Il Dipartimento Agricoltura della Regione sta completando i sopralluoghi nei territori agricoli del Metapontino danneggiati dall’alluvione del 7 ottobre scorso per procedere alla delimitazione dell’area colpita, adempimento necessario a sostenere la richiesta, già deliberata dalla Giunta, di riconoscimento dello stato di emergenza e dello stato di calamità. Ne dà notizia l’assessore Nicola Benedetto, spiegando che il lavoro dei funzionari e dei tecnici del Dipartimento è stato affiancato da funzionari e tecnici dei Comuni interessati, del Consorzio di Bonifica e delle organizzazioni professionali agricole in modo da realizzare una prima mappa di danni alla viabilità comunale, intercomunale ed interpoderale, alle aziende agricole e zootecniche e alle strutture ed impianti consortili.
L’assessore, in proposito, ringrazia le Amministrazioni Comunali di Pisticci, Bernalda, Montalbano J. e Scanzano, i dirigenti del Consorzio di Bonifica Bradano-Metaponto e i presidenti di Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri per l’efficace collaborazione e ricorda di aver incontrato i dirigenti di Altragricoltura per raccogliere le indicazioni e proposte. L’assessore inoltre rivolge un invito agli agricoltori ed allevatori, nel caso non avessero ancora segnalato i danni subiti, a farlo rapidamente per chiudere questa parte del lavoro.
Nel ricordare di aver promosso un incontro pubblico a Marconia il 13 ottobre scorso per illustrare i provvedimenti d’urgenza messi in campo attraverso prime risorse finanziarie ed informare sulle ulteriori azioni da attuare, Benedetto sottolinea la necessità di proseguire l’impegno unitario con il mondo agricolo, il sistema delle autonomie locali e i parlamentari lucani perché la Legge di Stabilità, che si appresta ad approvare il Parlamento, contenga un Fondo specifico da destinare alla ripresa delle aziende agricole danneggiate e interventi urgenti di difesa del suolo. Un’altra richiesta al Governo è quella di allentare il Patto di stabilità interno che frena ogni azione da parte delle Regioni e degli Enti Locali e non consente l’attuazione di interventi di prevenzione e manutenzione del territorio, liberando risorse proprie ancora disponibili, sia pure esigue.
Nota della Prefettura di Matera su ricognizione danni patiti dalle aree interessate dall’alluvione.
Il giorno 25 ottobre scorso. è stata ultimata, dal Centro Operativo Misto (C.O.M.) di Bernalda, attivato nell’immediatezza degli eventi dal Prefetto di Matera, Luigi Pizzi, la ricognizione, tramite sopralluoghi mirati, dei danni patiti nelle aree interessate dagli eventi alluvionali del 6 e 7 ottobre 2013.
A seguito delle verifiche effettuate non sono emerse, oltre a quelle già rilevate nell’imminenza degli eventi calamitosi e per le quali sono state emesse ordinanze di sgombero, situazioni di imminenti pericoli per la pubblica e privata incolumità.
Si è riscontrata, per converso, una diffusa problematica collegata alla regimazione delle acque risultata sottodimensionata rispetto all’eccezionalità dell’evento meteo occorso; come non adeguata è risultata la manutenzione dei canali consortili e dei fossi naturali, che non hanno contribuito al deflusso delle acque piovane.
Le violenti e cospicue precipitazioni dei giorni 6 e 7 ottobre hanno pregiudicato gli attraversamenti stradali dei canali e le pendici urbane e extraurbane, interessate da erosione e smottamenti, mentre le situazioni pregresse di dissesto idrogeologico sono risultate ulteriormente aggravate. Attualmente, diverse strade, comunali e provinciali, sono chiuse al traffico per i rilevanti danni subiti.
Le situazioni riscontrate, tutte censite anche dai Comuni maggiormente colpiti e dalla Provincia, non presentano comunque al momento ulteriori aggravamenti.
Proseguono, in via ordinaria, le attività di ripristino e messa in sicurezza del territorio.
Alluvione, sit-in Terre Joniche. Bellitti (Pd): ‘’Risposte subito. La cura del territorio impegno quotidiano’’
Pasquale Bellitti, segretario provinciale Pd Matera e candidato alla carica di consigliere regionale intervenuto al sit-in promosso da Terre Joniche ieri sera a Marconia in piazza Elettra, in una nota, ha così commentato: “Raccogliere in tempi brevissimi le sollecitazioni e le richieste che provengono dai cittadini. Lo stato di calamità dev’essere riconosciuto in tempi brevi. Così come gli aiuti necessari per fronteggiare il post emergenza. Il colpo subito dalla comunità in seguito alle alluvioni è stato severo: se non si corre ai ripari si rischia la paralisi totale delle attività civiche e produttive. Le risposte siano date subito, noi stiamo sollecitando i nostri rappresentanti romani affinché la situazione sia sbloccata. Oggi si parla di emergenza, ed è la contingenza. La cura del territorio tuttavia dev’essere invece un impegno quotidiano dei cittadini, delle amministrazioni a tutti i livelli, dei tecnici preposti, e dei lavoratori addetti alla manutenzione. Tutti questi protagonisti devo agire nell’ottica dell’efficienza e della qualità dei risultati utilizzando le moderne tecnologie per il monitoraggio dei rischi e processi decisionali rapidi. Occorre rivedere nell’ottica della semplificazione, e mai dei tagli indiscriminati, tutti i ruoli, da chi decide a chi opera, coinvolti a più livelli nel ‘governo del territorio’ in senso stretto. Siano infine azionati i fondi previsti anche a livello europeo e liberate li risorse da destinare alle infrastrutture da vincoli contabili. Un territorio più sicuro è fonte di sicurezza ma anche di maggiori possibilità di crescita economica”.