“L’Ugl Basilicata in riferimento al rapporto di lavoro in corso dei 48 tecnici dell’Alsia, assunti con contratto di lavoro a tempo determinato fino al 31/12/2013 per effetto dell’art. 4 comma 4 del DLgs 54 del 21/05/2013 e dell’art. 1 comma 400 della legge 228/2012, ha proclamato lo stato di agitazione del personale precario fino alla concreta e definitiva stabilizzazione del personale in questione”.
Lo dichiara la Rsu Alsia Francesco Pirretti per il quale, “la sperequazione dei trattamenti retributivi mensili tra lavoratori in danno dei lavoratori a tempo determinato ai quali non è stata corrisposta la mensilità di settembre 2013; il reiterato atteggiamento vessatorio/mobbing, consistente nella minaccia di una possibile sospensione contrattuale in danno dei lavoratori a tempo determinato; la mancata convocazione da parte della Regione e dell’Alsia di un incontro urgente per discutere sulla determinazione della data in cui lo stesso stipendio possa essere pagato, nonché per discutere sul mantenimento dei livelli occupazionali post 31/12/2013 e della stabilizzazione definitiva del personale tecnico, formato ai sensi del Reg. CEE 2328/94 e 950/97 – istituzionalizzati ai sensi dell’art. 13 della l.r. 29/2001, in ottemperanza dell’accordo sindacale 07/04/2009 tra Regione-Alsia-OO.SS.; la mancata nomina del rappresentante legale dell’Alsia da parte della Giunta Regionale, per tutte queste ed altre legittime motivazioni ci hanno visti obbligati ad informare tutte le Istituzioni su tale incresciosa situazione. L’Ugl – conclude il responsabile Pirretti – con lo stato di agitazione del personale precario dell’Alsia fino alla concreta e definitiva stabilizzazione del personale in questione evidenzia che, in mancanza di intervento risolutorio alla vertenza complessiva di pagamento salario e definitiva ruolizzazione del personale tecnico (art. 13 l.r. 29/2001) entro e non oltre 20 giorni, si adirà la competente Direzione Provinciale del Lavoro – Sezione ispettiva del lavoro e relative vie legali per la tutela degli interessi dei lavoratori”.