“Le istituzioni regionale, provinciali e locali e la politica della Basilicata non possono che sostenere, e non solo per formalità, Cgil, Cisl e Uil, Confindustria e il cartello delle associazioni datoriali Pensiamo Basilicata in vista dell’imminente confronto con il ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato. Senza però smorzare facili entusiasmi, credo debba essere chiaro soprattutto alle comunità locali della Val d’Agri e del Sauro, per evitare altre illusioni da sommare a quelle precedenti negli anni, che siamo difronte ad una prima iniziativa e che solo il nuovo Governo Regionale che sarà eletto a metà novembre può consentire la realizzazione della svolta nella gestone delle risorse energetiche lucane che tutti ci aspettiamo”. A sostenerlo è il consigliere provinciale di Potenza Vittorio Prinzi che aggiunge: “intanto l’iniziativa completamente autonoma di sindacati e forze imprenditoriali merita il massimo sostegno con il riconoscimento agli stessi soggetti sociali del merito di riempire il vuoto che il massimo livello istituzionale registra a causa della fine anticipata della legislatura regionale. Anche per la Provincia di Potenza e per i Comuni dei comprensori petroliferi, l’incontro con il Ministro Zanonato riapre la possibilità di rendere più incisiva ed efficace la propria azione sul fronte del petrolio. Specie per i sindaci lucani non è più tempo da “tutto o niente” e da rivendicazioni municipaliste. Non a caso, tra le proposte che saranno presentate al tavolo ministeriale mi convince – dice il consigliere provinciale – quella del nuovo contratto di sviluppo per la promozione di insediamenti industriali manifatturieri per 4-5 mila posti di lavoro chiedendo al nuovo governo regionale di indirizzare una parte dei fondi comunitari del prossimo sessennio 2014-2020. Anche i progetti di rimodulazione del fondo per la card carburante e le idee per ottenere più royalties dalle attuali estrazioni sono obiettivi da sostenere attraverso l’intelligente definizione di un cronoprogramma di azioni facendo i conti con la ben nota situazione economico-finanziaria del Paese. Mi permetto dunque di suggerire: dal Ministro pochi ma concreti impegni sulle cose che si possono fare a breve prima di riaprire la concertazione con la Regione sul Memorandum e non solo”.
Ott 14