Riportiamo di seguito la nota dell’ambientalista materano Pio Abiusi sul report di fine mandato dell’Arpab.
Arpab: report di fine mandato!
Il direttore generale Vita paga i debiti, è persona affidabile!
Era la scorsa tornata elettorale quando l’uscente, suo malgrado, Sigillito pubblicò alcuni bandi di concorso per figure professionali amministrative nell’Agenzia.
Vi furono sentite protese da parte di molti: Sindacati, Partiti Politici, Associazioni. Erano 19 i posti messi a concorso tutti da generale, tutti amministravi solo un biologo, la selezione è stata fatta, i vincitori non sappiamo se erano quelli prescelti. Adesso si avvicina la nuova tornata elettorale e bisognava saldare, almeno in parte, il debito. Il Direttore Generale ha onorato gli impegni assumendone 6, al momento, ed ha messo su l’ufficio stampa del quale se ne sentiva assolutamente la mancanza. Un ufficio stampa serve per comunicare qualcosa , non già le chiacchiere; dall’agenzia ci si aspetterebbe i report relativi ai monitoraggi, che i tecnici vadano a fare i prelievi ed i laboratori esaminino quanto prelevato, per fare tutto questo non c’è bisogno di ufficio stampa e ne di conferenze stampa basta mettere in rete i dati. C’è da fare chiarezza in casa Arpab perchè il personale tecnico pur lavorando con abnegazione non riesce a coprire le aspettative che diventano sempre maggiori. I monitoraggi del Pertusillo sono in lista di attesa da oltre un anno e mezzo ,pare che ci fossero ma poi i documenti si sono persi. Per Costa Molina 2 , a distanza di circa due mesi da quando cioè la Regione ha sollecitato le analisi per conoscere la zona ci si sta orientando con il GPS; dopo le puntualizzazione fatte dall’ENI le sole analisi forse non bastano più. La convenzione stipulata con l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) sul monitoraggio della radioattività ambientale connesse con l’impianto lucano di stoccaggio dei rifiuti radioattivi è tutta da ascrivere alla valenza del centro regionale radioattività diretto da quel dirigente che, a suo tempo, fu sospeso dalle funzioni da Sigillito. La convenzione con Arpa Puglia per il monitoraggio delle diossine è nel dovuto perchè Arpa Basilicata non è attrezzata del resto i laboratori di Arpab non erano accreditati all’epoca di Sigillito e non lo sono ancora oggi. Tutta la materia ambientale relativa a Fenice va riaffidata di nuovo all’Ispra perchè, ormai, appare chiaro che Arpab non ne viene fuori e le conferenze dei servizi si susseguono stancamente ed inutilmente ed, in buona sostanza, la situazione è ferma al marzo del 2009 quando cioè si seppe pubblicamente che le falde acquifere erano inquinate. La Regione Basilicata dovrà affrontare di petto l’iter amministrativo che riguarda i 10 progetti di bonifica delle aree SIN di Tito Scalo e della Val Basento, sono interventi per 46 Meuro ma prima di iniziare la bonifica occorre caratterizzare le aree, l’Arpab non ha la forza per farlo ed anche in questo caso è necessario che Ispra indirizzi su quei laboratori,se del caso privati, accreditati così da partire con il piede giusto. Oggi Arpab si dedica alla erosione costiera così come fece Agrobios nel 2004 con una spesa di oltre 250 mila euro; la volta successiva, nel 2010, toccò ad Unibas per un importo simile. Sono attività inutili come inutili sono le barriere soffolte per arginare il fenomeno dell’erosione ma che servono a dare un po’ di ossigeno movimentando risorse pubbliche. Si faccia chiarezza una volta per tutte con il personale Agrobios li si incentivi, dicono che sono tecnici particolarmente esperti, si formi un laboratorio privato ed accreditato e si immettano sul mercato con la struttura. Di lavoro ce n’è anche tanto si cimentassero con il mercato!
Sarebbe il caso che si faccia chiarezza sul fitto dei locali relativi alla sede Arpab di Matera; perchè non sono stati acquistati quelli per i quali era stato fatto il compromesso ed in primavera era già tutto pronto per il trasloco, poi l’acquisto sfuma e si continua a pagare il fitto , forse il proprietario dell’immobile non può rinunziare al denaro fresco che Arpab garantisce? Per finire, vogliamo parlare del Centro di Monitoraggio Arpab inaugurato in pompa magna nell’inverno del 2012 e ad oggi praticamente inesistente?
Pio Abiusi