L’ing. Francesco Saverio Acito, Commissario Straordinario Delegato per la realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico per la Regione Basilicata, per la pubblicazione all’Albo Pretorio comunale nei termini di legge, ha comunicato ai Sindaci dei Comuni di Montescaglioso e Bernalda l’avviso di esito di gara relativo ai lavori di ripristino dell’officiosità idraulica del Fiume Bradano.
I lavori all’oggetto hanno un importo complessivo di € 399.000.00 (mentre l’importo dei lavori a corpo ammonta a € 258.577.01) e rientrano tra gli interventi urgenti e prioritari previsti dall’Accordo di Programma.
Il criterio di aggiudicazione è stato il massimo ribasso percentuale sull’importo posto a base d’asta con il taglio delle ali.
Sono pervenute 17 offerte e la ditta aggiudicataria dei lavori è risultata la SO.LAV.ED. s.n.c. da S. Giorgio (MT) con un’offerta massima ai fini dell’aggiudicazione con ribasso del 32,617 %.
Il Sindaco di Montescaglioso Giuseppe Silvaggi, in merito alla comunicazione ricevuta, ha espresso soddisfazione ed ha sottolineato come si stia concretizzando il lavoro svolto per il ripristino della piena funzionalità delle strutture poste nel territorio.
Lavori ripristino fiume Bradano, esito avviso di gara, nota Latronico (PDL)
“L’avvio a breve delle opere principali relative allo schema idrico Basento-Bradano che, una volta concluse, permetteranno di aumentare del 20 per cento la superficie irrigua lucana portandola da 80 a cento mila ettari totali, rappresenta una notizia di fondamentale importanza”. E’ il commento del capogruppo del Pdl in Commissione Ambiente e Lavori Pubblici della Camera, Cosimo Latronico, alla notizia che il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha siglato oggi il decreto interministeriale con il quale si individua nell’Eipli, il nuovo soggetto aggiudicatore dell’intervento “Schema idrico Basento-Bradano – tratto di Acerenza” e che, di fatto, sblocca un contributo pluriennale di oltre 141 milioni di euro. “ E’ necessario ora che il Ministero dei Lavori pubblici vigili sul rispetto dei tempi perchè siano rispettati i cronoprogrammi di un investimento strategico che deliberato dal CIPE nel lontano 2006 ha il diritto di vedere la luce”.
SCHEMA IDRICO BASENTO-BRADANO: FENEAL-UIL, SIAMO COME SAN TOMMASO, QUESTA VOLTA L’ANNUNCIO NON BASTA PIU’
“La vicenda dello Schema Idrico Basento–Bradano-Marascione è stata segnata in tutti questi anni da troppi “intoppi” non solo di natura finanziaria. Per questo siamo come San Tommaso e dopo l’annuncio in piena campagna elettorale del Ministro alle Infrastrutture Lupi sull’atto che dovrebbe sbloccare 141milioni di euro aspettiamo tutti gli altri atti conseguenti e soprattutto di vedere materializzato il primo cantiere”. E’ il commento del segretario regionale della Feneal-Uil Domenico Palma, sottolineando che “si è già perso troppo tempo per intralci burocratici, questioni procedurali, scontri di competenze, ritardi nell’erogazione di finanziamenti pubblici . Come è possibile, ad esempio, dimenticare alla fine dello scorso anno, la brutta storia dei rilievi mossi dall’ Autorità di Vigilanza sui Contratti e i Lavori Pubblici in merito alla procedura adottata dalla Regione Basilicata e dall’Eipli sulla nomina del responsabile di procedimento e del Presidente della commissione aggiudicatrice dei lavori del distretto irriguo G . Non sfugga ancora che c’era già un crono programma del precedente Ministro alle Infrastrutture che – evidenzia Palma – indicava la fine dei lavori al 4.5.2015 e che pertanto deve essere rivisto per evitare di trovarci oggi di fronte all’ennesimo annuncio. Mi pare necessario a questo punto, non appena il quadro burocratico sarà più chiaro, un tavolo con i sindacati dei lavoratori edili che non hanno mai smesso di assumere iniziative di protesta, mobilitazione, sollecitazioni anche con incontri e convegni.
La cronistoria dell’opera, attesa dal mondo agricolo del Vulture-Alto Bradano per i risvolti produttivi, in quanto il sistema idrico regionale crescerà da 80.000 a 100.000 ettari irrigui, come dai lavoratori edili lucani – sottolinea – ne fa uno dei casi più clamorosi di “grande incompiuta” del nostro Paese. Qualche cenno, in sintesi: il primo progetto presentato al Ministero Infrastrutture risale al 5.12.2003, approvato dal CIPE il 29.3.2006. Il 7.7.2008 la Regione Basilicata ha pubblicato il bando di gara per l’affidamento del contratto di mutuo, gara aggiudicata in data 13.10.2008 alla Cassa Depositi e Prestiti. Nel frattempo le condizioni poste dal Ministero dell’Economia e delle Finanze relativamente ai tassi di interesse da applicare hanno spinto la Cassa a dichiarare la propria indisponibilità a mantenere la offerta formulata in sede di gara. In data 18.5.2010 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di intesa con il Ministero dell’Economia ha invitato la Regione a procedere a nuova gara per il mutuo. Il Responsabile Unico di Progetto, con nota del 4 gennaio 2012, ha comunicato alla Struttura Tecnica di Missione del Ministero di aver aggiudicato, in data 30.12.2011, la gara per l’assunzione del mutuo per il finanziamento e di aver pubblicato, in data 28.12.2011, la gara per i lavori. La Struttura Tecnica di Missione del Ministero, alla luce del lungo itinerario che ha caratterizzato l’intervento, ha impiegato altro tempo per monitorare le fasi di avvio lavori. Pertanto se non si vogliono tradire le aspettative di agricoltori e lavoratori che confidano nei nuovi cantieri bisogna fare le cose per bene senza farsi influenzare dal clima elettorale”.