COMUNICATO DIFFUSO DALL'UFFICIO STAMPA DEL COMUNE DI MATERA DOPO L'APPROVAZIONE DELL'AUMENTO DELL'IRPEF A CARICO DEI CITTADINI MATERANI IN CONSIGLIO COMUNALE
“La manovra che andremo ad approvare riveste un grande significato sociale”. Così il Sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico ha spiegato, nel corso di una conferenza stampa, le scelte operate dall’Amministrazione Comunale in tema di bilancio, ripercorrendo le fasi che hanno portato all’aumento dello 0,8 per cento dell’addizionale Irpef. “Ci siamo trovati di fronte ad una scelta obbligata rispetto a quanto ereditato ed in un primo momento avevamo pensato di aumentare l’Irpef e la Tarsu – spiega Buccico -; dopo un dialogo, anche proficuo, con i rappresentanti delle liste civiche, si è optato per l’aumento di una sola tassa, ovvero l’Irpef, dal momento che la Tarsu colpisce indifferentemente tutti i cittadini. Per cui, visto che l’addizionale Irpef fa riferimento esclusivo alla capacità contributiva dei singoli cittadini, per un principio di equità sociale, ed alla luce di una emergenza di 560 mila euro dovuti alla contrattazione collettiva, abbiamo pensato di esonerare quella fascia di cittadini che vanta un reddito fino a 15 mila euro, con la conseguenza che quasi 10 mila cittadini non pagheranno un solo centesimo, mentre gli altri pagheranno in proporzione al loro reddito. E nel corso delle riunioni effettuate con tutti i rappresentanti della maggioranza, ultima delle quali quella di martedì sera che si è conclusa alle 23, c’è stato il consenso da parte di tutti i rappresentanti, civici compresi, che hanno assicurato il loro voto favorevole”. Il Sindaco ha quindi elencato una serie di azioni di accompagnamento alla manovra, che riguardano il potenziamento dei servizi di assistenza verso le categorie svantaggiate, come gli anziani e le famiglie con figli portatori di handicap grave, sistemi di voucher alle famiglie per gli asili nido, sostegno alle ragazze madri, cofinanziamento del Comune del Centro Diurno per l’handicap grave, con la previsione della costituzione di un fondo per le politiche familiari orientato al sostegno educativo delle famiglie medie non disagiate. “Siamo convinti che abbiamo portato una manovra corretta, che servirà al rilancio della città di Matera. Non vogliamo fare polemica con nessuno, ma al contrario siamo pronti al dialogo ed anche a recepire i suggerimenti, anche provenienti dall’opposizione, come quello di esigere i crediti vantati, ed in questo l’Ufficio Patrimonio ha già effettuato una prima ricognizione. La città non merita guerre fratricide, ma non siamo disposti a sconti, ultimatum o ricatti; e fino a quando avremo i numeri per governare, lo faremo con la massima responsabilità”.
COMUNICATI DIFFUSI DAL GRUPPO MISTO PRESENTE IN CONSIGLIO COMUNALE PER CONTESTARE LA SCELTA APPROVATA DALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE IN MERITO ALL'AUMENTO DELL'ADDIZIONALE IRPEF
Il Presidente del Gruppo Misto in seno al Consiglio comunale di Matera Angelo Lapolla denuncia all’opinione pubblica in maniera chiara ed inequivocabile, che l’Amministrazione Buccico (CENTRODESTRA) ha adottato in Consiglio Comunale il provvedimento dell’aumento dell’addizionale IRPEF dallo 0.3% allo 0,8%. Si è partiti dall’addizionale IRPEF, per poi sicuramente aumentare la tassa sui rifiuti del 20% o del 30%, con la probabile motivazione di un migliore servizio. Provvedimenti ingiustificabili dal punto di vista politico, perché in disprezzo di una pur minima parvenza del principio d’equità sociale, in un territorio in cui drammaticamente il numero dei “nuovi poveri”è in forte aumento. Si può anche essere d’accordo sulla necessità di maggiori entrate, ma un’Amministrazione oltrettutto che in passato ha visto in Consiglio Comunale soccombere sull’aumento della TARSU, e che voglia porre una diversa attenzione ai reali bisogni della comunità, ha il dovere di tentare strade diverse. Una, poteva essere quella del recupero dei crediti che il Comune vanta nei confronti di diversi e noti settori . Il Gruppo Misto è stato costretto ad abbandonare l’aula in Consiglio Comunale assieme alla minoranza anche perché non informato per tempo dell’aumento ulteriore delle tasse rispetto a quanto discusso in commissione Bilancio precedentemente e per non consentire di mettere “ le mani in tasca ai cittadini “, secondo uno slogan caro a Berlusconi in questa recente campagna elettorale. Pertanto si può rilevare una forte contraddizione tra quanto è stato proposto dal Centrodestra nazionale e quanto, invece, attua il Centrodestra al Comune di Matera. La coalizione che governa la citta ha dimostrato di non avere i numeri per governarla poiché ancora una volta per poter far passare il provvedimento, si è servita del consigliere Angelino eletto nelle fila del Centrosinistra. Un brutto segno per Matera, presagio verosimile di quello che potrebbe avvenire a livello nazionale, al di là delle promesse.
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L’abbandono dell’aula consiliare, da parte dell’intera opposizione (PD, SDI, ADC ex UDEUR, Gruppo Misto e Popolari Uniti) avendo constatato l’assenza del numero legale (poi recuperata in extremis) è stata determinata dal modo irrituale con cui si è proceduto sia alla discussione di merito nella commissione bilancio, sia dalla impossibilità di apprendere per tempo nel dettaglio quali fossero le reali intenzioni dell’attuale maggioranza in consiglio comunale e ciò soprattutto in presenza di una manovra relativa all’aumento dell’addizionale irpef che passa dallo 0.3% allo 0,8%, addirittura superiore allo 0,6% inizialmente prevista.
Non si sono volute tenere in nessun conto: innanzitutto il contenimento in termini più realistici dell’addizionale, in secondo luogo la distribuzione in nome dell’equità sociale del peso dei nuovi oneri contributivi (non potendosi ritenere congrua la fascia di esenzione a 15000 euro se si considera la modesta platea dei beneficiari dalla quale risulta escluso la grandissima parte delle famiglie). In terzo luogo la mancata definizione dei servizi verso i quali indirizzare le risorse rivenienti dagli incrementi deliberati.
D’altra parte le chiare difficoltà politiche della maggioranza, che si osservano ad occhio nudo, costituiscono la riprova della iniquità di un provvedimento che non solo non gioverà al funzionamento dell’amministrazione, ma aggraverà la condizione sociale già messa a dura prova dalle difficoltà dell’economia nazionale. Siamo quindi di fronte ad una decisione che non solo non condividiamo ma per la quale consideriamo il Sindaco Buccico e la sua incerta maggioranza responsabili di fronte alla città.
Chi amministra da un anno ha il dovere istituzionale di programmare un’azione amministrativa che dica in maniera chiara alla città quali sono le linee guida di governo. Registriamo, invece, che l’unica inequivocabile azione di governo è stata quella di ricorrere a manovre inique ed estemporanee che nulla hanno a che vedere con una amministrazione attenta a tutelare i cittadini in chiara contraddizione con gli intendimenti dei programmi del centro destra nelle recenti campagne elettorali.
COMUNICATO ASSOCIAZIONE PROMUOVIAMO MATERA
“Mentre Berlusconi promette di aumentare (FORSE) le pensioni e i redditi degli italiani, l’Amministrazione comunale di centrodestra di Matera le riduce (SICURAMENTE)”.
E’ l’amaro commento a caldo di Franco Dell’Acqua che, a nome dell’associazione Promuoviamo Matera, non condivide quanto deciso ieri dal Consiglio comunale materano che ha aumentato l’IRPEF sui redditi.
“Come al solito a pagare sono i ceti più deboli, quelli che poi pagano sempre le tasse, e cioè pensionati e lavoratori dipendenti – ha continuato Dell’Acqua – quando invece ci sono le rendite ed i patrimoni che potevano garantire un extragettito notevole, cominciando finalmente a tassare le rendite degli immobili sfitti e delle seconde case, ma anche avviando una seria lotta all’evasione fiscale, perché c’è ancora tanta gente che non paga tutte le tasse che dovrebbe pagare”.
“Si può fare diversamente e meglio – ha concluso Dell’Acqua – e bene hanno fatto i consiglieri di opposizione ed alcuni consiglieri delle liste civiche a non assumersi la responsabilità di scaricare sui ceti più deboli i costi della gestione del Comune”.