La soluzione di Basilicata Innovazione al problema dello smaltimento del siero del latte.
Basilicata Innovazione dà il via ad un nuovo progetto sulla messa a punto di un processo produttivo che permetterà di trasformare il siero di caseificazione dei formaggi a pasta filata in una bevanda ad alto contenuto proteico e basso contenuto calorico. Coinvolti tre team di ricerca dell’Università della Basilicata e numerose aziende del settore lattiero caseario della regione.
Potenza 7 novembre 2013 – Creare una nuova bevanda, proteica, ipocalorica e gradevole al palato, recuperando il siero del latte, un residuo di produzione che crea spesso ai caseifici lucani di medio-piccola dimensione dei problemi di smaltimento. È questo l’obiettivo del nuovo progetto di Basilicata Innovazione “Whey Drink – La bevanda del siero del latte”, presentato ieri, presso la sede di Potenza della struttura, ai produttori del settore della regione.
Basilicata Innovazione coordinerà uno studio di fattibilità che punta a valorizzare i reflui caseari e a favorire la realizzazione di nuovi processi produttivi, in collaborazione con tre gruppi di ricerca della Scuola di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari ed Ambientali dell’Università degli Studi della Basilicata, capitanati dal Prof. Di Renzo, dal Prof. Parente, dalla Dott.ssa Galgano. Il progetto prevede 10 mesi di sperimentazione per trasformare il siero del latte (il liquido residuo che si separa dalla cagliata durante la caseificazione) in materia prima di lavorazione, un obiettivo che risponde da un lato a una specifica esigenza dell’industria casearia locale: lo smaltimento delle acque reflue di produzione; dall’altro alle tendenze di un mercato costantemente alla ricerca di prodotti alimentari nutrienti e sani. I derivati del latte, con i loro alti valori proteici, il basso contenuto di grassi e il costo contenuto di produzione, sono gli ingredienti ideali per realizzare un nuovo prodotto naturale da commercializzare e che crei parallelamente dei profitti per le aziende del settore caseario. Per fare alcuni esempi di impiego di tali derivati, può trattarsi di una bevanda energetica adatta agli sportivi, un gustoso drink analcolico o un prodotto ad alto valore nutrizionale ideale per bambini e anziani.
Il progetto “Whey Drink” prevede specifiche fasi di studio: individuazione e correzione delle caratteristiche chimico-fisiche delle materie prime, messa a punto della nuova ricetta e del suo processo produttivo, valutazioni sensoriali su un campione di consumatori e, soprattutto, definizione di specifiche tecniche per la realizzazione di un impianto da destinare al recupero del siero e alla produzione della bevanda vera e propria.
Aperta a tutti i produttori del settore la possibilità di aderire all’iniziativa e diventare parte attiva del progetto.
Per informazioni: Dott.ssa Federica Laguardia – federica.laguardia@basilicatainnovazione.it – 0971 1800531