Una ventina di artisti – tra gruppi musicali, cantautori, cover band, interpreti della musica popolare – coreografie, curate da Marco Realino e comicità con Antonio Fiorillo: sono gli “ingredienti” della tredicesima edizione del Festival di Potenza presentato oggi ai giornalisti dall’organizzatore Mario Bellitti e dal responsabile dell’ufficio stampa Arturo Giglio.
L’evento di spettacolo, in programma sabato 30 novembre presso l’Auditorium del Conservatorio Gesualdo Da Venosa (ore 21), che sarà presentato da Ertilia Giordano, prevede in cartellone le esibizioni, tra gli altri, del gruppo italiano di musica leggera Santarosa, di Stefano Artiaco, cantautore partenopeo che ha ricevuto dal governo australiano un Awards per la diffusione della multicultura nel mondo, Agostino Gerardi tra i maggiori esponenti della musica popolare lucana, Pelle di Luna Band, Il Mio canto libero, Oggi e Dimane Show ed Elena Kozina.
Mario Bellitti ha ribadito la nuova formula del Festival che dopo i primi anni di concorso per nuove proposte, emergenti e under16, è diventata una vetrina di artisti e spettacolo con la possibilità a giovani di esprimere la propria creatività musicale (ce ne saranno otto) davanti ad un pubblico di operatori ed agenti di spettacolo, giornalisti specializzati, produttori. Tra le novità, la produzione televisiva (in due puntate) a cura di Canale Seitv che sarà tramessa da La Nuova Tv e dal circuito di distribuzione televisiva Fox Production & Music, per “rafforzare” l’immagine della rassegna nei circuiti multimediali (oltre alle tv satellitari e digitali anche web).
Per il “patron” del Festival, “per comprendere le cause della crisi generale c’è da monitorare il sistema spettacoli regionale, che ormai non regge più perché gli enti istituzionali (Comuni, Province, Regione), che un tempo facevano rete, ora non hanno la forza, il peso finanziario, la volontà di intervenire. Il dato Siae – precisa il patron del Festival e promoter di spettacolo – si spiega con la riduzione media della spesa per ciascuno spettacolo. Questo significa che i Comitati festa, le Pro-Loco, le associazioni, i Comuni, ecc. non rinunciano alle feste di piazza o in locali, solo che sono molto più attenti al portafoglio. Una contrazione di spesa che nella scorsa estate è stata evidente. Infine l’appello alla Regione Basilicata: vorremmo che l’Osservatorio Regionale dello Spettacolo, costituito “sulla carta” nel 2010, diventasse al più presto operativo per monitorare un settore in forte evoluzione e soprattutto per sostenere le scelte politiche di finanziamento di eventi che in molti casi godono di una sorta di corsia preferenziale rispetto ad altri. E poi chiediamo di dare attuazione alla legge di incentivi sullo spettacolo dal vivo (a firma dell’allora assessore Viti), approvata dalla Giunta Regionale alla fine della legislatura ma non dal Consiglio, perché questo genere di spettacolo dà lavoro ad artisti, tecnici, operatori e garantisce la qualità artistica.
Il responsabile dell’Ufficio stampa Arturo Giglio ha fornito i dati. La crisi colpisce duro lo spettacolo, ma – ha detto – è la Basilicata, a scorrere le tavole dell’annuario SIAE 2011, la regione dove lo spesa al botteghino e’ calata di piu’ (-17,53%) e dove la situazione appare piu’ allarmante. Anche analizzando la situazione per regioni, il cinema si conferma uno dei settori piu’ in sofferenza. Sempre in Basilicata la spesa al botteghino per il cinema cala del 13,93%, ma il crollo (-46,90%) riguarda i concerti e lo sport (-41,85%), seguiti da ballo (-18,88%) e mostre (-16,37%). Unico indicatore positivo in questa regione e’ il teatro con +5,91%. Ancora secondo i dati di fonte SIAE (questa volta 2012) per l’attività di “ballo e concertini” il fatturato dichiarato è di 3,4 milioni di euro con un’evidente differenzazione provinciale perché nel Materano tocca 2,7 milioni di euro (contro 455 mila euro nel 2011) e nel Potentino poco più di 700 mila euro (contro i precedenti 831 mila). Dunque si è speso di più in provincia di Matera, nonostante il numero decisamente minore di eventi rispetto alla provincia di Potenza. Quanto ai biglietti staccati, in Basilicata, complessivamente, l’attività concertistica nel 2012 tocca quota117 mila di euro contro i 115 mila dell’anno precedente; al cinema i paganti al botteghino producono un giro di 1,6 milioni di euro contro 1,046 e per il teatro 415 mila euro contro 215 mila.
“Il periodo d’oro dello spettacolo come del cinema e del teatro – commenta Paolo Fontana, presidente Asmea (Associazione Spettacolo Management e Artisti) – sembra lontano. La crisi economica che si è abbattuta sul Paese colpisce anche il settore dello spettacolo e gli italiani, costretti a tirare la cinghia, rinunciano sempre più spesso al divertimento e allo svago. Il problema è legato anche al calo dell’offerta, un calo che si sente un po’ dappertutto, ma è più forte al sud dove stanno chiudendo decine e decine di agenzie che significa aumento non solo di disoccupati quanto di persone che non hanno copertura previdenziale e non sanno cos’è la cassa integrazione”.