Il rapporto di Federculture presentato alla conferenza presso l’Università di Bari alla presenza del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, specie per dare continuità a Matera “capitale europea della cultura”, deve stimolarci a rafforzare ogni impegno a favore della cultura e del turismo culturale. Il punto è superare la visione e la retorica dei beni culturali del Paese e, invece, affermare una visione della cultura che è viva.
E’ quanto sostiene Michele Grieco (IdV) che aggiunge: non si tratta di fare niente di straordinario, ma di riprendere la vocazione naturale del Mezzogiorno dove si trova il 30% dei siti protetti dall’Unesco. Federculture riferisce che il numero di visitatori di musei e siti archeologici del Paese negli ultimi 15 anni è cresciuto ovunque, ma non nel meridione che ha anzi registrato un’inflessione dello 0,3%. Nello stesso periodo, per intendersi, il Centro Italia ha incrementato il suo pubblico del 36%.
“Matera capitale europea della cultura 2019” è un traguardo fondamentale mentre la fase di declino per la cultura italiana è arrivata grazie alla brutta politica ormai da una decina d’anni. Basti pensare che l’investimento dello Stato in cultura nel 2012 è stato poco più dello 0,20% di tutta la spesa dello Stato quando in Grecia, in pieno default, nello stesso anno, è stato dello 0,50%. Quindi, abbiamo subito scelte miopi che hanno visto la cultura fortemente penalizzata specie al Sud dove sono 11.543 i beni immobili (archeologici e architettonici) vincolati presenti su 46.025 tutelati a livello nazionale.
Inoltre, nelle regioni del Sud si trovano 3.634 biblioteche pubbliche pari al 29% delle biblioteche italiane (cifra ragguardevole che appare però meno significativa se si pensa che la sola Lombardia ne ospita 2.142).
Alla grande ricchezza del tessuto culturale del Mezzogiorno non corrisponde un’altrettanto ampia fruizione di questo patrimonio.I siti culturali statali del Sud nel 2012 hanno attratto 7,4 milioni di visitatori (esclusi i dati dei siti della Sicilia) e incassato 28 milioni di euro di introiti lordi. I due valori rappresentano rispettivamente il 20,5% e il 24,8% dei totali nazionali.
La cultura – concllude Grieco – va ricentrata sui cittadini, sulla qualità della vita, sul benessere sociale e collettivo e sull’identità.
Nov 03