La città di Matera ha celebrato in mattinata il 65° anniversario della Fondazione della Repubblica. Per la prima volta le autorità si sono radunate presso la villa dell’Unità d’Italia, che dal 17 marzo scorso, giornata dedicata alle celebrazioni per i 150 anni dell’unità nazionale, è presente la scultura del garibaldino materano Giambattista Pentasuglia. Il complesso bandistico “Paolicelli” ha guidato il corteo da via XX Settembre a Piazza Vittorio Veneto, dove si sono schierati i picchetti di tutte le forze di Polizia e delle associazioni combattentistiche e d’arma. Dopo l’ingresso solenne in piazza del Prefetto di Matera Giovanni Francesco Monteleone sono arrivati i discorsi del presidente della Provincia di Matera Franco Stella e del sindaco di Matera Salvatore Adduce, che hanno provato ad esprimere il senso della festa che celebra la Repubblica italiana senza scadere nella retorica di circostanza. Al prefetto di Matera l’onore di riportare ai cittadini materani il pensiero sul valore di questa ricorrenza nazionale da parte del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Dopo l’alzabandiera e la deposizione della corona di alloro da parte dei vertici istituzionali sul monumento dei caduti, è arrivato il momento più emozionante delle celebrazioni, con la consegna di due medaglie d’onore a due eroi della provincia di Matera che hanno sofferto e combattuto per la nostra Repubblica: il prefetto di Matera ha consegnato i prestigiosi riconoscimenti al signor Cosimo Viggiani di Pisticci e al signor Pancrazio Toscano, residente a Tricarico, che ha ritirato la medaglia per conto del papà Nicola.
Le celebrazioni per la festa della Repubblica proseguono nel pomeriggio con l’iniziativa che coinvolge le scuole di ogni ordine e grado del Materano a cura dell’associazione “Proteo Fare Sapere” in piazza San Francesco d’Assisi e ipogei: “La scuola re-pubblica, dalla scuola del re alla scuola della repubblica”. In serata è previsto anche il concerto dell’orchestra del conservatorio “E. R. Duni” di Matera. Appuntamento alle ore 21 nell’auditorium di piazza del Sedile. Direzione affidata a Paolo Manetti.
Due giugno speciale, l’intervento di Manuela Taratufolo, segretario generale Cgil Matera.
Festeggiamo questa importante giornata che ricade nel 150°anniversario dell’Unità di Italia e nel 66°anno della Repubblica connotandola con una speranza nuova, rinnovata e rafforzata dal segno tangibile, dopo i risultati delle elezioni amm.ve, della necessità di volere ritornare ad essere un Paese pieno di energie, un Paese che vuole andare avanti, un Paese che non ha dimenticato i suoi ideali e valori fondamentali e che orgogliosamente li difende.
Oggi più che mai possiamo affermare che l’Italia s’è desta, che cambiare si può, anzi si deve.
Lo dobbiamo alla memoria delle ns. radici, lo dobbiamo alla ns. Carta Costituzionale che è nata dalla Resistenza e che è fondata sul lavoro.
Quella Carta Costituzionale che racchiude libertà, diritti fondamentali per tutti gli abitanti del nostro Paese, quella carta costituzionale che in troppi oggi attaccano o vorrebbero modificare.
La ns. Carta Costituzionale resiste sostenuta dalla resistenza attiva di quel popolo italiano che combatte con armi nobili la sua difesa: è il popolo di chi lavora con onestà, di chi vuole che la legge sia uguale per tutti, di chi crede che un futuro per i giovani ci può essere, di chi vuole affermare il ruolo fondamentale nel ns. paese della scuola e informazione pubbliche, di chi desidera essere uomo, donna, cittadino/a, lavoratore, lavoratrice garantito/a e non offeso/a nella sua dignità duplice di uomo e donna, di lavoratore e lavoratrice.
Oggi due giugno affermiamo l’orgoglio di essere italiani, abitanti di una nazione che è una e che deve essere sempre unita.
Difendiamo con determinazione la nostra Repubblica che è e deve rimanere fondata sul lavoro; difendiamo convinti la ns. Costituzione perché difendere la ns. costituzione significa garantire nel nostro Paese valori irrinunciabili come la libertà, la democrazia, la giustizia, l’uguaglianza.
La nostra Costituzione va difesa e valorizzata come nostro patrimonio comune : essa parla al presente e al futuro, ad un futuro che a sua volta deve potere parlare ai bisogni, ai sogni, alle aspettative di milioni di giovani, donne, uomini.
Manuela Taratufolo, segretario generale Cgil Matera