Il 9,43% degli ospedali lucani hanno risultati sopra la media nazionale mentre il 20,75% sotto la media: sono i dati più significativi, del «Programma nazionale esiti 2012» appena elaborati dall’Agenas (l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari), che presentano un identikit impietoso e capillare delle condizioni di salute degli ospedali italiani, di cui quelli della nostra regione (ad eccezione del San Carlo per alcuni indicatori presi a base) non hanno certamente prestazioni esaltanti. E’ il commento del capogruppo Pdl in Consiglio Regionale Michele Napoli, per il quale siamo di fronte ad una nuova prova, “provata” da Agenas, della smentita della tesi della “buona salute” della sanità lucana, sostenuta con troppa enfasi dall’assessore Martorano in occasione della presentazione del Rapporto CEIS sul servizio sanitario regionale.
Napoli evidenzia che il rapporto mette a confronto ogni anno (questa è la quarta edizione) i risultati ottenuti in base a ben 47 indicatori comuni a tutti gli ospedali, che vanno dalla mortalità a 30 giorni per ictus a quella per infarto, dalla proporzione dei parti con taglio cesareo alle complicanze a 30 giorni per colecistectomia, pertanto il monitoraggio ha un’alta attendibilità.
In generale, nella classifica delle Regioni, se la cavano ottimamente Toscana, Emilia Romagna, Lombardia. A cavarsela peggio sono Molise, Campania, Puglia, mentre per la nostra regione il giudizio pur essendo “a metà strada” risente della classifica generale che vede la Basilicata al quart’ultimo posto per “risultati migliori” e al quinto posto per “risultati peggiori”.
Questo insieme di dati, forniti on line, potrà permettere ai cittadini italiani di scegliere la struttura migliore per la prestazione di cui hanno bisogno; del resto già molte Regioni li hanno messo disposizione dei propri assistiti: in Toscana ad esempio, che ha ottenuto i risultati migliori nel complesso per il 2012, sia pure con qualche neo, gli esiti sono già on line e consultabili da tutti i cittadini dal sito della Regione. Ed è quello che – conclude Napoli – chiediamo di fare all’Assessore Regionale alla Salute per garantire la massima informazione trasparente agli utenti lucani del servizio sanitario e favorire la scelta della struttura ospedaliera a cui rivolgersi specie nei casi di interventi chirurgici e cure complesse.
Ott 03