La mattina una troupe della trasmissione con la giornalista Carmen Distaso ed il consulente RAI Rocco Corsano si incontreranno a Serra Marina dalle ore 9 con una delegazione del Comitato TerreJoniche per girare e documentare con le immagini la condizione delle persone e del territorio.
Sarà l’occasione per dare conto dell’indignazione dei cittadini lucani nel giorno in cui il Governo proclama la “Giornata di Lutto nazionale per le vittime dell’alluvione sarda” dimenticando le vittime e i danni di tutte le altre alluvioni che hanno sconvolto in questi anni il territorio italiano ed ancora non hanno risposte lasciando una lunga scia di vittime e di ferite ancora aperte. “Uno smaccato e spudorato tentativo di cavalcare l’emozione per nascondere la verità: che sulla sicurezza non si investe e che i sardi, come la maggior parte degli altri cittadini colpiti dalle alluvioni di questi anni, vanno incontro ad un destino di non risposte, abbandono e solitudine” ha commentato il portavoce Gianni Fabbris.
Il Comitato nel pomeriggio aveva diffuso il seguente commento
Gianni Fabbris a nome del Comitato per la Difesa delle Terre Joniche commenta la scelta di dichiarare lo stato di emergenza per l’alluvione che ha colpito la Sardegna mentre lo stesso provvedimento non è stato assunto in occasione delle alluvioni che hanno colpito il nostro territorio provocando anche dei morti. Di seguito la nota integrale.
Anche questa vergogna dovevamo vedere: alluvioni e morti di serie A e B. La politica si vergogni! Quella lucana e pugliese soprattutto.
Prendiamo atto di quanto si sta annunciando per la Sardegna: il consiglio dei ministri entro 24 ore dall’alluvione si convoca, dichiara lo stato di emergenza, stanzia prime risorse, annuncia un emendamento alla legge di stabilità per inserire i fondi necessari a intervenire nel disastro, poi dichiara il lutto nazionale per i morti dell’alluvione.
Per la Puglia e la Basilicata? I nostri morti e le nostre alluvioni sono di serie B o lo sono i nostri parlamentari ed esponenti di Governo?
“La verità”, dichiara Gianni Fabbris a nome del Comitato per la Difesa delle TerreJoniche “è che da quando è entrata in vigore la legge sciagurata che ha smantellato il fondo nazionale (ricordate la tassa sulle disgrazie?) poi dichiarata incostituzionale ma non sostituita da niente, quando in Italia ci sono delle alluvioni siamo al si salvi chi può ed ognuno si arrangi”. In effetti ogni alluvione accaduta in Italia da quella del Veneto di tre anni fa in poi, ha avuto un trattamento differente, molti (come le nostre di Puglia e Basilicata) hanno avuto parzialissime risposte se non quasi nulle, altre (Elba, Sala Baganza, ecc…) praticamente nessuna, qualcuna ha evidentemente avuto la fortura di avere gruppi dirigenti regionali e politici nazionali capaci di “contrattare” risposte. Questo pone due grandi questioni: è moralmente e politicamente inaccettabile il mercimonio che si apre dopo ogni alluvione dentro cui sperare di avere qualche risposta senza che invece ci siano procedure, leggi e normative chiare che definiscano diritti, doveri ed offrano certezze uguali a tutti ma, soprattutto, ci dice chiaramente di quale sia il valore e la capacità contrattuale dei politici lucani e pugliesi eletti a Roma e/o chiamati a ruoli di governo.
Sappiamo bene, purtroppo, che con ogni probabilità, per gli alluvionati sardi, passata la sfuriata mediatica che offre la passerella al Governo, tutto tornerà come per gli altri: solitudine, desolazione ed assenza di risposte.
Oggi a 1000 giorni di distanza dall’alluvione del 1° marzo 2011 ed a oltre 45 giorni di distanza da quella del 7 Ottobre e dai morti lucani e pugliesi, non abbiamo ancora l’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri e le risorse che servono.
Oltre noi tanti altri in Italia. Vergognatevi
Egregio Sig. Fabbris, effettivamente Lei ha ragione per quanto sta accadendo nella nostra Basilicata. Purtroppo, i nostri politici non hanno il potere, per non dire altre parole, di farsi valere. Massima solidarietà per il popolo sardo però non é giusto che la basilicata non venga proprio presa in considerazione. Carlo Levi evidentemente non si sbagliava.
Pasquale Fontana
hai ragione….ma te la devi prendere con i nostri politici!!!
abbiamo deputati e senatori che non parlano a Roma, e in campagna elettorale non vi siete fatti vivi per farli svegliare!!!
e allora, pur avendo ragione….noi tutto abbiamo torto per le persone che ci rappresentano!!!!
Bisogna fare come ha fatto Beppe Grillo quando è venuto a Metaponto, ha taciuto!
state sempre a criticare i politici ma la colpa non è dei politici ma di chi li ha votati avete capito basta basta la colpa è solo nostra adesso tacete tutti perché ci sono i voti, questi signori sono usciti con la maggioranza quindi buoni o brutti mutiiii tuttiiii avete capitoooo ….n.b . le pere marce sono state rielettee,!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!..e basta i politici i politici…….bastaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!…