L’onorevole avvocato Nicola Cataldo ha inviato una lettera al Ministro della Giustizia sulla vicenda che riguarda la sezione distaccata del Tribunale di Pisticci. Di seguito la nota integrale.
La sezione distaccata del Tribunale di Pisticci non può né deve essere soppressa. Vi sono tutte le condizioni affinchè il provvedimento, non solo ingiusto ma anche illegittimo ed anticostituzionale, possa rientrare o prorogato di cinque anni. Ne è pienamente convinto l’on. Avv. Nicola Cataldo che in tale ottica ha sviluppato un approfondito dibattito di ordine giuridico, morale e politico. In particolare, l’illustre penalista, dopo la nota di due giorni, approfondisce di ulteriori aspetti giuridici l’appassionane tematica in una missiva aperta, indirizzata al Ministro della Giustizia, facendo riferimento ad una lettera del presidente del Tribunale con cui si chiedono nuovi spazi per la sede centrale, che non sarebbe in grado di ospitare faldoni e fascicoli provenienti da Pisticci. Cataldo poi lancia un nuovo appello a prodigarsi affinchè sia evitata la consumazione di una ingiustizia, grave e manifesta, ai danni di Pisticci, anche in sede di autotutela. Uno tra i passaggi più significativi della lettera riguarda un dato forse unico nella storia dell’amministrazione della Giustizia. Pisticci ha messo a disposizione del Tribunale ben due sedi, oggi ambedue inutilizzate, con grande dispendio di fondi. Questo il teso integrale della Lettera:
“Una lettera del presidente del Tribunale Attimonelli, della cui esistenza ho saputo da pochi minuti, può riaprire i giochi, con effetti sananti e vincenti, sulla sezione distaccata di Pisticci del Tribunale di Matera. Sostanzialmente il Presidente chiede la creazione di nuove aule per il Tribunale di Matera, perché allo stato insufficiente ad ospitare tutti i fascicoli derivanti da Pisticci, e ad esercitare le ulteriori e consequenziali attività giudiziarie. E’ un clamoroso riconoscimento della veridicità dell’assunto della Commissione di Manutenzione dell’aprile di quest’anno che pertanto esprimeva parere favorevole per la proroga quinquennale richiesta per Pisticci. Contestualmente viene smentito l’assunto del Consiglio Giudiziario di Potenza che era “inverosimile” il dato di fatto della Commissione di Manutenzione, nei confronti della quale veniva adombrata la commissione di un reato di falso. Ora se falso c’è stato, e penalmente rilevante, la responsabilità non può che ricadere sul Consiglio Giudiziario e su chi ha fornito allo stesso false informazioni. E’ materia per la Procura Generale della Corte di Appello e della Corte di Cassazione. Quel parere, ora palesemente errato per i suoi presupposti falsati, è stato posto a base dei provvedimenti interlocutori del Ministero della Giustizia sfavorevoli a Pisticci. La lettera del Presidente del Tribunale va trasmessa immediatamente al Ministro della Giustizia, perché riveda la pratica al lume del fatto nuovo, e conceda la proroga alla sezione distaccata. Nel frattempo il Presidente del Tribunale di Matera farà bene a sospendere le operazioni di trasloco. Invitiamo quindi formalmente sia il Presidente del Tribunale sia il presidente del Consiglio degli Avvocati a trasmettere la lettera del Presidente del Tribunale del 26 settembre 2013 non solo al Ministero ma anche al Consiglio Giudiziario di Potenza, alla Commissione per il Monitoraggio dei Lavori sulle nuove circoscrizioni giudiziarie, al Capo dello Stato quale presidente del Consiglio Superiore della Magistratura. Il Comune di Pisticci da parte sua dia incarico al suo ufficio legale, già vincente con l’annullamento del decreto provvisorio del Presidente del Tribunale, a ricorrere al TAR per l’annullamento anche degli altri presupposti per noi negativi, posti a base del comportamento del Ministro della Giustizia, che invitiamo ad intervenire per evitare la consumazione di una ingiustizia, grave e manifesta, ai danni di Pisticci, e quindi anche in sede di autotutela. E’ veramente ingiusto che Pisticci con due Palazzi di Giustizia finanziati con i fondi specificamente richiesti dalla legge, con due domande esplicite di proroga del Presidente del Tribunale e della Giunta Comunale, ed una implicita della Commissione di Manutenzione, non veda accolta la richiesta perché i burocrati del Ministero interpretano la legge in un certo modo. L’interpretazione autentica è del Parlamento e non certo dei burocrati ministeriali, ed il Ministro può ben dire la sua, al lume dei lavori parlamentari, senza preoccupazione alcuna di andare contra legem. La circolare Biritteri che limita l’iniziativa al Presidente del Tribunale, va oltre la legge, e quindi è illegittima; comunque la richiesta del Presidente vi è stata. Inoltre il Nuovo Palazzo di Giustizia di Pisticci, sin dalla idea progettuale era stato destinato al servizio della sezione distaccata: un palazzo di Giustizia non si realizza in un giorno, e quello di Pisticci è stato progettato e appaltato e l’esecuzione dei lavori è avvenuta sotto il continuo controllo del Presidente Attimonelli da alcuni anni a questa parte. Per concludere, ci permettiamo di suggerire al sindaco di Pisticci di affiancare al suo ufficio legale, anche per curare l’eccezione di incostituzionalità, un esperto come il professore Giuseppe Cassano dell’Università di Roma che è anche un pisticcese, o altro amministrativista dell’Università di Bari che ha avuto rapporti professionali con il Comune”.
Giuseppe Coniglio