltre la Protezione Civile ha potenziato la rete idropluviometrica per osservare in tempo reale i fenomeni meteorologici e idrologici. Ma la prova di forza più rilevante messa in campo dalla Protezione civile nell’ultima legislatura, è stata probabilmente l’operazione denominata “Basilicata 2012”: l’esercitazione nazionale sul rischio sismico in cui il sistema lucano ha testato la capacità di reazione al sisma.
IX LEGISLATURA – FOCUS DIPARTIMENTI – 7
Sanità: servizi e benessere con i conti in ordine
Con le politiche attuate dal Dipartimento regionale, la finanza sanitaria della Basilicata è passata da un disavanzo di 36 milioni di euro registrato nel 2010 ad un avanzo di 7 milioni di euro nel 2012. Il tutto mantenendo e migliorando gli standard di qualità e, in alcuni casi, raggiungendo livelli eccellenti anche a livello nazionale e internazionale. Al centro delle politiche regionali: efficienza e qualità dei servizi, centralità del cittadino e sostenibilità della spesa. La riorganizzazione del sistema sanitario lucano passa dall’approvazione del nuovo Piano regionale della Salute e dei servizi alla persona, a 15 anni di distanza dall’ultimo Piano.
Sono due le direttrici introno alle quali si è consolidato lo strumento di programmazione: la prima è la creazione di sistemi ‘a rete’ attraverso il coordinamento di Distretti e Ambiti; la seconda punta a garantire il diritto alla salute senza un eccessivo ricorso all’ospedalizzazione, che sarebbe difficile da coniugare con le possibilità di spese e le caratteristiche territoriali della Basilicata.
Per limitare i casi di morte e di invalidità causati dall’infarto del miocardio acuto, tra le cause di morte più frequenti nei Paesi occidentali, la Regione ha istituito la “Rete Ima” che
che assicura in tempi rapidi, attraverso un sistema integrato territorio-ospedale, le soluzioni più appropriate di assistenza a chi è colpito da eventi coronarici acuti.
Un approccio più globale anche alla cura dell’infanzia, con il progetto “Benessere Basilicata Bambino” e le sue articolazioni. A Potenza, nella sede dell’Azienda ospedaliera regionale “San Carlo”, è nato un hub sanitario per la cura dei bambini, grazie ad un accordo siglato con il centro pediatrico Bambino Gesù di Roma. Un progetto di benessere del bambino a 360 gradi che include anche il protocollo siglato dalla Regione con la Fondazione “Stella Maris’’ dell’ Università di Pisa per garantire la progettazione e lo sviluppo di assistenza e servizi ai bambini e agli adolescenti affetti da disturbi neuropsichiatrici.
Più attenzione e maggiori investimenti anche per la lotta a patologie in crescita quali il diabete. In Basilicata è stato costituito l’Osservatorio regionale del diabete: il primo centro epidemiologico regionale nato in Italia per la prevenzione e la cura del diabete, frutto della collaborazione tra la Regione Basilicata e l’Università Tor Vergata di Roma. Ad un anno dall’insediamento dell’osservatorio, inoltre, è stato redatto il cosiddetto “Libro bianco” sul diabete: un report che evidenzia le criticità emerse nel primo periodo di indagine e suggerisce le proposte per attuare interventi di prevenzione e cura del diabete.
Nessun risparmio anche per le politiche di sicurezza sul lavoro, con l’istituzione di presidi territoriali di primo soccorso “118” al centro oli di Viggiano e nella zona industriale di San Nicola di Melfi, il servizio notturno di eliambulanza e il progetto Un defibrillatore in ogni Comune per una rete capillare di primo intervento.
Il Dipartimento Salute della Regione Basilicata ha cercato di rendere più semplice e veloce l’accesso ai servizi sanitari con l’attivazione dei servizi Cup in Linea e FarmaCup che consentono al cittadino di prenotare ed effettuare il pagamento delle prenotazioni direttamente dal proprio pc o nelle farmacie. Sull’abbattimento delle liste di attesa delle prestazioni diagnostiche e specialistiche ambulatoriali, sono stati raggiunti risultati importanti: nel 2013, ad esempio, presso l’Azienda San Carlo, l’attesa media per una visita oncologica è di massimo 4 giorni, mentre nello stesso periodo del 2012 era di 87 giorni. E sempre per snellire l’accesso agli atti, il Dipartimento ha presentato ai medici e ai sanitari il Fascicolo elettronico: un’infrastruttura informatica che mette on line (in maniera protetta) tutte le notizie sanitarie relative ad ogni singolo paziente.
In campo oncologico la Regione ha dotato le strutture sanitarie di tecnologie avanzate e ha incaricato il Crob di raccogliere i dati relativi all’incidenza delle malattie e iscriverli in un apposito Registro tumori, avviando un’intesa con l’Università Cattolica di Roma per la lettura dei dati finalizzata alla sorveglianza oncologica. La Basilicata è tra le prime regioni in Italia a raccogliere i dati su dimensione regionale.
Importanti novità sono state apportate per il pagamento dei ticket sanitari: la Regione Basilicata ha rimodulato il sistema complessivo di compartecipazione sulla base del reddito familiare e del valore economico della prestazione ed ha eliminato il ticket aggiuntivo fisso, interventi realizzati attraverso l’impiego di risorse proprie per 1,9 milioni di euro e che oggi comportano, per i cittadini, un risparmio medio di 11 euro per ogni prestazione specialistica fruita. Massimo sostegno anche per le donne vittime di violenza. La Regione ha infatti sottoscritto il protocollo Codice Rosa, una task force interistituzionale tra forze dell’ordine e aziende sanitarie per la prevenzione e il contrasto alla violenza nei confronti dei soggetti più deboli.
Da segnalare i programmi a carattere sanitario per le categorie svantaggiate, tra cui: il progetto ‘Un Ponte per comunicare’ per superare le barriere della comunicazione per i non udenti, l’avvio di progetti sperimentali “Dopo di noi” per le persone disabili e la proroga del programma Copes per il contrasto delle condizioni di povertà e di esclusione sociale.
Potenza, 1 ottobre 2013
IX LEGISLATURA – FOCUS DICHIARAZIONI – 5
Martorano: alla sanità affidiamo un futuro sereno
Per l’assessore regionale alla Salute è un dato inconfutabile e certificato che la Basilicata sia una regione virtuosa grazie a una politica di spesa seria e attenta
“L’azione di governo che ha guidato il processo di pianificazione, implementazione e modernizzazione delle politiche sanitarie in Basilicata ci consegna oggi, alla fine della nona legislatura, una sanità di qualità, migliore, vicina al cittadino e, soprattutto sotto il profilo finanziario, sana e in equilibrio. Ora il sistema socio-sanitario può guardare con maggiore serenità al futuro che, come annunciano le analisi di settore, incrocerà una domanda di cura basata sull’assistenza primaria, domiciliare e residenziale”.
Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute Attilio Martorano in occasione della conferenza stampa di fine legislatura.
“È un dato inconfutabile e certificato – ha aggiunto Martorano – che la Basilicata sia una regione virtuosa grazie a una politica di spesa seria e attenta, posto che la finanza sanitaria regionale è passata da un disavanzo di 36 milioni di euro registrato nel 2010 ad un avanzo significativo di 7 milioni nel 2012. Ciò si è potuto realizzare grazie a politiche incentrate sull’eliminazione del deficit gestionale, grazie alla riduzione e alla regolazione della mobilità sanitaria, al riordino della finanza aziendale. E non è una semplice coincidenza l’essere stati indicati come leader nel taglio delle consulenze esterne.
Il lavoro per mettere in sicurezza i risultati finora raggiunti – ha aggiunto l’assessore – dovrà però continuare se si vorranno consolidare gli obiettivi già fissati all’interno della nuova strategia regionale definita nell’architrave del sistema socio-sanitario, ovverosia il Piano regionale integrato della salute e dei servizi alla persona e alla comunità adottato in questa legislatura.
Molto resta ancora da fare – ha concluso Martorano – ma sicuramente siamo sulla strada giusta, che richiederà anche in futuro rigore nelle scelte e nella gestione per garantire ai cittadini un servizio sanitario sempre più all’altezza delle esigenze di salute. Il risparmio della sanità ha consentito di poter garantire, anche per il 2013, la continuità delle politiche sociali fini qui organizzate, ed in particolar modo del programma Copes che da solo impegna risorse pari a circa 11 milioni”.
IX LEGISLATURA – FOCUS DIPARTIMENTI – 4
Attività produttive: più competitività per le imprese locali
Incrementare il livello di competitività delle imprese locali per irrobustire il tessuto economico della regione, messo duramente alla prova dalla crisi internazionale, e reggere il confronto con i mercati nell’era della globalizzazione. Questi i punti chiave dell’attività del Dipartimento Attività produttive per la IX legislatura.
Le piccole e medie imprese hanno potuto accedere alle opportunità offerte da diversi bandi: il Click Day finalizzato allo sviluppo e all’innovazione (sostenuto con 50 milioni di euro), il bando Pmi Innovazione concentrato sui processi produttivi aziendali (10 milioni di euro a disposizione), l’Avviso pubblico Start up e Spin off per l’avvio di nuove imprese e la valorizzazione delle idee degli operatori privati nei settori innovativi (5 milioni di euro le risorse stanziate) e il bando per la ricerca e lo sviluppo (tre milioni di euro i fondi) per incentivare la propensione delle Pmi lucane a investire in attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. E, sempre in tema, non è mancata l’attività di Basilicata Innovazione, ente nato dall’accordo tra Regione Basilicata e Area Science Park, principale parco scientifico italiano con lo scopo di offrire alle imprese e ai ricercatori lucani servizi ad alto valore aggiunto. Per rilanciare il comparto dell’automotive e dell’indotto, per il quale la Regione si è impegnata per importare la produzione di nuovi modelli nello stabilimento lucano della Fiat, è stato istituito a Melfi il Campus Manifacturing Sata, che si occupa di attività formative e di ricerca nel settore, mentre l’adesione al Progetto nazionale Smart Cities e Communities (importo complessivo 18,5 Meuro) consentirà di mettere in campo in Basilicata progetti per l’ambiente, le energie rinnovabili e l’e-government.
Per aiutare le imprese lucane a misurarsi con i mercati globali, un avviso pubblico, incentivato con 2,8 milioni di euro, ha promosso il sostegno all’internazionalizzazione. Insieme ad altre misure come la creazione del modello “rete di impresa” attraverso il “contratto di rete”, un progetto per i Distretti cofinanziato dalla Regione e dal ministero per lo Sviluppo economico per 1,2 meuro e il potenziamento dello Sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese (Sprint).
Nella legislatura hanno avuto seguito gli Avvisi pubblici “Val d’Agri”, “Valbasento – Matera” e altri due finalizzati a ottenere Manifestazioni di interesse finalizzate alla realizzazione di piani di Sviluppo industriale e per la reindustrializzazione di siti produttivi inattivi, per i quali sono stati già impegnati per iniziative già finanziate, o in corso di finanziamento, per oltre 100 milioni di euro e per un’occupazione prevista di 835 unità.
Oltre 25 milioni di euro sono stati impegnati per la infrastrutturazione delle aree industriali e artigianali. E’ stato anche avviato un processo di risanamento, razionalizzazione e rilancio che coinvolge i Consorzi per lo sviluppo delle aree industriali di Potenza e Matera. Gli sforzi della Regione si sono poi concentrati sullo “storico” settore del mobile imbottito, anche questo interessato da una pesante crisi, giungendo all’attesa sottoscrizione dell’Accordo di programma con il Mise e la Puglia: 101 milioni di euro sono i fondi che sosterranno un piano di investimenti nei comuni localizzati nei comuni murgiani, in Basilicata nei comuni di Ferrandina, Matera, Montescaglioso e Pisticci. Per quanto riguarda le politiche per il lavoro, molto è stato fatto anche per le fasce sociali più deboli e per il reinserimento dei lavoratori espulsi dal mondo del lavoro. L’Accordo quadro per gli ammortizzatori sociali in deroga, sottoscritto dalle parti sociali e datoriali, ha consentito l’attuazione degli accordi assunti a livello nazionale sin dal dicembre 2009.
Il “Pacchetto Lavoro e Formazione” il Dipartimento, di concerto con l’assessorato alla Formazione, ha messo in campo 29 milioni di euro, destinando il 60 per cento dei fondi impegnati a interventi per dare risposte occupazionali ai giovani ma anche a chi per vari motivi è fuori dal mondo del lavoro. Il Pacchetto prevede anche la prosecuzione di interventi quali, appunto, l’Apprendistato professionalizzante e il Reddito ponte.
Capitolo a parte l’accesso al credito da parte delle imprese. Anche qui sono state messe in campo diverse misure: il Fondo di garanzia per gli investimenti (35 milioni di euro), il Fondo di garanzia per il capitale circolante (10 milioni di euro), il Fondo di Venture Capital (importo 8 meuro), il Fondo rotativo (dotazione finanziaria per la Basilicata è di 24,5 meuro), 10 meuro per i Cofidi lucani.
Anche il turismo, in questa legislatura, è stato contrassegnato da novità: la costituzione degli undici Piot (i pacchetti integrati dell’offerta turistica) ha messo insieme il partenariato pubblico e privato con l’obiettivo di sviluppare filiere turistiche nel rispetto delle vocazioni dei territori, Dal 2010 sono stati investiti nei Piot risorse per complessivi 75 milioni di euro.
Per quanto riguarda il settore dell’energia, il Dipartimento Attività Produttive ha dato un forte impulso alla diffusione delle fonti energetiche rinnovabili in osservanza del Piano energetico ambientale regionale (Piear), soprattutto per iniziative interessanti le aree e gli edifici pubblici oltre all’apertura incondizionata rispetto all’uso delle migliori tecnologie disponibili per l’efficientamento ed il recupero energetico dei manufatti e delle strutture ed infrastrutture pubbliche.
IX LEGISLATURA – FOCUS DICHIARAZIONI – 2
Benedetto: “Agricoltura torni ad essere tema centrale”
L’assessore: “Una sfida che non si può perdere perché sarà decisiva per il futuro stesso della Basilicata”. Massima attenzione ai Consorzi, alle Associazioni e alla riforma degli enti agricoli
“Le azioni messe in campo, anche se consistenti, non sono bastate a dare soluzioni e a risolvere le gravissime situazioni di difficoltà in cui versa il mondo agricolo lucano.
Bisognerà prestare particolare attenzione ai Consorzi di bonifica e alle Associazioni degli allevatori, che vivono un estremo disagio economico, e affrontare anche le questioni legate agli enti agricoli come Alsia e Arbea, di cui urge soprattutto migliorare i bilanci, per dare un nuovo rilievo alla governance e alla qualità dei servizi”.
Lo ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura, Nicola Benedetto, intervenendo alla conferenza stampa di consuntivo della IX legislatura.
“L’agricoltura in Basilicata deve tornare – ha continuato – ad essere un tema centrale per la prossima legislatura regionale e la politica dovrà occuparsene con il massimo impegno possibile. Il settore primario è trainante per l’economia locale e deve continuare ad esserlo. La qualità della programmazione, nel corso della legislatura, è stata migliorata anche attraverso lo sviluppo della concertazione con le organizzazioni e gli enti del settore agricolo e dello sviluppo rurale nei numerosi Tavoli, in cui sono stati discussi temi prioritari per l’agricoltura. Ora resta da completare – ha aggiunto Benedetto – la fase di avvio dell’importante ciclo di programmazione comunitaria 2014-2020, nel quale si definirà nei prossimi mesi la strategia e la allocazione degli investimenti in agricoltura per gli anni futuri. Una sfida che non possiamo rischiare di perdere e a cui nessuno si dovrà sottrarre perché decisiva per il futuro stesso della Basilicata”.
IX LEGISLATURA – FOCUS DICHIARAZIONI – 1
De Filippo: Fondamentali rafforzati in anni orribili
Il presidente sottolinea come la Basilicata, regione più debole d’Italia, sia riuscita ad affrontare il periodo più difficile della storia repubblicana riuscendo a difendere coesione e politiche di sviluppo e collocandosi per molti aspetti nella parte alta della classifica delle regioni italiane
“La fotografia della Basilicata che proviamo a mettere a fuoco al termine di questa legislatura regionale ha come unico obiettivo di vedere come questa terra che presenta fondamentali strutturalmente più deboli del resto del Paese e delle sue singole Regioni ha reagito in quello che è stato il tempo più difficile dell’economia mondiale e possiamo dire che il quadro di sostanziale tenuta che ne emerge rappresenta un punto di partenza incoraggiante per il futuro che va a merito di tutti i lucani”. Così il Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, in occasione della Conferenza stampa convocata per fare il punto sulle attività condotte dalla Regione Basilicata nel corso della sua IX Legislatura.
“Per quel che riguarda la Regione – ha spiegato De Filippo – posso dire che la scelta fatta di concentrare risorse che si andavano sempre più assottigliando sulla tenuta della coesione sociale e sulle politiche di sviluppo è andata nel senso desiderato. Gli anni che abbiamo trascorso, a livello nazionale, europeo e globale, sono stati definiti da molti analisti come quelli di una guerra e il rischio è che una regione oggettivamente debole come la Basilicata ne uscisse stritolata. Nel succedersi degli eventi abbiamo affrontato il federalismo manicheo, la logica ragionieristica dei costi standard che pretende che i servizi ai cittadini costino ugualmente in zone con la densità abitativa di Milano come a San Paolo Albanese, il nuovo centralismo di chi voleva ricette uniche e rigide per tutto il Paese, una spending review che con i tagli lineari toglieva parte del superfluo a chi ne aveva e l’indispensabile a chi sopravviveva e tutte le singole declinazione di queste altalenanti tendenze politiche che alla fine producevano il comune risultato di ridurre risorse. Abbiamo combattuto questa guerra con rigore e chiedendo anche sacrifici, ma senza affondare la lama nel tessuto sociale e produttivo lucano come pure ci veniva richiesto. In questo modo, la Basilicata regione più debole d’Italia, dopo aver affrontato la fase più difficile della sua storia repubblicana, si trova senza dubbio nella parte alta della classifica per molti aspetti, dalla qualità della sanità alla tenuta dei conti del settore; dalla salvaguardia del lavoro e dei lavoratori (mettendo a carico del proprio bilancio i costi di personale di comunità montane e forestazione prima sostenuti dallo Stato e trovando risorse per garantire tutte le platee degli ammortizzatori sociali) e per la promozione dell’impresa e la creazione di nuovi posti di lavoro; dalla lotta al dissesto idrogeologico all’irrobustimento delle reti viarie; dalla qualificazione dell’agroindustria al sostegno ai giovani agricoltori; dal consolidamento dell’università al potenziamento dell’offerta formativa anche con il coinvolgimento dei precari della scuola; dagli investimenti per il monitoraggio ambientale all’elevazione degli standard da rispettare.
“Certo – ha concluso De Filippo – il lavoro che noi abbiamo fatto, in molti casi, sconta la difficoltà di essere difficilmente palpabile perché sicuramente fa più effetto un nuovo posto di lavoro creato che non le migliaia che sono state salvate, perché la garanzia di una sanità che resta sul territorio, a differenza di quanto ad esempio avviene in tutte le altre regioni del Sud dove i commissari nominati per il rientro della spesa stanno effettuando tagli drastici, finisce col passare in secondo piano rispetto a quei ticket introdotti dallo Stato e che, anche grazie al lavoro fatto con i sindacati, abbiamo comunque mitigato. Ma in Basilicata si respira un’aria diversa di quella che si respira altrove, abbiamo salvato tutto quanto era salvabile e lo abbiamo fatto con coscienza e dignità. Non abbiamo accettato le sirene di chi voleva consegnare la nostra regione ai petrolieri in cambio di qualche spicciolo in più che pure poteva esserci estremamente utile e, anche in questo, delineando un economia variegata e uno sviluppo equilibrato, abbiamo rafforzato i fondamentali di questa regione. Una base – ha concluso De Filippo – che consegniamo a chi avrà il compito di proseguire un lavoro, che non nasce ieri e non termina oggi, per il quale abbiamo ricevuto da chi ci ha preceduto una staffetta che ci accingiamo a consegnare in altre mani, sapendo di aver fatto, per quanto di nostra capacità, un tratto di strada, e che saremo sempre pronti ad aiutare e a fare il tifo per chi i lucani decideranno avrà il compito di proseguire”.
IX LEGISLATURA – FOCUS DIPARTIMENTI – 5
Formazione: stretto raccordo con scuola e mondo del lavoro
Scuola-formazione-mondo del lavoro. Tre realtà che devono colloquiare e interagire per rispondere alle richieste del territorio per ciò che concerne il lavoro e l’occupazione. Nella IX legislatura regionale, il Dipartimento Formazione, che fino a qualche mese fa si è occupato di politiche per il Lavoro ora di competenza del Dipartimento Attività produttive, ha avviato un processo di revisione del sistema formativo, partendo dall’acquisizione delle esigenze espresse dal mercato del lavoro. I primi passi in questa direzione sono stati mossi con Basil, un sistema informativo che monitora i flussi e l’andamento del mercato del lavoro in Basilicata e il collegato Osservatorio. L’obiettivo del Repertorio dei profili professionali istituito dalla Regione, inoltre, è stato quello di consentire di mettere a frutto competenze ed esperienze lavorative accumulate. All’innalzamento della qualità della formazione sicuramente contribuisce anche la riforma degli standard e delle modalità di Accreditamento degli Organismi Formativi, come pure la nuova “Struttura del quadro regionale degli standard per la progettazione e l’erogazione dei percorsi formativi” ed il “Repertorio regionale delle attestazioni”. In questo contesto si colloca la recente istituzione dei Poli formativi e degli Istituti tecnici superiori (Its), sinergici e muniti di un saldo collegamento con il mondo del lavoro e della ricerca. Lo scopo è definire l’offerta formativa più rispondente alle vocazioni dei singoli e dei territori di innovazione e sviluppo della regione, nell’ottica di dare ai giovani nell’iter degli studi strade certe che possano condurre non solo a un’istruzione più elevata e di qualità ma a un futuro lavorativo.
I progetti realizzati nell’ambito della formazione sono stati indirizzati nella direzione di affiancare alle azioni ordinarie altre sperimentali. In tal senso l’avviso pubblico “Un Ponte per l’occupazione”, che ha interessato circa 680 lucani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, hanno potuto usufruire di un programma di formazione retribuita di due anni che è terminato con uno stage in azienda. A conclusione del percorso di orientamento e formazione c’è un “voucher occupazione” da utilizzare o come incentivo all’assunzione o per dare vita ad un’autonoma iniziativa imprenditoriale. Così anche l’apprendistato si è trasformato in chiave d’accesso per l’ingresso nel mondo del lavoro ai giovani dai 15 ai 25 anni, ponendo l’impresa al centro dell’offerta formativa. Recependo la riforma nazionale, la Regione ha regolamentato le linee guida e il bando per l’apprendistato professionalizzante.
Rivolta ad aspiranti imprenditori o a neoimprenditori (meno di 3 anni di attività al primo giugno 2012) è stata posta in campo un’azione per stimolare e promuovere l’imprenditorialità, offrendo ai lucani “portatori di idee” la possibilità di una formazione on the job nei Paesi dell’Unione europea, esclusa l’Italia, nonché favorendo lo sviluppo di relazioni e contatti economici e commerciali con realtà estere.
Assume, poi, un ruolo di tutto rilievo l’avviso pubblico “Sportello Impresa Formazione Continua – Spic” che ha l’obiettivo di sostenere la capacità competitiva dei sistemi produttivi regionali e l’adeguamento della professionalità dei lavoratori con il sostegno a progetti immediatamente cantierabili. Con carattere intrinseco di sperimentazione si pone l’azione a favore delle microimprenditorialità, attraverso la misura del microcredito con due Avvisi pubblici, mentre sono proseguite le work experience.
Altra misura: il Credito di imposta per l’occupazione, che è partito con la pubblicazione dell’avviso pubblico nel giugno 2012, concede un contributo ai datori di lavoro per ogni nuovo lavoratore svantaggiato assunto nelle regioni del Sud; la Basilicata ha aderito con fondi del Po Fse finanziandolo con quattro milioni di euro e provvedendo, con l’ultima manovra di 29 milioni di euro, a un ulteriore finanziamento.
Con il bando “Valore donna”, la Regione ha inteso favorire l’ingresso nel mondo del lavoro delle donne a maggior rischio di esclusione, mentre al fine di valorizzare le risorse locali è stato approvato l’avviso pubblico ‘Valorizzazione e recupero degli antichi mestieri della Basilicata.
Per quanto riguarda la scuola in generale, è stato varato il primo Piano di dimensionamento scolastico con valenza triennale con lo scopo di dare stabilità alle istituzioni scolastiche evitandone i continui accorpamenti, fusioni e modifiche. Sono state avviate anche azioni per il coinvolgimento lavorativo del personale precario della scuola e sta per essere indetta una nuova procedura per consentire, con durata annuale, esperienze professionali di tirocini in ambienti di lavoro ai docenti precari. Per i master universitari e i dottorati di ricerca, la Regione ha assegnato voucher un (fino a 10 mila euro) ai laureati per i costi di partecipazione. Il Dipartimento ha anche mostrato attenzioni per le cosiddette “minoranze linguistiche”, pianificando progetti ad hoc per i Comuni “albanofoni”. Sempre nell’ambito della cultura, le celebrazioni dell’Anno Gesualdiano per celebrare i 400 anni dalla morte del grande madrigalista Gesualdo da Venosa.
Sul bilancio della IX Legislatura si registra una nota dell’Ugl che riportiamo integralmente.
Ugl: “Basta elemosinare la compiacenza dei lucani”.
“L’Ugl Basilicata presta attenzione verso la relazione dell’uscente Governatore, attuale Segretario regionale del Pd, Vito De Filippo, soffermandosi sull’ultima parte, quella dedicata agli improperi che tutti gli esponenti di spicco regionali si sono tirati addosso, senza nessun pudore e senza tener conto che a guardarli, oltre all’Ugl, ci sono circa 600 mila spettatori. Relazione scialba, senza nessun ritegno che esprime tutta la capacità di aver messo in ginocchio un’intera popolazione. I lucani hanno sentito parole di rinnovamento, di lealtà, di trasparenza, ma, purtroppo se alla fine dei conti le belle parole sono vanificate da fatti che, indiscutibilmente, smentiscono i buoni propositi degli interlocutori e si continua Sic et Simpliciter ad elemosinare la compiacenza dei lucani, allora c’è qualcosa che davvero non torna”.
E’ quanto denunciano i segretari dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi, Luigi D’Amico e Giuseppe Giordano per i quali, “l’Ugl è scomoda nel rievocare gli spiriti deliberatori del Presidente ed Assessori, ecco la motivazione del perché mai invitati ai tavoli di concertazione, sebbene, all’Ugl, sembrano ‘tavoli di sconcertazione’. E allora deliziamo i nostri lettori delle ultime sciabolate di fine mandato che il Presidente e la Giunta Regionale ci hanno regalato: una storia lucana tutta da raccontare partendo da un elenco infinito di delibere e atti che dicono tutto sul modo di amministrare la Regione Basilicata negli ultimi mesi. Chi ha avuto la possibilità di consultare gli atti della giunta – proseguono i segretari Ugl – potrebbe avere delle sorprese, con milioni di euro spesi con l’obiettivo di rilanciare l’economia lucana, che invece hanno dato risultati ben lontani da quelli sperati. C’è troppa superficialità sulla spesa pubblica senza avere ancora né un piano territoriale né un piano del lavoro, con le elezioni ormai alle porte. È il caso dei 91 milioni di euro per la Cyber Security a Maratea o i finanziamenti per la Ex Mister Day di Atella e i 3,4 milioni di euro per le acque di Viggianello, quelli per la comunicazione del film “Basilicata Coast to Coast’, i 30mila euro per la partecipazione alla ‘Borsa del Turismo Lucano – Scanzano Jonico’. Pare anche strano quindi, il grande numero di delibere per il Lagonegrese arrivate negli ultimi mesi, come i 500mila euro destinati al turismo religioso nell’area: un provvedimento come tanti altri che non hanno dato i frutti sperati, probabilmente utilizzati nella speranza di far apparire qualche Santo protettore dei politici lucani che ne avrebbe dovuto illuminare il cammino. Purtroppo, di questi periodi, i Santi hanno difficoltà ad indicare la strada, specialmente per quel poco di infrastrutture lucane rimaste sane. Abbiamo raggiunto il fondo – tuonano Tancredi, Giordano e D’Amico-. Cosa rimane di quel sano clientelismo, cavallo di battaglia di chi ci governa da 20 anni che, per bramosità, ha determinato una debacle sociale degna di medaglia d’oro al valore distruttivo. La Basilicata è l’unica Regione d’Italia che fa avanzare seri dubbi sulla sostenibilità economica del Titolo V. Il ‘buon presidente’ De Filippo, nulla dice di aver lasciato i nefropatici senza fondi, il Don Uva alla canna del gas e liste d’attesa per visite specialistiche superiori ad un anno. Ed infine, crediamo sia davvero necessario, che giungano anche le dimissioni di chi ha disintegrato la capacità produttiva dei fondi europei. Sarebbe bello avere un bilancio chiaro e definitivo sull’Autorità di Gestione Po-Fesr, per il non raggiungimento di alcun obiettivo del Piano di Valutazione, tra l’altro mai aggiornato al 2013. Non si può – concludono D’Amico, Tancredi e Giordano – affidarsi sempre alle compensazioni derivanti dalle royalty del petrolio. Serve una migliore programmazione nella speranza che dopo le prossime elezioni qualcosa possa cambiare. L’Ugl Basilicata spera a questo punto che ci siano autolinee capienti per accompagnare, tutti questi pregiatissimi Amministratori, fuori dai confini regionali e se la spesa dovesse essere a carico del popolo lucano, non crediamo, visto il clima creato, nessuno mai si tirerà indietro. Intanto rimangono sempre allo stesso punto i problemi dei giovani, dei lavoratori e delle famiglie”.
La sopravvivenza della Pravda lucana, di Pio Abiusi
La redazione dell’Ufficio Stampa della Giunta regionale ed il suo fiduciario hanno stigmatizzato il mancato coinvolgimento dello stesso alla conferenza stampa dell’Ufficio Società dell’Informazione della Regione Basilicata – altro baraccone in carico alla Presidenza della Giunta- Anche Assostampa di Basilicata si dice preoccupata perché si è rinunciato alla collaborazione di cotanti valenti professionisti ed auspica l’avvio di un confronto con la Regione. E’ vero che in Basilicata vi sono circa 800 iscritti all’ordine dei giornalisti, includendo anche gli oltre 600 pubblicisti e che i tempi sono davvero duri perchè le notizie volano sul web e sempre più spesso si riesce a fare a meno dei canali di informazione convenzionali ma tutto questo non significa che via Pretoria debba restare sempre meno popolata ed avviata a mesto declino. C’era proprio bisogno del giornalino parrocchiale che quotidianamente viene pubblicato a mezzogiorno dall’ufficio stampa della Regione e con il quale si esaltano le iniziative delle varie istituzioni regionali tipo” Minculpop” includendovi anche un po’ di rassegna stampa, ovviamente selezionata in maniera opportuna e sì da assicurare un po’ di ossigeno ad alcuni quotidiani locali? E’ il circuito di un gioco che non conosce crisi malgrado le difficoltà dell’editoria ed infatti la Regione Basilicata è il più importante editore regionale. La prossima amministrazione, quella che sarà, dovrà porre mano a questo stato di cose ormai degenerato e realizzare una politica di riduzione delle spese perchè anche dei volantini trasmessi nel week-end, attraverso il portale, i lettori ne faranno volentieri a meno specie quando costano cifre significative. E’ una materia che andrà tutta regolamentata sia per la parte che concerne i costi che per quella relativa all’accesso perchè la totale discrezione redazionale non è più ammissibile tenuto conto che si tratta di un portale finanziato integralmente con risorse pubbliche, se tutto quanto auspicato diviene poco praticabile se ne faccia a meno, i soldi risparmiati sono quelli meglio spesi! Nel nostro caso.
Pio Abiusi
Matera 2 ottobre 2013
Il C0nsigliere regionale di Fratelli d’Italia Gianni Rosa: “Basilicata felix di Defilippiana memoria”
Il bilancio della IX legislatura tracciato dal governatore uscente Vito de Filippo è un falso. De Filippo mente agli altri e a se stesso nel corso della solita conferenza stampa-teatrino indetta per mostrare una realtà che non esiste. L’attuale segretario del Pd lucano con la sua favola vuol far dimenticare che a novembre i lucani torneranno alle urne perché si è dimesso. De Filippo millanta una Basilicata che non esiste. Il governatore dimissionario dice che il bilancio della Regione è in equilibrio, che i conti della sanità sono in ordine. Una Basilicata virtuosa, quella presentata alla stampa da De Filippo, che al contrario di altre regioni, non ha tolto un solo euro per i servizi al cittadino. Ai lucani più attenti non sfuggirà certo che la realtà, caro de Filippo, è un’altra. La Basilicata è tra le regioni più povere. Le politiche industriali di De Filippo & co hanno partorito disoccupazione. Le politiche dirette ai giovani hanno generato illusione e nuova emigrazione. Tirocini formativi prima e reddito ponte poi sono solo due esempi di fallimento totale della legislatura targata De Filippo. Le politiche ambientali hanno generato solo veleni. Da Fenice al Centro Oli di Viggiano, passando per l’area industriale di Tito Scalo, è un pullulare di inquinamento. Che dire poi dei carrozzoni tenuti in piedi per garantirsi il consenso? Da Arbea, Asi e Aql, solo per citare gli esempi più clamorosi, la Regione spesso ha chiuso un occhio, o meglio tutti e due, di fronte a spese, e dunque debiti, da far tremare i polsi. Eppure De Filippo in conferenza stampa dice: “Ci sono buone condizioni per rilanciare la Basilicata” e assicura che il prossimo governo regionale dovrà essere strutturato sulla rotta Potenza-Roma. Non abbiamo difficoltà a credere che la tratta Potenza-Roma sarà la più percorsa in futuro. De Filippo, segretario del Pd lucano, la percorrerà spesso per andare a trovare i suoi “amici” a Roma. Il resto, e cioè la realtà che stanno vivendo i lucani sarà annoverata tra le peggiori pagine di storia degli ultimi 40 anni.
fallimentare..questo il bilancio…elemosinare compiacenza e dire cazzate è il loro sport preferito ed è l’unico che sanno fare con grande professionalità. Avete portato sul baratro questa regione e vi permettete il lusso di fare bilanci, tirare somme, tracciare la strada per chi verrà e indicare rotte future. Tutto questo dopo lo scandalo rimborsopoli, dove si è raggiunto l’apice della vergogna. D’altronde la politica a livello centrale, è da esempio e cosa ci si può aspettare da questa gentaglia che agisce indiscriminatamente…
una m… di governo, piu’ m…. che si puo’. de filippo un magnante di prima, gli assessori piu’ magnanti di prima, VEDI LO SCANDALO RIMBORSOPOLI, i morti di fame poverini non potevano mangiare!!!!! DARE ZERO COME VOTO E GIA’ TROPPO, SONO SOTTO -20.
QUANTE BALLE E LA DISOCCUPAZIONE IN BASILICATA SI E’ TRIPLICATA GRAZIE A QUESTI INCAPACI, CHE FINALMENTE SE NE ANDRANNO DAVANTI ALLA BALLE.
Io nn ho visto nulla di buono ne nella precedente legislatura ne nelle seconda legislatura poi se ha fatto qualcosa lo sa solo lui ma non lo dice se no va in gal… la rete stradale dalle mie parti è quella di prima le industrie hanno abbandonato la regione il turismo si è mosso da solo devo continuare!!! De Filippo e ora che sparisci e lasci il TUTTO a persone perbene