Franco Bruno dirigente PSI ha inviato alla nostra redazione una nota per sottolineare il buon risultato ottenuto dal Partito Socialista alle elezioni regionali: di seguito la nota integrale.
I socialisti sono riaffiorati domenica scorsa 17-18 novembre giornate elettorali, in una Basilicata dove l’inquinamento tra affari e politica è inesistente o minimo. Nella Regione però c’è certamente una crisi, un malessere che investe le Istituzioni, la pubblica amministrazione e si riflette nelle forze politiche. La maggior autocritica la deve fare il Partito Democratico di ispirazione democristiana e comunista che hanno guidato ed amministrato la Regione con uno scarso sviluppo e appannando a poco a poco il riferimento ai valori ideali e culturali. Non c’è stata nessuna crescita economica, ma, al contrario, c’è stato un impoverimento sociale e politico. Da ciò è derivata la difficoltà di cogliere e di interpretare le stesse trasformazioni provocate e le nuove domande sociali.
Molti elettori non hanno voluto compiere il dovere di votare, la campagna elettorale non interessa più al 50% della popolazione l’affluenza alle urne non si è visto. La politica è stata sconfitta ma una regione che si sottrae al voto politico rischia di diventare ancora più degradata, più povera senza speranza. Col voto si può cambiare subito, senza voto il cambiamento si perde.
Il PD indietreggia, il PDL si sfarina sempre di più, vanno bene i partiti minori, Centro democratico, la lista civica del presidente Pittella, il PSI che va oltre alle previsioni con i suoi 18 mila voti, i fischietti di Beppe Grillo sono stati una delusione, Sel tiene appena, questo è il quadro che emerge da una lettura dei risultati elettorali. Da essa si ricava una conclusione che i tre partiti PD, PDL e M5s hanno subito un crollo. Ma poniamoci qualche domanda, perché i tre partiti più grandi sono crollati? La risposta è abbastanza semplice se poco consolante: sono crollati perché non sono vicini ai cittadini, non interpretano seriamente e rigorosamente, i problemi della gente, ma semplici e mediocri interessi di casta. Perché il PD ha perso 30mila voti? Eppure, a tuttora il PD occupa una posizione centrale nello schieramento politico-post elettorale, ma è una partita rattrappita da una meritata anche se non catastrofica sconfitta. Il suo gruppo dirigente nazionale e regionale è il più vecchio, il suo apparato è al tempo stesso il più debole ed il più restìo alle novità. Se non cambia con la massima rapidità, alla prossima scadenza elettorale sarà una catastrofe.
I socialisti ottengono un premio ampiamente meritato, il salto in avanti più cospicuo rispetto alle precedenti elezioni. Questa circostanza, oltre al peso numerico nella sinistra della Basilicata nel suo complesso, impone al PD e ai suoi alleati un’attenta riflessione sulle decisioni da prendere nei prossimi giorni. Il rientro dei socialisti nel gioco politico della regione Basilicata con un risultato così netto, può forse consentire una maggioranza regionale e comunale più da protagonista nel governare. Oggi, i socialisti partono dalla Basilicata, iniziano una nuova stagione politica. E’ stata una conquista a prezzo di una lotta politica aspra e lacerante. Da tempo i socialisti italiani meridionali erano stati espulsi dalla sinistra e dalla politica italiana. Il crollo della ideologia e del sistema comunista, il dissolversi pacifico ma inesorabile dell’impero sovietico, la crisi di fondo apertasi nel cuore stesso del Paese un tempo guida di quel socialismo reale ormai rinnegato in ogni angolo e da ogni parte, ha creato uno scenario europeo e mondiale totalmente nuovo. Il giudizio dei cittadini della Basilicata hanno sciolto il nodo dei socialisti riconoscendo che il loro futuro può essere salvato dalla compagine socialista, che presto affronterà un periodo duro di lavoro e di difficoltà. I socialisti sono una forza politica rinnovata con volti nuovi che saranno in grado di assumere iniziative con assoluta chiarezza e lealtà nei confronti non solo verso i partiti ma soprattutto verso i cittadini. I socialisti della Lucania sono orgogliosi di essere i principali eredi e continuatori del socialismo, che aspirano all’unità e che apriranno un nuovo capitolo dello loro storia.
Franco Bruno dirigente PSI
Ricomincia il teatrino…..ho vinto anch’io….ho raccolto 18000 voti…mi spetta qualcosa o no?…che mi dai?….ma quando si mangia? …..voglio visibilitá…altrimenti me ne vado!