Anche il Corriere della Sera lo scorso 8 novembre 2013 riprende e da forza alla nostra battaglia sul taglio del 50% del numero e delle retribuzioni dei Dirigenti Regionali.
Secondo quando riportato dal Corriere.it che ha evidenziato come per la sola Asp di Potenza ciascun dirigente costa dai 50 ai 140mila euro anno seppur la maggior parte non ha personale alle proprie dipendenze: quindi amministrano esclusivamente loro stessi. Viene, altre sì, sottolineato come su 629 dirigenti ci sono ben 71 dirigenti veterinari eppure l’ambulatorio che dovrebbe occuparsi della sterilizzazione e cura dei cani è in funzione solo poche ore a settimana.
La nostra denuncia-più particolareggiata-ha monitorato l’ingente flusso di denaro che si riversa nelle tasche di pochi eletti Dirigenti Regionali e SubRegionali e che non riguardano solo le aziende sanitarie.
Solo per citare un esempio emblematico e che riguarda la sola giunta regionale abbiamo riscontrato che tutti i dipendenti costano all’incirca 18 milioni di euro all’anno mentre i fortunati dirigenti da soli 6 milioni di euro. Tutti i semplici dipendenti costano appena tre volte di più dei dirigenti.
Matera SI Muove, ribadisce con forza il suo punto di riordino della spesa regionale ribadendo con forza il punto del suo programma che prevede il taglio del 50% dei Dirigenti Regionali, ma soprattutto delle retribuzioni nonché l indizione di concorsi pubblici per ricoprire ogni incarico nella Regione .
Siamo stanchi di questi sprechi che vengono fatti a danno dei lucani soprattutto in questo periodo di forte crisi economica che insidia il futuro di noi giovani.
Il candidato del movimento Matera Si Muove Antonio Cappiello scende in campo e in una nota dichiara che “il movimento nasce con la volontà di cambiare e di opporsi al sistema che purtroppo ha decisamente governato male la nostra Regione in questi ultimi 20 anni con i risultati che tutti sappiamo”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Uniti per Matera e con la Provincia si può. Matera finalmente si muove.
A questo si aggiunge la vergognosa vicenda di “Rimborsopoli” che e’ il sugello del fallimento del centrosinistra.
Una regione tra le piu’ ricche d’Italia di risorse come petrolio, acqua e con un grande potenziale turistico che si ritrova a fare i conti col il proliferare della disoccupazione e il fallimento di centinaia di aziende e piccole attivita’ commerciali oramai dimenticate ed abbandonate e strutture agricole oramai sotto la morsa di gruppi speculatori.
A questo si aggiunge il fenomeno del lavoro nero e dello sfruttamento nelle aziende conto terziste per lo piu’ capeggiate da fantomatici imprenditori cinesi e costrette a far lavorare e sottopagare cinesi o cassaintegrati che non riescono a sopravvivere con 700 euro al mese. Il report della emittente nazionale “la 7” ha messo a nudo questo scandalo che purtroppo fa perdere d’immagine la nostra città di Matera candidata alla Capitale Europea della cultura nel 2019.
Una regione che deve fare anche i conti con lo Tsunami demografico in quanto lo spopolamento e la fuga delle intelligenze offese da questo sistema politico assente oramai dai problemi della gente.
Mi chiamo Antonio Cappiello; sono un imprenditore che conduce onestamente un’attivita’ di falegnameria e so cosa significa fare sacrifici per pagare regolarmente le tasse e percio’ voglio combattere la piaga della disoccupazione che si allarga a macchia d’olio e quindi portare la mia presenza nel Consiglio Regionale di Basilicata a Potenza per far valere anche gli interessi della Ns citta’ di Matera e della Provincia discriminata in tutti i campi dalla politica intransigente ed a senso unico che il centrosinistra ha svolto negli ultimi anni.
Questa arroganza mette in luce indubbiamente la volonta’ politica di sopprimere la crescita economica di Matera e della Provincia sicuramente piu’ ricca di turismo e piu’ aperta agli scambi commerciali con la Puglia.
Il programma del candidato e’ chiaro e trasparente in quanto non si puo’ perdere piu’ tempo oramai di fronte ad una situazione agonizzante e di fronte alla sfiducia dell’elettorato che non vuole piu’ recarsi alle urne.
Cappiello sostiene che esistono consistenti Fondi alla regione non utilizzati e che potrebbero servire per dare un sostegno alla piccola e media Impresa in gravi difficolta’ sottoforma di sgravi sulle bollette dell’energia elettrica e sui costi fissi di gestione.
La Regione inoltre ha consistenti introiti provenienti dalla gestione degli invasi di acqua anche se a dire il vero i lucani la pagano piu’ degli utenti pugliesi e poi capire come vengano utilizzati questi introiti nei capitoli di spesa corrente del Bilancio Regionale.
In conclusione Antonio Cappiello fa appello anche agli sfiduciati di andare a votare per il cambiamento poiche’ l’astensionismo non porterebbe a nulla anzi lascierebbe invariata la situazione e questo condannerebbe la nostra Regione Basilicata ad altri 5 anni di stallo totale con tante promesse, demagogia come e’ sempre stato e di conseguenza non cambierebbe nulla.
Ci vuole chiarezza e trasparenza, servono i fatti non parole.
CARO TONIO LE TUE PAROLE SONO BELLE, MA QUANDO SI ARRIVA NEL PALAZZO LA PAPPATOIA PIACE A TUTTI E QUESTI BUONI PROPOSITI SVANISCONO NEL NULLA.
Cominciamo a togliere il vecchio ormai marcio e poi si vedrà
Tonio Cappiello e’ una persona onesta nel DNA e sa che significa fare sacrifici fisici ed economici per una azienda famigliare…sono solo idiozie quello che pensi caro Materanopuro….e’ anche vero che molti si servono dei voti o fanno campagna elettorale per la pappatoia o per comprarsi una segreteria politica senza lavorare per 5 anni…non facciamo pero’ tutta l’erba un fascio per cortesia…evidentemente conosci poco il Candidato…
Caro materano puro, mio padre sono quasi 70 Anni che è artigiano. Lui a svolto il suo lavoro con amore e dedizione a inculcato nella mia mente quello che una volta era il mestiere che non avrebbe mai visto fine. Oggi mio padre ha 80 anni è sordo al 90 x cento e riesce a stare in piedi con molta fatica, sulle gambe ci sono delle vene grosse che fuoriescono, sembra un raccordo anulare.. quindi amico mio ho deciso di candidarmi perché non si deve permettere che un lavoratore dopo che di è consumato la vita a lavorare, debba prendere 700euro di pensione ma soprattutto dopo aver pagato tante tasse e contributi , non debba essere assistito dallo stato visti che è invalido per il lavoro.