Premiate la trasparenza del documento contabile e la comunicazione efficace e tempestiva ai cittadini e alle varie categorie. Il riconoscimento consegnato in mattinata nel corso di una cerimonia a Roma.
Il sistema contabile della Basilicata premiato per organicità, trasparenza e comunicazione. E’ la Regione Basilicata ad aggiudicarsi per il 2013 l’Oscar di bilancio della Pubblica amministrazione. Il riconoscimento è stato consegnato oggi a Roma, in una cerimonia nella sala Capitolare del Senato, dal ministro agli Affari regionali Graziano Delrio al presidente della Regione.
Organizzato dalla Ferpi (Federazione relazioni pubbliche italiana) in collaborazione con l’Anci e la Fiaso (Federazione italiana Aziende sanitarie e ospedaliere), il Premio valuta i bilanci e i documenti presentati da Regioni, Province, Comuni capoluoghi di Provincia e Comuni non capoluoghi, Enti a cui corrispondono altrettanti Oscar. Una specifica sezione, poi, riguarda la sanità pubblica.
La Regione Basilicata ha partecipato quest’anno per la prima volta al Premio e si è confrontata con le Regioni che hanno approvato i bilanci entro i termini previsti.
L’Oscar viene assegnato in considerazione della chiarezza delle voci che compongono il bilancio. Altro elemento di valutazione è la tempestività e l’efficacia della comunicazione.
La Giuria del Premio, presieduta dall’economista Piero Giarda e composta da eminenti cattedratici e da rappresentanti delle istituzioni più qualificate in tema di bilanci del settore pubblico, ha riscontrato tali caratteristiche preminenti nel bilancio della Basilicata. Un riconoscimento per il buon lavoro svolto in questi ultimi anni con grande professionalità dai funzionari regionali a ciò dedicati, in particolare dell’Ufficio Risorse finanziarie e Bilancio, pur in un contesto di forti tensioni finanziarie, in un’attività sempre tesa al rispetto dei principi della salvaguardia degli equilibri di bilancio e delle norme contabili.
Nel valutare i bilanci regionali, la Giuria ha tenuto in considerazione anche il giudizio di parifica della Corte dei Conti, che nei confronti della Regione Basilicata è stato positivo.
Per la magistratura contabile regionale, è stata rilevante ed efficace la partecipazione della Regione alla fase di sperimentazione sull’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio così come prevede il decreto legislativo 118 del 2011. Buona anche la performance finanziaria e la gestione prudente del bilancio, che presenta ricorrenti surplus di parte corrente e ha raggiunto nel 2012 l’equilibrio di parte capitale. Sono state, inoltre, prese in considerazione la buona autonomia finanziaria, tariffaria e l’autonomia tributaria, il rispetto negli anni delle norme sempre più vincolanti in materia di patto di stabilità, insieme alle ottime performance di cassa. Il bilancio della Regione Basilicata, inoltre, presenta un livello moderato dell’indebitamento e una limitata presenza di società partecipate, i cui conti sono comunque in pareggio. La gestione sanitaria è in equilibrio e non esercita pressioni significative sulle finanze regionali.
Per la Giuria del Premio, dunque, “il Rendiconto propone un quadro esaustivo della contabilità regionale sia sotto il profilo informativo sia riguardo agli obblighi normativi anche con riferimento al processo di sperimentazione dell’armonizzazione dei sistemi contabili. Encomiabili i tempi di approvazione rispetto a quelli fissati dalla normativa. La Relazione Tecnica – si legge nella motivazione – illustra con chiarezza ed analiticità le componenti economiche e finanziarie della gestione, effettuando anche delle valutazioni del trend storico sulle principali variabili di bilancio attraverso l’ausilio di rappresentazioni grafiche”.
Oltre agli aspetti propriamente tecnici, il Premio prende in esame anche la capacità di comunicazione dei dati del bilancio, e dunque delle scelte effettuate dalle Amministrazioni.
I documenti contabili della Basilicata si sono distinti per trasparenza e organicità dei dati che la Regione rende pubblici. In particolare, a qualificare la comunicazione sono l’efficacia, la tempestività e le modalità della presentazione del conto consuntivo, i tempi di diffusione delle informazioni finanziarie, le sintesi predisposte per le differenti categorie, istituzionali e non, la chiarezza dei contenuti e la disponibilità delle informazioni on line sul sito della Regione a disposizione del cittadino.
Su questo punto, la Giuria ha sottolineato “l’ottimo livello di articolazione della piattaforma online che consente all’utente di identificare i dati di interesse e di effettuare rapidamente il download delle singole sezioni del bilancio, particolarmente apprezzabile il livello di fruibilità dei documenti contabili sul sito web della Regione con anche la presenza di un documento di sintesi sul Rendiconto per comunicare agli stakeholder gli aspetti salienti della gestione finanziaria regionale”.
Senza voler esprimere giudizi sulle valutazioni della Giuria del Premio, denominato Oscar di Bilancio della Pubblica Amministrazione, organizzato dalla Ferpi (Federazione relazioni pubbliche italiana) e assegnato alla Regione Basilicata, a parte constatare l’ennesimo brutto esempio di propaganda elettorale che ne ha fatto la Giunta, devo ricordare che il gruppo Pdl in occasione dell’Assestamento di Bilancio 2013, a chiusura della legislatura, ha dovuto abbandonare l’aula per il guazzabuglio di dati e tabelle del tutto incomprensibili, rifiutandosi di assistere al “mercato degli emendamenti pre-elettorali” e denunciando che troppi provvedimenti di spesa non rispondevano all’indifferibilità e all’urgenza.
Quanto al giudizio di “parifica” del rendiconto generale della Regione Basilicata per l’esercizio 2012 non si può far finta di non aver letto i giornali regionali e i siti di informazione web del 20 giugno scorso con i tanti rilievi fortemente critici, argomentati e contabilizzati da parte della Corte dei Conti. Per rinfrescare la memoria, gli aspetti negativi della relazione dei giudici contabili superano di gran lunga quelli positivi. In particolare, a parte i conti in ordine del Servizio Sanitario Regionale, grazie al ricorso delle royalties del petrolio per ripianare i deficit delle Aziende Sanitarie come dell’Azienda San Carlo, al super ticket sulla specialistica ambulatoriale, ai tagli alla sanità privata accreditata, risalta il dato delle perdite delle società partecipate dalla Regione, soprattutto degli enti sub-regionali: 172,28 Milioni di euro nel 2011, di cui oltre 165 milioni solo di Acquedotto Lucano.
E’ vero che il presidente della Sezione regionale di Controllo, Rocco Lotito, ha elogiato gli amministratori per aver gestito in maniera oculata la Regione “rispetto ai vincoli derivanti dall’indebitamento, agli equilibri di bilancio e alle rigide norme del patto di stabilità”, ma è anche vero che ha contestato l’operazione legata ai derivati che ha provocato una perdita di circa 20 milioni di euro. Una battaglia di denuncia che ho condotto nell’aula consiliare in assoluta solitudine, a parte il sostegno dei colleghi del gruppo.
Ancora, la Corte dei Conti ha citato Metapontum Agrobios, Sel, Acqua Spa, Sviluppo Basilicata, Acquedotto Lucano, come esempi di sprechi e di criticità ed evidenziato un altro aspetto segnalato dalle organizzazioni imprenditoriali lucane e quindi non solo dal Pdl: il ritardo della Regione per gli strumenti di programmazione e la prevalenza, nei programmi di spesa, delle spese correnti (76%) su quelle di investimento (solo il 24% nel 2012), terzo peggiore risultato in Italia.
Ciò significa che si spende poco delle somme stanziate per gli investimenti reali e che non c’è capacità di programmare la spesa per rimettere in moto il circuito economico. Siamo dunque ancora lontani nella sostanza da quella trasparenza di gestione più volte invocata dal Governo Regionale.
Infine, ricordo che il Procuratore Regionale della Corte dei Conti Michele Oricchio, in occasione della cerimonia d’apertura dell’anno giudiziario contabile 2013, il 6 marzo scorso, ha parlato di “tracce di familismo amorale”: “Ci troviamo – sono parole sue – di fronte ad una pluralità di pubbliche amministrazioni che, anche in Basilicata, presentano costi palesi od occulti sproporzionati rispetto ai servizi che offrono ai cittadini contribuendo a creare forme di cattiva gestione della finanza pubblica allargata sovente caratterizzate da quella logica che, a metà degli anni cinquanta, il sociologo americano Banfield efficacemente denominò familismo amorale”.
come si fa a premiare un bilancio di spese non effettive?? (ricordate le indagini in corso)
RIDICOLI
PIU’ CHE CHIAMARLO BILANCIO DIREI SBILANCIO…
Ho saputo che nella Giuria, oltre che a grandi cattedratici, essi erano affiancati da Topo Gigio, Provolino, Tiramolla, Heidi e Jeeg Robot d’Acciaio.