Riceviamo e pubblichiamo la nota di Gianni Rosa di Fratelli d’Italia. La santificazione di Pittella, messa in atto da certa stampa credo che lasci sgomenti i cittadini lucani, che qualcuno vorrebbe far passare come primitivi con l’anello al naso, incapaci di farsi un’opinione su quello che oggi è diventata la Basilicata. Quello che molti candidati alle prossime elezioni regionali ignorano è la capacità dei lucani di discernere il bene dal male. Parlare oggi, a pochi giorni dal voto, di quel che si farà domani è fin troppo facile. La Basilicata peggio di così non potrebbe stare e questo grazie a chi l’ha governata per vent’anni. E credo di poterlo dire con cognizione di causa essendo io uno che nei tre anni passati in Consiglio regionale, ha condotto in maniera degna la sua battaglia di opposizione. La mia opposizione è stata dura e sempre fatta in nome e per conto dei cittadini. Oggi non posso rimproverarmi nulla. Non ho mai declinato il verbo fare al futuro, ho preferito il presente. Ho deciso da che parte stare sempre in modo chiaro. Ed è quello che mi auguro facciano i lucani quando si recheranno alle urne. Chi in campagna elettorale fa credere di risolvere i problemi dei singoli cittadini fa un errore madornale. I problemi bisognerebbe risolverli una volta che i cittadini ci hanno legittimato con il loro voto. Ecco perché mi fa sorridere chi, come Pittella, promette, attraverso lunghi comunicati stampa mascherati da articolo, mari e monti, dimenticando il recente passato in Consiglio regionale. Sappiamo bene però che il centrosinistra lucano ha studiato solo il tempo futuro dei verbi visto che dopo vent’anni di governo ancora si permette di promettere ai lucani quel che non è riuscito a fare in due decenni. E’ ora dunque che i lucani, solo loro, decidano da che parte stare. Se con chi ha promesso il meglio e ha consegnato loro il peggio, o con chi alle parole ha anteposto i fatti.
Nov 09