Otto persone, ritenute responsabili di 38 furti per un valore complessivo della merce che si aggira sui 10 milion di euro n danno di autotrasportatori in Francia sono state arrestate dalla polizia nel barese e Matera in esecuzione di altrettanti mandati d’arresto europeo,con le accuse di partecipazione ad organizzazione criminale, furto continuato commesso in banda organizzata o con armi, ricettazione. Si tratta di Paolo Sifanno, di 40 anni, Pietro Picciotti, di 29 anni, Salvatore La Penna, di 43 anni, residenti a Palo del Colle, Giuseppe Schiraldi, di 44 anni, residente a Bari, Agostino Cocciolo, di 43 anni, residente a Bitetto, Massimiliano Lafortezza, di 35 anni, residente a Matera, ed un incensurato di 22 anni residente a Bitonto.
Le indagini, dal febbraio del 2012, dopo che la Direzione Centrale della Polizia Criminale francese rilevava, hanno appurato che ad agire tra Parigi, Lione e Orleans, era una stessa “banda”, responsabile di rapine e furti di tipo seriale in particolare di elettrodomestici, computers, sigarette, componenti HiFi, capi di abbigliamento, attrezzature sportive, scarpe e strumenti musicali. Il modus-operandi era sempre il medesimo. Un gruppo di non meno di 10 individui, mascherati ed in possesso di walkie-talkie ed armi, agiva di notte dopo aver effettuato il “taglio del telone” o forzato le porte posteriori dei semirimorchi in sosta nelle aree autostradali, mentre l’autista dormiva nella sua cabina. La refurtiva veniva poi caricata su furgoni e mezzi pesanti con targhe italiane. In talune circostanze, nel caso di risveglio dell’autista per i rumori, veniva prontamente bloccato sotto la minaccia di pistole dagli stessi individui per permettere ad altri complici di terminare il furto ed allontanarsi.
La Gendarmeria francese aveva scoperto che i numeri di targa italiani, successivamente rilevati dalle video-camere di sorveglianza delle aree di sosta, erano abbinati a veicoli noleggiati a Bari ed in provincia da “prestanome” e pregiudicati della zona. Una conferma investigativa e’ venuta poi dalle utenze cellulari attivate nelle aree di sosta autostradali, al momento dei furti, che erano intestate a persone originarie della città e della provincia di Bari. Così, dopo una riunione il 4 dicembre dello scorso anno nella sede della Direzione Nazionale Antimafia di Roma – alla presenza del Procuratore Nazionale Antimafia e del Sostituto della D.N.A. delegato per il distretto di Bari – alla quale avevano preso parte magistrati francesi e della Procura della Repubblica di Bari, e gli ulteriori approfondimenti, eseguiti anche in base alla commissione rogatoria richiesta dall’autorità Giudiziaria francese, hanno condotto all’emissione da parte della Procura della Repubblica presso il “Tribunal de Grande Istance” di Lione dei mandati d’arresto europeo oggi eseguiti.