“Sbloccare le 25 opere pubbliche incompiute in Basilicata, secondo l’elenco diffuso dal Ministero Infrastrutture, nel quale con meraviglia non trovo il collegamento Gallitello di Potenza che subisce rinvii continui, è un obbligo per la Giunta che sarà eletta”. Lo sostiene il capogruppo del Pdl Michele Napoli che aggiunge: “è necessario venire a capo dell’intricata matassa burocratica che tiene in freezer circa 30 milioni e mezzo di euro, non consente l’occupazione edile, danneggia le comunità interessate da opere e servizi pubblici attesi da moltissimi anni. Se necessario si nominino commissari ad acta o più semplicemente si affianchino tecnici regionali a quelli dei Comuni che non dispongono di adeguate competenze tecnico-professionali e si chiudano i contenziosi con le imprese appaltatrici. La Giunta di centrosinistra – dice Napoli – negli ultimi tre anni non ha certo brillato di iniziativa. Vale per tutti l’esempio dell’Osservatorio Regionale Lavori Pubblici che dall’insediamento non è stato messo in condizione nemmeno di realizzare una “mappa” delle incompiute e quindi senza l’elenco ministeriale oggi non avremmo ancora un quadro completo. Si è pensato solo a riunioni con associazioni imprenditoriali del settore delle costruzioni, sindacati e qualche volta i Comuni – afferma l’esponente del Pdl – secondo una concezione della concertazione sociale che si limita appunto a formare Osservatori o Cabine di Regia. E in materia di lavori pubblici il caso più evidente di fallimento è quello dei Pisus (Programmi integrati di sviluppo urbano sostenibile) della città di Matera e di Potenza, finanziati nell’ambito del programma operativo Fesr 2007-2013. La verità, difficile da smentire – aggiunge – è che i Pisus del Comune di Potenza e di Matera sono stati una grande occasione mancata. La pesante decurtazione finanziaria dell’Asse V del Fesr Basilicata (in pratica i Pisus di Potenza e Matera) dagli originari 74 milioni di euro a soli 32 milioni, sancita dal V Comitato di sorveglianza alla presenza dei rappresentanti della Commissione europea e del Ministero dello Sviluppo economico nel giugno 2012, ne è la prova. Un taglio di 42 milioni di euro, pari a – 56 per cento rispetto alla dotazione finanziaria iniziale. Insomma, se solo i Comuni di Potenza e Matera avessero dato prova di migliori capacità amministrative nella gestione dei Pisus avrebbero potuto beneficiare di differenti canali di finanziamento. Tutto ciò – afferma il consigliere del Pdl – per dire che la classe politica di centrosinistra non smette mai di lasciare esterrefatti. Per la superficialità con la quale governa i processi di sviluppo e di spesa della nostra regione. Per la supponenza nel mascherare le proprie responsabilità di natura politica, ma anche per l’incapacità di comprendere che in tempi di crisi perdere finanziamenti imponenti, rivenienti dall’unica fonte dalla quale è ancora possibile attingere, significa assestare un colpo durissimo all’economia”.
CHE VERGOGNA LA REGIONE BASILICATA CHE NON RIESCE A SISTEMARE UN PEZZO DI VIADOTTO.
VERGOGNATEVI