ZTL a Matera, i dubbi del consigliere Pedicini

Il 15 novembre scorso è ufficialmente entrata in vigore a Matera la Zona a Traffico Limitato, nota con l’acronimo ZTL. In proposito si registra una nota del Consigliere comunale del PDL Adriano Pedicini.

I forti dubbi sulla reale partenza della ZTL sono legittimi; quelli sul suo effettivo funzionamento e sull’intero sistema che avrebbe dovuto donare alla città un centro storico sgombro da auto e disciplinare il parcheggio dei residenti nei rioni Sassi e centro storico, dopo anni e spese di rilievo, devono essere considerati irrisolti. Il 15 novembre ufficialmente, non essendoci stata alcuna proroga o sospensiva, in gran silenzio è entrata in funzione la ZTL senza alcuna comunicazione ufficiale; molto strano tutto ciò! Ma a guardar bene, nulla sembra cambiato, tutto invariato, la solita confusione di sempre e gli obiettivi che ci si proponeva, quello di tutelare e salvaguardare i beni artistici e architettonici della città ed offrire una migliore qualità della vita, rimangono del tutto inevasi. Amministrazione comunale distratta da una miriade di cose che nulla hanno a che fare con il bene comune e con una migliore fruizione della città, non pensa a ciò che è fondamentale per la gente e per l’economia delle tante attività del centro storico. In questo momento c’è solo grande disordine, nonostante il tempo passato impegnato solo in proroghe giustificate dal mancato ritiro dei “pass” da parte dei cittadini. Non c’è niente di concreto che aiuti i cittadini a capire se effettivamente il sistema sia stato avviato, ma anche questa falsa partenza dimostra quanta superficialità ci sia nella gestione della città. Il tutto è avvolto nel mistero, senza la solita enfatica conferenza, mentre al numero verde, dedicato e messo a disposizione del comune, non si sanno dare indicazioni precise. Sono convinto sia verosimile dire che, ufficialmente è partita, ma di fatto non è partito nulla; strana antitesi che aleggia da qualche tempo in questa città che ci offre cose che non sono cose, come un monastero che non è un monastero, sarà questo l’obiettivo al quale l’abitante culturale dovrà approcciarsi? Si perché nel non far nulla di rilevante per la città, vi è anche il trasferimento degli uffici della Polizia Municipale in una nuova zona del palazzo di città, locali più idonei ai compiti presi in carico. C’è confusione anche nell’ufficio che deve provvedere al controllo dei dati rilevati alle telecamere ZTL, non si sa che fare e cosa dire. Il trasferimento del comando di Polizia Municipale era connesso all’entrata in vigore ZTL in una sorta di sala operativa adibita al monitoraggio, invece, oggi vediamo che due o tre uffici a piano terra sono occupati, mentre il resto è ancora in divenire. La sua “partenza” (ZTL), ha il sapore del salvar la faccia, prorogarla ulteriormente avrebbe reso questa amministrazione ancor meno credibile, dopo le incessanti interrogazioni che il gruppo del PDL aveva presentato in consiglio, quindi si è deciso decollare, lasciando tutti con tanti dubbi, enigmi che sono il punto di forza e che aleggiano in tutti i settori. L’intero impianto sulla mobilità urbana nonostante piani e progetti, non ha ancora un prospetto definito, perché mentre si pensa una cosa se ne fa un’altra. Le questioni più manifeste ed irrisolte, dopo quattro anni di amministrazione Adduce, vanno ricercate nel non aver ancora decifrato problematiche spicciole e punti cardini del suo stesso programma quali, la viabilità nel Rione San Giacomo con lo spostamento del mercato; l’area camper, eterna incompiuta; l’area terminal con la cattiva scelta di collocarlo in piazza della visitazione, i cui lavori sono stati appaltati ma mai eseguiti; in ultimo le piste ciclabili con la fantasiosa scelta di realizzarle sulle strade a maggior intensità di traffico.