Acqua garantita a Matera dalle 7 alle 9 di mercoledì 9 e giovedì 10 ottobre 2013: operai di Acquedotto Lucano impegnati nelle operazioni di ripristino dell’impianto di sollevamento idrico
A causa del protrarsi delle operazioni di ripristino dell’impianto di sollevamento idrico di Terlicchia, gravemente danneggiato dal nubifragio del 7 ottobre 2013, Acquedotto Lucano potrà garantire all’abitato di Matera l’approvvigionamento idrico dalle ore 7 alle ore 9 mercoledì 9 ottobre e giovedì 10 ottobre. A partire dalle 9 è garantito il servizio sostitutivo con autobotti.
Acquedotto Lucano entro le prossime 48 ore comunicherà l’evoluzione delle operazioni di ripristino dell’impianto al fine di garantire il regolare svolgimento del servizio idrico nell’intero abitato, salvo imprevisti.
I parlamentari lucani del Pd Maria Antezza, Vincenzo Folino e Roberto Speranza hanno inviato un’interrogazione urgente al Presidente del Consiglio dei Ministri a seguito dei danni causati dal maltempo nel Metapontino con la quale chiedono di conoscere “quali iniziative il governo intende assumere al più presto per la dichiarazione dello stato di emergenza ed il successivo riconoscimento dello stato di calamità naturale per l’area del metapontino compresa tra la Puglia e la Basilicata”. Di seguito la nota integrale.
DANNI MALTEMPO METAPONTINO, FOLINO: “IL GOVERNO INTERVENGA TEMPESTIVAMENTE ”
Con una interrogazione urgente presentata al Presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta, i parlamentari lucani del partito democratico Folino, Speranza, Antezza insieme ai colleghi pugliesi Mongillo, Ginefra, Pelillo, Mariani, Ventricelli, De Caro, Grassi, Capone, Bellanova chiedono di conoscere quali iniziative il governo intende assumere al più presto per la dichiarazione dello stato di emergenza ed il successivo riconoscimento dello stato di calamità naturale per l’area del metapontino compresa tra la Puglia e la Basilicata colpita nella giornata tra il 06 ed il 07 ottobre 2013 da un violento nubifragio che provocato due vittime, tre dispersi, allagamenti di strade e abitazioni, il crollo di un ponte ed ingenti danni alle aziende agricole.
E’ quanto fa sapere il Deputato Vincenzo Folino, sottolineando come “l’area interessata è la stessa colpita dall’alluvione del Marzo 2011, i cui danni sono stati ristorati alle aziende agricole parzialmente, mentre gli interventi di ripulitura e rafforzamento degli argini non risultano ancora sufficienti ad evitare disastri come quello di ieri”.
“Il fatto che, in un tratto di costa di circa 40 km, vi sono ben cinque fiumi che sfociano nel mar Jonio – conclude Folino – e che nella stessa zona insiste un tratto di rete ferroviaria, talvolta può determinare una sorta di barriera per il deflusso delle acque. Di qui la necessità di prevedere interventi strutturali più seri a cominciare dal ponte ferroviario sul Bradano, il cui progetto dovrebbe essere assolutamente riconsiderato anche alla luce degli eventi calamitosi di questi giorni”.
A seguito dei gravissimi danni causati dal devastante nubifragio che ha colpito la notte scorsa i comuni della fascia jonica, al fine di procedere a un esame congiunto della situazione per porre in essere tutte le azioni utili al ripristino di una legittima condizione di normalità, il presidente della Provincia Franco Stella e l’assessore alle Infrastrutture Angelo Garbellano hanno invitato l’assessore regionale alle Infrastrutture Luca Braia e l’assessore regionale all’Agricoltura Nicola Benedetto all’incontro con i Comuni che avrà luogo mercoledì 9 ottobre alle ore 10.
COLPITI GRAVEMENTE MOLTI COMUNI E VASTE AREE DELLA FASCIA JONICA, COME BERNALDA E METAPONTO, MARCONIA, SCANZANO, PISTICCI, POLICORO.
Il maltempo torna a colpire duramente il Metapontino, già messo in ginocchio dai problemi della viabilità. Una “bomba d’acqua”, un temporale durato tantissimo, tanto da riversare su una fascia di territorio molto ampia, dalla collina materana prospiciente alla costa fino alle spiagge del metapontino, ben 170 – 200 mm di pioggia. Molti i danni, e per fortuna solo materiali, al momento non calcolabili, sia ai centri abitati che alle aziende agricole, tanto che la Provincia di Matera ha già chiesto lo stato di calamità naturale per le zone colpite.
Tanti gli imprenditori agricoli che, nonostante i problemi nelle proprie aziende, hanno deciso di aiutare i propri concittadini ed i comuni nell’opera di pulizia di garage, scantinati, strade. Nel momento in cui scriviamo la nota i vigili sono ancora al lavoro per le numerose segnalazioni ricevute e la 106 jonica è ancora chiusa al traffico all’altezza della galleria di Scanzano.
La rete del Consorzio di Bonifica ha retto nonostante tutto, tranne alcuni casi di ostruzioni ed allagamenti conseguenti ai campi circostanti.
Epicentro del nubifragio Bernalda e Metaponto. Il Presidente della locale sezione della Coldiretti Giuseppe Abbatepaolo afferma “Non ci sono parole per descrivere i danni causati all’agricoltura, soprattutto nelle frazioni di Spineto e Serramarina. Non solo la rete viaria anche rurale, ma interi campi allagati. Colpite colture come ortaggi e fragole, appena trapiantate, con i relativi impianti, ma anche campi di uva da tavola ancora da raccogliere e agrumeti, allagati e in molti casi imbrattati dalla melma fino ai frutti”.
“A Scanzano”, aggiunge il Presidente della Coldiretti sezionale Nunzio Scarnato, “molte persone hanno dormito fuori casa nelle aree più basse dell’abitato cittadino, le strade di accesso ai campi sono impraticabili e molte colture ancora in fase di raccolta, come pomodorini e lattughe, sono andate distrutte. I danni si sono verificati soprattutto nel territorio di Lido Torre”.
“È una emergenza davvero impressionante” ha affermato il Presidente della Coldiretti di Pisticci Franco Vitelli. “La viabilità rurale è quasi tutta immelmata, così come molti scantinati e garage dell’abitato di Marconia. Immelmati anche molti campi dove imprenditori agricoli avevano già messo a dimora colture come lattuga, cavolo, finocchio, ecc.” Stesse considerazioni da parte del Presidente della Coldiretti di Policoro Vincenzo Padula, che aggiunge: “Anche il lavoro fatto per mettere a dimora le fragole è andato perso, dalla pacciamatura agli impianti di irrigazione, e in diversi casi danni si sono avuti anche alle coperture dei tunnel”.
Pasquale Cariello, socio della Cooperativa Agricola zootecnica Fattoria Lucana di Scanzano e Delegato Regionale di Giovani Impresa della Coldiretti di Basilicata ha affermato che “Nonostante i danni causati dal nubifragio alle aziende agricole anche zootecniche come la mia, dove abbiamo salvato almeno gli animali, ho preferito, come giovane imprenditore agricolo, insieme a tanti altri, dare una mano ai miei concittadini, aiutando a ripulire gli abitati e le strade di accesso”.
Per il Presidente Regionale della Coldiretti di Basilicata Piergiorgio Quarto “non sono più procrastinabili interventi urgenti e straordinari alla nostra rete infrastrutturale, viaria ed idrica. Come più volte denunciato poi, il materano ed il metapontino devono tornare al centro dell’attenzione politica, in quanto sono aree che soffrono ancor più il problema delle inondazioni e del dissesto idrogeologico”.
Comitato Difesa Terre Joniche su alluvione Metapontino. Venerdi 11 ottobre 2013 alle ore 17 presso il Motel San Marco sulla strada statale 175 di collegamento fra Metaponto e Matera, il Comitato per la Difesa delle TerreJoniche chiama all’assemblea le popolazioni e le istituzioni dei paesi colpiti di Puglia e Basilicata dal più annunciato dei disastri.
Oggi è il tempo della solidarietà, del soccorso e del lutto, venerdi sarà quello di organizzare la risposta delle comunità Joniche colpite nei beni e negli affetti. Mai più resterà impunita la responsabilità di chi non ha voluto capire e non ha voluto vedere.
Tutte e tutti di nuovo insieme e uniti per organizzare la più forte ed efficace risposta per difendere diritti e dignità dei cittadini, delle comunità, del territorio e delle istituzioni.
Il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, insieme al vice sindaco, Sergio Cappella, e al capo di gabinetto, Roberto Cifarelli, si è recato stamane presso l’impianto di sollevamento idrico in località Terlecchia (in agro di Matera) per una verifica della situazione.
Nella fotogallery i particolari sul sopralluogo del Comune di Matera: da alcuni scatti si può rilevare il livello raggiunto dall’acqua nell’impianto (foto ufficio stampa Comune di Matera).
Mentre nel Materano si fa la stima dei danni provocati dal nubifragio (si aggirano intorno ai 16 milioni di euro), la Regione Basilicata e la Provincia di Matera chiedono lo stato di calamità. De Filippo: ”In regione il conto è duro ma non eleveremo le addizionali”.
Il presidente della Provincia Franco Stella ha richiesto lo stato di calamità naturale per le zone colpite dal nubifragio che, questa notte, ha messo in ginocchio il Materano colpendo gravemente molti comuni della fascia jonica come Marconia, Bernalda e Scanzano.
“Una situazione impressionante – ha commentato sgomento l’assessore alle Infrastrutture Angelo Garbellano – rispetto alla quale siamo rimasti attoniti, uno scenario davvero apocalittico dove la distruzione ha segnato profondamente tutta l’area. Strade, garage, cantine e abitazioni sommerse. Danni ingenti alle infrastrutture viarie che risultano gravemente e, in molti casi irrimediabilmente, compromesse.”
Diversi allagamenti nel giro di poche settimane hanno avuto un effetto moltiplicatore devastante per tutto il territorio.
“Il nubifragio di questa notte ha colpito al cuore un intera provincia determinando disastri su tutti i fronti. Abbiamo una emergenza complessiva impressionante che non si potrà risolvere se non attraverso un intervento straordinario da parte del Governo. Per questo lo stato di calamità naturale che abbiamo richiesto – ha concluso il presidente della Provincia, Franco Stella – deve essere riconosciuto subito. Perché solo con degli aiuti finanziari importanti sarà possibile rideterminare un futuro e uno sviluppo che, in questo momento, non sembrano possibili.”
EMERGENZA METAPONTINO: ASS. BENEDETTO, DECISO PRIMO FONDO DI 3 MILIONI DI EURO
Il Dipartimento Agricoltura della Regione è impegnato a monitorare la grave situazione che si è verificata nel Metapontino a causa dell’eccezionale fenomeno metereologico della serata di lunedì 7 ottobre 2013.
L’assessore, dalla serata di lunedì 7 ottobre, è stato presente nei luoghi, in particolare nei territori e nelle contrade rurali del Metapontino, più colpiti dalle piogge , con particolare attenzione ai problemi di incolumità delle famiglie che risiedono nelle aziende agricole e zootecniche.
Alle prime ore di oggi, l’assessore Benedetto ha presieduto in Regione una riunione con il direttore generale del Dipartimento e l’Autorità di Gestione del Programma Psr 2007-2013 allo scopo di individuare un primo canale finanziario per affrontare l’emergenza.
In attesa della delimitazione delle aree colpite e della conseguente mappatura dei danni, è stato deciso di rendere disponibili 3 milioni di euro del Psr Asse I, derivanti da economie provenienti dal Programma Psr, da inserire nelle misure che riguardano il ripristino di attività produttive delle aziende e la straordinaria sistemazione di infrastrutture territoriali.
Per l’assessore Benedetto “l’iniziativa rappresenta un primo segnale di vicinanza agli agricoltori colpiti, nella consapevolezza della complessità delle questioni esistenti strettamente intrecciate alla manutenzione del territorio e delle strutture consortili al servizio delle aziende e che – evidenzia – necessita di altre adeguate misure e soprattutto di finanziamenti ben più consistenti”.
(foto ilmetapontino.it)
Nubifragio materano, Agrinsieme: “plauso alla tempestività dell’assessorato regionale all’Agricoltura”
Agrinsieme (il coordinamento politico tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari) esprime vivo apprezzamento per la tempestività con cui l’assessorato all’Agricoltura della Regione Basilicata è intervenuto a sostegno delle aziende del metapontino colpite dal nubifragio della scorsa notte. Nella riunione di stamattina, presieduta dall’assessore al ramo Nicola Benedetto, a cui hanno preso parte il direttore generale Andrea Freschi, l’Autorità di gestione del programma Psr 2007-2013 Giuseppe Elegiato e, per conto di Agrinsieme, Roberto Viscido di Confagricoltura, è stato infatti prontamente individuato un primo canale di finanziamento di 3 milioni di euro da destinare, dopo apposita mappatura dei danni, al ripristino di attività produttive delle aziende colpite e alla sistemazione delle infrastrutture territoriali.
Nell’esprimere vicinanza alle famiglie e alle comunità drammaticamente colpite, Agrinsieme apprezza il primo segnale di attenzione nei confronti degli agricoltori a cui, sicuramente, ne dovranno seguire altri con la stessa prontezza, per arginare una situazione complicata che va ad aggravare lo stato di difficoltà in cui il settore già versa.
LATRONICO (PDL) SU ALLUVIONE METAPONTINO
“Ancora una volta le abbondanti precipitazioni abbattutesi nelle ultime ore sul metapontino riportano alla ribalta la questione della sicurezza idraulica già emersa nel corso dell’alluvione del marzo 2011. I comuni di Policoro, Scanzano Jonico, Bernalda (soprattutto Metaponto) e Pisticci nella frazione di Marconia, sono stati messi in ginocchio dalla portata straordinaria della pioggia che ha creato un clima da apocalisse. La macchina dei soccorsi, del volontariato e dell’emergenza istituzionale é stata impeccabile”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico che nelle prossime ore presenterà un’interrogazione urgente al Ministero dei lavori pubblici e alla Presidenza del Consiglio dei ministri, per chiedere quali azioni verranno adottate nell’immediato per mettere in sicurezza le arterie danneggiate, considerate fondamentali per il sistema dei trasporti lucano, e ripristinare tutte le infrastrutture che compromesse per via del nubifragio”.
NAPOLI (PDL), TROPPI SOLDI SPESI A PIOGGIA NON MITIGANO GLI EFFETTI DELLA PIOGGIA SIA PURE ECCEZIONALE
“Nella cosiddetta conferenza stampa di bilancio della fine anticipata di legislatura da parte del Dipartimento Infrastrutture nella scheda diffusa è stato sostenuto che “molto è stato fatto per arginare le frane e le erosioni”. Evidentemente, dopo l’ennesima calamità naturale che ha colpito il Metapontino ed ha spezzato in due la regione nei collegamenti viari e ferroviari, provocando vittime e danni ingenti in un vasto territorio a cavallo del tarantino-materano, con conseguenze che potevano essere ancora più nefaste, bisogna riconoscere che non è stato fatto abbastanza e che anche per la difesa del suolo la spesa a pioggia ha seguito parallelamente l’andamento stagionale della pioggia che ha sgretolato interi territori” . E’ il commento del capogruppo Pdl in Consiglio Regionale Michele Napoli. “Bisogna interrogarsi su cosa non ha funzionato perché – aggiunge –non mette la coscienza a posto aver registrato, burocraticamente, l’avvio di 85 interventi in altrettanti comuni lucani in attuazione di un Piano da 27 milioni di euro, predisposto d’intesa con il ministero dell’Ambiente, a cui aggiungere una serie di interventi in 123 Comuni (ovvero il 94 per cento del totale) classificati “a rischio” frane e alluvioni. E’ vero – afferma Napoli – il fenomeno metereologico delle ultime ore è stato eccezionale al punto da registrare sino a 200 mm di pioggia in poche ore. La questione è un’altra: di fronte a calamità naturali che si ripetono, purtroppo, con cadenza periodica, solo un piano straordinario di difesa del suolo che tenga dentro anche il superamento delle carenze manifestate anche in questa occasione dal Consorzio di Bonifica Bradano-Metaponto, come accade per gli altri Consorzi impossibilitati persino a pulire le canalette, vale a dire azioni semplici ed efficaci di prevenzione, può mitigare gli effetti disastrosi di piogge torrenziali ed alluvioni. E allora mettendo insieme tutti i soldi spesi in mille rivoli, tra Vie Blu, programmi di forestazione-rimboschimento, difesa da frane e smottamenti, si può iniziare a svoltare nell’attività di assetto idrogeologico”.
Nubifragio Metapontino, Ugl: è emergenza.
“Allarme meteo nel Metapontino, operazioni di soccorso complicate visto il numero elevatissimo di chiamate al 115 da tutto il comprensorio e le difficoltà oggettive a raggiungere i luoghi, molte le strade rese impercorribili, l’acqua è entrata in alcune abitazioni, i canali ostruiti non hanno agevolato il deflusso. E’ necessario ribadire con forte determinazione l’emergenza che i cittadini e soprattutto gli agricoltori stanno affrontando in queste ore”.
E’ quanto dichiarano i segretari dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi, Luigi D’Amico e Pino Giordano per i quali, “a marzo 2011 già una terribile alluvione ha fatto lezione all’accaduto di oggi. Ora è ancora più drammatica con due vittime, una violenta scarica d’acqua che ha messo definitivamente in ginocchio l’economia agricola del territorio, già bisognosa di aiuti economici a causa di questioni fiscali e di tante altre innumerevoli calamità naturali del passato. E’ il colpo di grazia per i nostri agricoltori che avrebbero, fra qualche settimana, raccolto i frutti del lavoro di un anno intero per poter incassare gli introiti utili a vivere nei prossimi mesi. L’emergenza, infatti, – precisano i segretari Ugl – è proprio questa, e cioè, la difficoltà di migliaia di famiglie di poter tirare avanti senza alcun reddito. La situazione è assimilabile a un terremoto: la gente si ritrova senza abitazione, così come gli agricoltori si ritrovano senza risorse per poter sopravvivere. Da qui l’esigenza – continuano Tancredi, Giordano e D’Amico – di un intervento immediato da parte della Regione Basilicata a sostegno delle famiglie danneggiate dall’eccezionale evento. L’Amministrazione regionale non è più in grado di garantire il livello di manutenzione minimo per evitare, o ridurre, i disagi e i pericoli determinati dalle piogge torrenziali. La situazione che si è venuta a creare durante l’ultimo violento temporale ha paralizzato, per l’incuria degli amministratori , un’intera provincia, non è più accettabile. I disagi maggiori sono stati registrati nelle aree basse e, in particolare, nell’area del Metapontino. L’otturazione dei punti di scarico delle acque piovane ha determinato veri e propri allagamenti che, hanno determinato anche situazioni di pericolo per gli automobilisti, intrappolati nelle auto”. A parere dell’Ugl “le responsabilità maggiori da attribuire alla Regione sono individuabili nell’incapacità di gestire e prevenire situazioni d’emergenza che si ripetono puntualmente. La mancanza di manutenzione agli scarichi delle acque e, per quanto riguarda l’aree gestite dal Consorzio di Bonifica, l’insufficiente sistema di deflusso, atteso che quelle zone sono punto dove convogliano naturalmente le acque piovane che scendono dalle zone alte dei paesi, sono totale responsabilità dei nostri amministratori regionali che non hanno saputo programmare interventi per migliorare situazioni pregresse. La politica regionale sbandiera quotidianamente i problemi che vive a causa del debito storico accumulato, pienamente responsabilità del centro-sinistra, e tenta quindi di infondere, nei cittadini, la rassegnazione dovuta a cause di forza maggiore. Forse – tuonano D’Amico, Tancredi e Giordano – il messaggio che si vuol far passare è quello di una regione con le mani legate e che non è in grado di affrontare l’ordinario e lo straordinario. Se per esempio gli scarichi delle acque risultano otturati non è colpa della regione visto che non ha a disposizione fondi per pagare gli interventi. I cittadini del Metapontino sono ancora disposti a subire queste situazioni? Ora la richiesta al Governo nazionale dello stato di calamità naturale è un atto dovuto, ma richiederà tempi lunghi che gli agricoltori del Metapontino non possono permettersi. C’è bisogno di un intervento straordinario. Prima che ciò avvenga è, però, necessario un atto di responsabilità politica e istituzionale dell’Esecutivo regionale che, pur in attesa delle necessarie iniziative del Governo nazionale, dovrebbe immediatamente adottare provvedimenti tesi a garantire ai cittadini e alle aziende agricole danneggiate le condizioni minime di sopravvivenza. La vicenda, poi, speriamo serva a fare in modo che la Giunta regionale si renda finalmente conto che esiste in questo territorio un problema serio da affrontare prima che sia troppo tardi e che riguarda la principale risorsa economica dell’area: l’agricoltura. Non è ammissibile, infatti, che lo stesso sistema infrastrutturale, la viabilità rurale, i canali idrici siano quelli degli anni ’50, della cui inadeguatezza ci si accorge solo in situazioni di emergenza come quella di questi giorni. In queste ore l’Ugl Basilicata sta elaborando, – concludono gli esponenti sindacali – una serie di documenti con l’obiettivo di definire le migliori soluzioni da sottoporre all’attenzione degli organi regionali e nazionali competenti”.
è assolutamente VERO che la natura è padrona di tutti è di tutti!!!! e che dobbiamo inchinarci al suo strapotere!!!!!!…ma.è altrettanto VERO che in questi ultimi 50 anni (cioè dal dopoguerra), in questa nostra BELLA ITALIA!, si pensa solo ed esclusivamente a come arrivare al POTERE POLITICO, trascurando tutto il resto che ci circonda. Abbiamo problemi facilmente risolvibili con samplici manutenzioni ORDINARIE!, ed invece visto lo scarso INTERESSAMENTO sella classe dirigente (di tutti i colori politici) verso le nostre ormai fatiscenti infrastritture, si finisce poi, per affrontare GROSSI PROBLEMI e di ASSOLUTA EMERGENZA!!, calcolata con enormicosti in denaro pubblico!!!! alle spese di noi cittadini contribuenti!!!. Ma io mi chiedo!!!, ma nel periodo estivo, non era meglio risistemare tutto il nostro territorio con pulizia di fiumi e canali viari e manutenzione ordinaria dell’intere aree a rischio idrogeologico???????….non mi dite che mancano i soldi altrimenti vengo li da voi e vi SPARO TUTTI!!!….VERGOGNATEVI!!!!!!!!!…secondo voi ..è bello adesso???…fatevi una ragione…
LA SFILATA DEI NS “TECNICI”, GITA SULLA MURGIA.
Sig. Di Pede, possibile che deve polemizzare su ogni cosa? Mi risulta che Lei per molti anni ha fatto parte del palazzo. Allora che succede, forse una stizza di rancore nei confronti di qualcuno? Cosa avrebbero dovuto fare tecnici e sindaco, dovevano far finta di nulla? Quante gite ha fatto lei quando era con loro?
Abbandoni ogni tanto questa vena polemica, i disastri non hanno colore politico. Colpe per aver trascurato la natura c’è ne sono state in tutto il territorio nazionale da parte di tecnici e politici, come dice qualcuno, sia dal primo dopoguerra, facciamo che questi episodi siano di ammonimento per il futuro, con un pensiero alle tante personone che ora soffrono, le polemiche vengono dopo e nelle sedi opportune.
Sfilano perchè nel disastro c’è odore di denaro e finanziamenti , vediamo se saranno veloci a ricostruire
mentre questo poveraccio o meglio poveracci che son migliaia a Matera non li ascolta nessuno
http://www.trmtv.it/home/economia/2013_10_07/59020.html?fb_action_ids=547315718674772&fb_action_types=og.likes&fb_source=other_multiline&action_object_map=%7B%22547315718674772%22%3A544989058906021%7D&action_type_map=%7B%22547315718674772%22%3A%22og.likes%22%7D&action_ref_map=%5B%5D
altra foto per l’album di famiglia….dopo il presidente del consiglio ei fu’ operaio, il sindao tuttofare (solo nelle foto)
Paradossalmente i ns. politicanti sperano che succedano questi eventi calamitosi, per sfilare con i loro seguiti e fingere di risolvere i problemi. Purtroppo non capita mai a questi pupazzi di vivere situazioni di enorme disagio come lo stanno vivendo le popolazioni della fascia ionica. Cari politici investite nel territorio, mettete in sicurezza i canali, pulite gli alvei dei fiumi, mettetevi nei panni di chi subisce queste calamità. Infamiiiiiii.
A novembre, con le elezioni, potremmo finalmente smettere di dare fiducia a questi politici. Ci governano da 20 anni, e questi sono i risultati, l’unico vero problema per loro è la spartizione delle poltrone. Penso che, con interventi sul territorio, si sarebbero potuti evitare questi morti. Povera gente. RIP
cappella il nostro eroeeeeeeeeeeeeeeeeeeee……..
puoi investire e stanziare quanti soldi vuoi , quando la natura decide di scatenarsi non c’è nulla da fare , sei e rimani impotente …….. Folino parla di un vecchio progetto per sistemare gli argini proprio ora che sta comodo comodo a roma , ma come mai non ne ha parlato quando stava alla regione dove poteva e doveva , la invito a non rilasciare piu’ dichiarazioni in merito per non offendere la gente colpita dall’alluvione . Gia’ fa danni stando zitto poi se parla anche ……….
MANCA LA NOTA DI ANGELINO!!! COME MAI???
Tutti i nostri politicanti adesso tireranno fuori vecchi progetti per la messa in sicurezza di quello e quell’altro fiume, canale e via dicendo, faranno la passerella nei luoghi colpiti dall’alluvione, stringeranno mani e chiederanno la fiducia per le prossime elezioni regionali.
Intanto le popolazioni colpite dall’alluvione di due anni fa stavano ancora aspettanto l’attuazione della messa in sicurezza dei canali e i risarcimenti, nonostante le tante conferenze e tavole di concertazione, è vero che la natura ha il suo corso, però queste popolazioni hanno avuto già un primo schiaffo dall’immobilismo regionale non permettiamo che si ripeta lo stesso gesto allle prossime elezioni mandando gente che se ne fotte altamente di noi lucani, è un film già visto.
Viene spontaneo chiedersi perchè non e stato fatto prima tutto quello che adesso ripropongono e che era stato già progettato? Perchè le tante decantate royalties non si usano principalmente per la messa in sicurezza delle tante situazioni critiche del nostro terrotorio, invece di fare la gara a chi si inventa le realizzazioni più strampalate e a volte incompatibili con lo stesso paesaggio?
Meditate gente, meditate!