ZTL e accesso ai disabili, Pio Abiusi spiega perchè a Matera siamo su scherzi a parte. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Pio Abiusi: Scherzi a parte a Matera è di casa.
Dopo la proposta di candidatura del Sindaco Adduce a governatore della Regione Basilicata, rientrata come ovvio perchè in molti si sono accorti della natura dello scherzo oggi ne viene riproposto un altro che non risulta innocuo rispetto al primo e può produrre gravi conseguenze amministrative e legali oltre che di immagine.
E’ noto come a Matera, ormai ufficialmente, manchi il comandante della Polizia Locale e malgrado tutto si sfornano provvedimenti che impattano sulla circolazione con grassa incompetenza. Si spendono bei soldi per creare dei varchi a controllo elettronico e dei dissuasori manovrabili con comando a distanza e si fa un battage pubblicitario molto simile alla riedizione del carnevale tenutasi qualche giorno addietro. Stiamo parlando dello ZTL e delle APU introdotte nel centro storico e nei rioni sassi. Se lo Ztl relativo al centro storico è consistito nel sostituire il presidio umano dei varchi con quello dell’occhio elettronico, nei Sassi si è tentato di introdurre una sorta di limitazione del traffico molto blanda non seguita, peraltro, da una adeguata regolamentazione della aree di sosta.
Il risultato è che i marciapiedi sono ingombri di auto ed i pedoni si districano nel traffico automobilistico.
Discorso a parte meritano le APU- aree pedonali urbane- premesso che trattasi di zone, la maggior parte , grandi quanto un fazzoletto dove la pedonalità è un obbligo perchè le autovetture difficilmente possono accedere fisicamente, premesso che l’APU di P.zza S. Pietro Caveoso è rimasta sulla carta e nella piazza si spreca la ferraglia delle auto per altre aree un po’ più grandi viene fatta una regolamentazione del tutto suggestiva. L’ordinanza municipale si discosta dalla legge perchè non consente l’accesso ai veicoli al servizio di persone con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta eppure L’art 3 del D.Lgs 285/92 al comma 2, codice della circolazione stradale, definisce l’ area pedonale: zona interdetta alla circolazione dei veicoli, salvo quelli in servizio di emergenza e salvo deroghe per i velocipedi e per i veicoli al servizio di persone con limitate o impedite capacita’ motorie, nonche’ per quelli ad emissioni zero aventi ingombro e velocita’ tali da poter essere assimilati ai velocipedi. E’ una norma particolarmente restrittiva ma che fa salva la deroga per l’accesso ai veicoli al servizio di disabili ed a qualche altro mezzo. A Matera è consentito, invece, l’acceso anche per il carico e lo scarico oltre ad altre deroghe ma non ai disabili. Ci si chiede, in via preliminare Matera è in Italia? I preposti ai competenti uffici sono in grado di leggere e se si di interpretare quanto scritto dal legislatore? La geografica ci dice che Matera è , sostanzialmente, in Italia e l’amministrazione che governa la città è tenuta a rispettare le leggi della Stato Italiano. La scarsa attenzione che viene data alle persone disabili infrangendo anche la legge oltre a connotare una arretratezza culturale che non è del Paese Italia configura reati perseguibili penalmente nei confronti dei responsabili di tali atti amministrativi.
Pio Abiusi
Ormail gli epiteti che si possono utilizzare nei confronti dell’incompetenza dell’amministrazione comunale e di conseguenza di chi deve regolamentare e vigilare sul piano della mobilità e regolamentazione del traffico, si sono esauriti o so finisce per essere davvero offensivi sul piano personale.
La sola parola VERGOGNA ormai non fa più effetto visto che comunque si continua a metterci la faccia nel fare conferenze, strette di mano e foto con sorrisi, contenti dell’ennesima figuraccia che poi seguirà, per un’altro provvedimento amministrativo fuorilegge e addirittura qualche volta grottesco.
bravo Pio Abiusi. vogliamo metterci in testa che matera è una città incivile senza alcun senso civico? altro che cultura 2019.
Caro dr abiusi non condivido quanto detto a proposito dei disabili per il passaggio nelle zone pedonali. A meno che un disabile non debba fare una sosta per recarsi in un posto ricadente nell’area pedonale questi, i disabili, usano le aree pedonali cone circonvallazione per non imbottigliarsi nel traffico. Inoltre se esistono le regole per il carico e scarico anche il diversamente abile può attenersi educando tutti alle regole.
Preciso che chi ti scrive ha in famiglia un disabile.