Domenica 27 ottobre 2013 la Centrale Operativa del Comando Provinciale dei Carabineiri di Matera rispondeva ad una chiamata di aiuto pervenuta sul 112: una donna, G.R., 62 anni, dal cellulare telefonava disperata dall’interno della propria abitazione in Pomarico riferendo di stare subendo la violenza del marito, V.O., 64 anni, il quale l’aveva minacciata, percossa – servendosi anche di una pentola – e l’aveva sequestrata in casa impedendole di uscire.
Prontamente venivano allertati i militari della Stazione CC di Pomarico e l’autoradio di pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia CC di Matera.
Giunti sul posto, i militari, udendo le grida di sofferenza e di aiuto della donna provenire dall’interno dell’abitazione, intimavano all’uomo di aprire la porta, ricevendo continui rifiuti per diversi minuti. Nel frattempo giungeva una squadra dei Vigili del Fuoco di Ferrandina, già chiamata in ausilio nell’eventualità di dover irrompere nell’appartamento. Alla vista dei Vigili del Fuoco che si apprestavano a forzare l’accesso da un vicino balcone, il V.O. si risolveva alla fine ad aprire l’uscio con movimento repentino: la porta – si notava – era priva di chiavi attaccate, che infatti il V.O. mostrava di tenere ben salde in mano.
Una volta all’interno i miliari soccorreva la signora G.R., cha raccontava come il marito, dopo aver chiuso la porta di casa a chiave con più mandate, impedendole così di uscire, l’avesse percossa e ripetutamente colpita alla testa e al corpo con una pentola in metallo.
La donna, trasportata presso la Guardia Medica di Pomarico, veniva medicata e giudicata guaribile in una settimana.
L’uomo veniva immediatamente arrestato dai militari della Stazione CC di Pomarico per violenza privata, minacce, lesioni nonché sequestro di persona.