“Nonostante le prime anticipazioni del Ministero per la Coesione Territoriale attesterebbero che le Regioni del Sud (Campania, Puglia, Calabria e Basilicata) stiano recuperando il terreno perduto nell’impegno di spesa dei fondi comunitari, l’appello dei segretari lucani di Cgil, Cisl e Uil a non correre il rischio, comune a tutte le Regioni meridionali, di decurtazione, solo per la Basilicata di alcune decine di milioni di euro, non può essere preso sotto gamba”. A sostenerlo è Luciano Pisanello, responsabile nazionale organizzazione di IdV, che ha tenuto un incontro a Potenza.
“Serve un grande accordo con le parti sociali e le Regioni – ha detto l’esponente di IdV – per stabilire la priorità dei progetti e tempi certi di realizzazione. Non deve inoltre mancare una profonda discussione sulla programmazione dei Fondi Europei 2014 – 2020, risorse destinate sia ad enti pubblici che ai privati, indicati come uno dei “giacimenti occupazionali” più promettenti e di più evidente consistenza. Parliamo di fondi che hanno una forte valenza soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno – ha sottolineato Pisanello – dove i dati sulla disoccupazione segnano l’emergenza nell’emergenza italiana. E’ dunque necessario intervenire con aiuti concreti alle piccole e medie imprese al fine di incentivare con crediti d’imposta strutturali gli investimenti per la Ricerca e Sviluppo e per il processo produttivo, incrementando così la produttività dell’impresa”.
Secondo il dirigente nazionale di IdV “l’istituzione dell’Agenzia per la coesione alla quale il Governo Letta vorrebbe affidare il coordinamento dei fondi Ue è però un’arma a doppio taglio perché con l’alibi di velocizzare la spesa, esautorando o comunque limitando fortemente poteri e compiti delle Regioni, si potrebbe introdurre quel sistema di centralismo statale che ricorda la vecchia Cassa per il Mezzogiorno. Nel decreto c’è un altro passaggio non trascurabile. Nel rafforzare i poteri di indirizzo e coordinamento della Presidenza del Consiglio (e del ministro per la Coesione territoriale) si chiarisce che a Palazzo Chigi viene ancorata la programmazione del Fondo coesione e sviluppo (Fcs), terza gamba della programmazione che nel ciclo 2014-2020 varrà 54,8 miliardi e sarà destinato totalmente alle infrastrutture. Questo rafforza l’indicazione di IdV che è ancor più valida per la nuova Giunta Regionale della Basilicata, come per le altre in carica nelle Regioni del Sud, per la definizione di un documento di programmazione dei fondi strutturali europei 2014-2020 di qualita’ e condiviso. Il nuovo centrosinistra lucano – conclude Pisanello – è atteso da una svolta e da scelte che dovranno tenere conto dell’urgenza di arginare la perdita di posti di lavoro e la distruzione di apparato produttivo e di favorire un’inversione di tendenza dell’economia, dell’occupazione e della tutela sociale di ampie fasce popolari che sinora lo Stato con la politica dei tagli del welfare non è in condizioni di garantire”.