Uno studio di fattibilità, realizzato da Basilicata Innovazione, sull’estrazione di principi attivi per la preparazione di prodotti naturali, si è rivelato particolarmente utile per il comune di Castelgrande, in cui sono stati individuati, dopo una fase di sperimentazione coordinata da Basilicata Innovazione, dei campi idonei alla coltivazione dello zafferano. La pianta aromatica ha catturato l’interesse di un gruppo di giovani del paese che, in accordo con il sindaco, ne ha ipotizzato la coltivazione in terreni di proprietà comunale.
Potenza, 16 ottobre 2013 – Ripartire dal proprio territorio, sfruttare le potenzialità intrinseche della propria terra per creare opportunità di business e inventarsi un lavoro. È ciò che sta succedendo a Castelgrande, un piccolo paese della Basilicata, tra i protagonisti di un intervento di innovazione coordinato da Basilicata Innovazione, che ha spinto un gruppo di ragazzi a voler utilizzare dei terreni abbandonati e in disuso per la coltivazione dello zafferano.
Pochi mesi fa Basilicata Innovazione ha infatti avviato uno studio di fattibilità, in collaborazione con la Scuola di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari ed Ambientali dell’Università degli Studi della Basilicata, volto ad individuare metodologie innovative per l’estrazione di principi attivi utili alla realizzazione di miele monofloreale e prodotti per l’industria nutraceutica e cosmetica. Basilicata Innovazione ha quindi inizialmente individuato una rosa di piante officinali, per natura adattabili a particolari condizioni ambientali, chimico-fisiche e climatiche del territorio lucano, e ha allestito dei campi sperimentali per verificarne l’effettiva coltivabilità. I terreni si sono rivelati particolarmente idonei alla coltivazione dello zafferano (Crocus Sativus), con grande soddisfazione della referente delle attività Federica Laguardia, broker tecnologico Basilicata Innovazione, e del responsabile scientifico del progetto, il prof. Vincenzo Candido dell’Unibas. Da qui il “guizzo imprenditoriale” di un gruppo di giovani di Castelgrande, desiderosi di reinventarsi il proprio lavoro nella terra d’origine e che, d’accordo con il sindaco del paese Domenico Alberto Muro, vorrebbe impiegare alcuni terreni comunali per la coltivazione di questa gustosa pianta aromatica.
«Questo è l’optimum – afferma Andrea Trevisi, direttore di Basilicata Innovazione – che gli interventi di Basilicata Innovazione desiderano raggiungere: favorire lo sviluppo dell’economia in Basilicata, la competitività basata sull’innovazione e la valorizzazione delle risorse locali; e, perché no, porre le basi per nuove intuizioni imprenditoriali. Basilicata Innovazione – continua Trevisi – ha il merito di aver fornito a questi ragazzi delle basi concrete su cui fondare la propria idea di business, attraverso uno studio di fattibilità che ha portato in breve tempo risultati tangibili e che, per la natura stessa degli interventi compiuti della nostra struttura, sono messi a disposizione di tutti i cittadini lucani».
La scorsa settimana si è tenuto un convegno a Castelgrande, dal titolo “Lo Zafferano in Basilicata – idee e proposte per nuove colture”, organizzato dal Gal Csr Marmo Melandro, in sinergia con il Comune di Castelgrande, nell’ambito dell’iniziativa itinerante Agricoltour. Una giornata di studio dedicata all’approfondimento di tali tematiche, in vista di futuri sviluppi, su cui è concentrata anche l’attenzione di Basilicata Innovazione.
Per informazioni:
Federica Laguardia – federica.laguardia@basilicatainnovazione.it – 0971.1800531
Speriamo che il panzer BUROCRAZIA della regione Basilicata non vanifichi quest’opportunità di sviluppo lavorativo e di valorizzazione del territorio.