Sarà la forma di pane più grande che la città di Matera e forse tutta la Basilicata abbia mai conosciuto. Sarà lunga quattro metri e pesante circa 60 chili. E’ uno dei simboli della città di Matera e della sua identità. Sarà proprio il pane il protagonista dell’evento “Pane universale Matera Capitale” ideato dal poeta Roberto Linzalone e organizzato dal Comune di Matera e dalla Soprintendenza ai Beni artistici, storici ed etnoantropologici della Basilicata per celebrare i 20 anni di iscrizione della città nell’elenco Unesco del Patrimonio mondiale dell’umanità e per festeggiare tutti insieme l’ingresso di Matera nella short list delle città candidate a Capitale europea della cultura per il 2019.
L’appuntamento è per domenica, 24 novembre alle ore 10.30 in piazza SS Annunziata nel rione Piccianello dove il pane verrà sistemato su un carretto tipico della tradizione materana per essere trasportato in corteo a piazzetta Pascoli dove arriverà alle 11.30. Arrivato in piazzetta Pascoli il pane verrà offerto ai presenti per quella che vuole essere una rappresentazione simbolica del nostro passato, ma anche del nostro cammino verso la capitale europea della Cultura nel 2019
“Matera narra quotidianamente la sua storia di amore per il grano duro: mangiare il pane, salato, croccante, bruno e giallo, porta con sé la terra, il lavoro, il sole, l’acqua, il lievito madre, il fuoco, la pietra. A Matera il pane si mangia e si guarda: ricorda i Sassi con i suoi buchi dalle mille forme nella massa, apparentemente casuali, in realtà opportune vie che il lievito e l’aria calda scavano per la buona cottura. A Matera il pane ha una forma che dà sapore, e quella forma, alta con le gobbe, è data dal movimento che il fornaio fa, panella per panella, sollevando al cielo la terra in una nuvola di bianca farina” (Tonio Acito, architetto). Brano tratto dal dossier di candidatura di Matera a Capitale europea della Cultura per il 2019.
Nov 22
Poi verranno (in ordine) celebrati e ricordati i salotti, la pasta e infine i palazzinari padroni della città, così il quadro materano è completo. O no?
Mancano quelli del comitato 2019, i novelli benefattori (delle loro tasche)
e basta………..