Il presidente dell’Associazione Materana per la Cremazione (Socrem) Nicola Andrisani ha inviato una nota in cui sottolinea i vantaggi di questa pratica utilizzata per la sepoltura dei cari defunti. Di seguito la nota integrale.
Anche la tomba è un lusso, In Italia si sceglie la cremazione. Meno costosa della tumulazione, vive un boom soprattutto nelle grandi città.
C’è la crisi e anche seppellire i propri cari diventa un lusso. Negli ultimi due anni si è registrata nel nostro Paese una crescita molto forte della cremazione (+25%), sempre più spesso preferita alla classica tumulazione grazie alla legge n. 130 del 30 marzo 2001 che disciplina tale materia.
“La nostra associazione “Associazione Materana per la Cremazione (Socrem) – è stata presente con uno stand presso il Cimitero di Contrada Pantano di Matera è attualmente durante tutta la settimana dedicata alla commemorazione dei defunti; in tale occasione abbiamo registrato interesse e partecipazione da parte dei cittadini materani. In molti, infatti, hanno chiesto informazioni. La nostra è l’unica associazione che promuove a Matera la cremazione come scelta di civiltà e progresso. Operiamo per il rispetto della dignità dell’uomo e del dolore dei parenti e garantiamo l’osservanza della volontà degli iscritti di essere cremati, unitamente al rispetto delle loro disposizioni in merito alla destinazione delle ceneri. Ci si associa pagando una modesta quota vitalizia pari a 10 euro, da versare ogni anno. Insomma si tratta di una vera e propria scelta libera. La cremazione costa molto di meno rispetto all’inumazione a terra e alla tumulazione in loculo o tomba di famiglia. A Matera, per esempio, il costo di un loculo è pari ad euro 1.361,40,a cui si devono aggiungere le spese per i funerali. Se si sceglie la cremazione la spesa totale (cremazione e funerali) è sicuramente vantaggiosa: è pari a circa 2.800 euro”.
D’altronde la tendenza è diffusa quasi in tutt’Italia anche se siamo ancora molto lontani da quanto accade in altri Paesi. Se in Italia le percentuali delle cremazioni sono basse rispetto alle sepolture, in Giappone sono quasi la totalità per ragioni culturali ma anche in Paesi di aree diverse come Regno Unito, Repubblica Ceca o Slovenia, il tasso è molto alto. Fra le regioni italiane, le più convinte sono Sardegna, Emilia Romagna e Umbria. La tendenza è confermata anche in Piemonte, nelle Marche e in Puglia.
PROCEDURA PER LA CREMAZIONE
Per procedere alla cremazione è necessario che sia stata espressa la volontà di essere cremati.
Questa volontà può essere espressa:
A. mettendola per iscritto;
B. comunicandola verbalmente ai propri familiari;
C. iscrivendosi a un’associazione che abbia tra i propri fini statutari la cremazione dei propri associati (es. Socrem).
In base alla forma in cui la volontà è stata espressa, si attivano diverse procedure. Dopo la cremazione è possibile:
D. tumulare le ceneri in un cimitero: procedura tradizionale;
E. avere le ceneri in affidamento: conservazione dell’urna nella propria abitazione;
F. disperdere le ceneri:
1) in un cimitero (nel cinerario comune o nel “Giardino delle rimembranze”);
2) in un’area privata ma fuori dai centri abitati;
3) in natura (mare, lago, fiume o aria): la dispersione delle ceneri in natura può avvenire soltanto se il defunto ha manifestato la propria volontà (con disposizione testamentaria o con dichiarazione a un’associazione che abbia tra i propri fini statutari la cremazione dei propri associati), indicando esplicitamente anche il luogo in cui le ceneri debbano essere disperse.