“Il caso sollevato dal padre di un ragazzo di Pomarico che dovrà attendere fino al 26 maggio per una visita diabetologica all’Ospedale di Matera, così come denunciato oggi dalla Gazzetta del Mezzogiorno, purtroppo non un caso isolato di disservizio (qualche giorno fa un cittadino diabetico ha lamentato di essere stato respinto ad uno screening questa volta dell’ambulatorio Asp Potenza) rafforza la sollecitazione Anisap ad integrare i Centri accreditati privati in diabetologia al servizio pubblico”. A sostenerlo è Antonio Flovilla, presidente ANISAP Basilicata e componente dell’Ufficio di Presidenza nazionale Federanisap che aggiunge: “continuiamo a chiederci perché la Regione Basilicata a differenza di tante altre non utilizzi le capacità professionali, l’organizzazione, l’eccellenza dei Centri privati accreditati in diabetologia. Il rapporto International Diabetes Federation Diabetes Atlas 2013, presentato a Milano in occasione della Giornata mondiale contro il diabete, fornisce dati allarmanti: entro il 2035 i malati di diabete arriveranno a sfiorare “quota un miliardo”, con 592 milioni di persone con diabete e 471 milioni di soggetti con pre-diabete. E nel 2013 sono morte nel mondo 5,1 milioni di persone a causa del diabete, quasi 14 mila ogni giorno, 10 ogni minuto. Dati che devono far riflettere. Non si possono attendere i tempi della burocrazia per l’assunzione, sicuramente indispensabile, di un’altra unità nel reparto diabetologia dell’Ospedale di Matera quando ci sono già adesso strutture in grado di garantire visite e cure. Si tratta di prendere atto che l’incidenza delle persone con diabete anche nella nostra regione è in progressivo e continuo miglioramento e, contestualmente, dopo la prima fase di lavoro dell’Osservatorio regionale sul diabete per rafforzare l’attività di prevenzione e di assistenza ai cittadini affetti da una patologia che in Basilicata registra punte molto alte, tra l’8% e il 10%, è necessario proseguire il percorso avviato dal Dipartimento alla Salute per la realizzazione di progetti conoscitivi allo scopo di affrontare l’assistenza e la pianificazione di interventi sul diabete, preparando ed adeguando le risposte da dare soprattutto sul territorio. I Centri privati accreditati non hanno più nulla da dimostrare – afferma Flovilla – confermando un livello di assistenza molto alto ed efficace del sistema in essere nel nostro Paese, che è frutto di una migliorata cura della persona con diabete nel suo complesso, non solo della cura della sua glicemia, indicando chiaramente un miglioramento del controllo metabolico e un avvicinamento ai livelli auspicati dalle diverse linee guida”.