L’Italia è il Paese che investe di meno in Sanità e Salute rispetto ai partner europei. Rimane quindi un mistero l’accanimento terapeutico, in termini di tagli alle risorse economiche su questo delicato e importante comparto, che viene ancora una volta messo in atto e che avrà ripercussioni dirette sul Servizio Sanitario Regionale della Basilicata già provato dai tagli. In particolare, le ultime trovate del ministro Lorenzin daranno un altro colpo devastante all’assistenza e alle cure degli ammalati. Prima il ministro nega qualsiasi taglio poi, tra le righe della legge di stabilità, si scopre che, invece, i tagli ci saranno, eccome! Infatti il Fondo sanitario nazionale verrà ridotto di ulteriori 1,2 miliardi di euro nel 2014-2015. Ovviamente il tutto sarà a carico del personale. Il Governo li chiama risparmi ma, più onestamente, dovrebbero definirli come un massacro degli stipendi pubblici, che blocca le retribuzioni, elimina gli incentivi e paralizza il turn-over . Il risultato, quindi, sarà un peggioramento delle qualità e quantità delle prestazioni, poiché ridurre le indennità e i turn-over di medici, infermieri e personale amministrativo, di fatto creerà ulteriori buchi nelle offerte di diagnosi e cure nei nostri ambulatori e ospedali. Ciò provocherà un ulteriore spostamento di risorse economiche verso la sanità privata che diventerà sempre più competitiva. La nuova legislatura regionale perciò dovrà riprogrammare le risorse da destinare alla sanità.
Ott 22