Presso la Prefettura di Matera il prefetto Luigi Pizzi ha presieduto una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica alla quale hanno partecipato il Presidente dell’Amministrazione Provinciale, Franco Stella; il rappresentante dell’Amministrazione Comunale, Assessore Giuseppe Tragni; i Vertici Provinciali delle Forze di Polizia; il Direttore Territoriale del Lavoro, Michele Campanelli; il Presidente di Confindustria Michele Somma, il Direttore di Confapi Matera Pasquale Latorre e i segretari provinciali delle Organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL, per un esame congiunto di alcuni fenomeni collegati al lavoro nero e irregolare nel settore del mobile imbottito, anche in seguito alla recente trasmissione televisiva “Piazza Pulita” trasmessa il 4 novembre scorso.
E’ stata richiesta la presenza contestuale delle forze sociali e delle istituzioni per individuare mirate azioni di prevenzione e repressione al fine di contrastare le illegalità nel comparto del mobile imbottito, già duramente colpito da una persistente crisi occupazionale e di mercato.
Nel corso dalla riunione è emerso che la fenomenologia non appare così grave e diffusa, come denunciato recentemente dai mass-media, tenuto conto che le irregolarità riscontrate nel settore del mobile imbottito sono presenti in questa provincia come in altre realtà produttive del territorio nazionale.
Il Prefetto ha precisato, al riguardo, che sono stati già effettuati controlli coordinati per contrastare ogni sorta di irregolarità e che altri controlli sono attualmente in corso – anche attraverso la task-force – operativa da diversi mesi presso la Questura.
Contestualmente ha disposto una intensificazione di tutte le attività di controllo.
Si è concordata, altresì, l’istituzionalizzazione di una sede di confronto, individuata presso il Comitato Lavoro Emersione Sommerso (CLES) già operativo presso la Direzione Territoriale del Lavoro di Matera, in cui verranno esaminate le iniziative, anche di carattere tecnico, per contrastare il lavoro nero nel settore del mobile imbottito e per formulare proposte innovative alle norme vigenti in materia.
Le attività svolte dalla costituenda Sezione del mobile imbottito istituita presso il CLES saranno periodicamente riesaminate presso la Prefettura di Matera, anche alla presenza delle Forze di Polizia e dei componenti degli altri Uffici deputati al controllo, per un’analisi più approfondita delle singole problematiche emerse e per individuare strategie di prevenzione e di contrasto più efficaci.
Infine, si è concordato di sottoporre al Tavolo delle tematiche del lavoro – già istituito presso il Comune di Matera – le problematiche occupazionali anche del settore del mobile imbottito che, nei prossimi mesi, potrebbero accentuare il lavoro sommerso o irregolare e la conseguente evasione contributiva e fiscale.
Andate a controllare gli agriturismi che sono dei veri e propri ristoranti senza le autorizzazioni necessarie e con il personale che risulta essere bracciante agricolo invece è cuoco o cameriere e magari questi prendono anche i contributi dalla regione.questa in un certo senso e anche concorrenza sleale vedete cosa succede e inutile che tutti stanno zitti vedete se danno qualcosa che producono o comprano e vendono il prodotto
mi raccomando non cercate ancora una volta di coprire o insabbiare
Siamo alle solite, si cerca di sminuire il problema quando si dice: “…. la fenomenologia non appare così grave e diffusa, tenuto conto che le irregolarità riscontrate nel settore del mobile imbottito sono presenti in questa provincia come in altre realtà produttive del territorio nazionale” (sarebbe giusto comprendere in queste irregolarità altri settori come l’edilizia, i servizi, l’agricoltura, ecc..).
Cosa si vuol dire e giustificare che l’illegalità è normale in un paese che si definisce civile? E’ vero che in queste congiunture economiche c’è la crisi che detta tutte le leggi, però è solo ripristinando la legalità che la si batte.
Per rispondere ad una persona responsabile del settore mobile imbottito: è inutile che la buttiamo sul razzismo, credo che oltre a offendere i lavoratori e i cittadini di una regione che intende rappresentare, abbia offeso anche la propria intelligenza, senza tralasciare la sua storia politica.
Gli strumenti ci sono, basta volerli far funzionare senza spendere ulteriori soldi, perchè chi deve controllare già prende uno stipendio!
questo sindacalista dice cose vere finalmente, leggete http://www.ilquotidianodellabasilicata.it/news/matera/719173/-Salotti-a-nero–colpa.html