“Se Matera ha ‘Belfagor’, nome attribuito ad un grosso topo che scorazza per la sede del museo Ridola, Acquedotto Lucano nella sede di Melfi ha i suoi topi che chiameremo ‘Valchirie’ per il numero: la Basilicata è invasa dai topi? Dopo la figuraccia di qualche massimo esponente sindacale a livello nazionale il quale non si accorge che i lavoratori del salotto materano vengono trattati come topi da laboratorio dai cinesi, anche a livello locale si avverte l’esigenza di emulare il leader sindacale esibendo l’ennesimo disprezzo per i lavoratori. Infatti, invece di condividere la posizione assunta da un segretario Regionale ed RLS che aveva ripreso una questione nota dal 2009 riguardo il pessimo stato degli uffici AqL di Melfi, i rappresentanti aziendali si sono nettamente schierati a favore dell’azienda, vessando chi ritiene, che non debbano vincere i topi ma la decenza e la dignità dei lavoratori e degli utenti”.
E’ quanto espongono i segretari dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Pino Giordano per i quali, “restiamo stupiti sull’atteggiamenti di certi rappresentanti dei lavoratori nell’Ente AqL i quali, non denunciano lo stato della sede di Melfi che è pressappoco uno scantinato ma, affermano che l’invasione di topi nei locali sia qualcosa di assolutamente accidentale che si sarebbe potuto verificare in un qualsiasi stabile: l’Ugl ritiene di essere di fronte ad una teoria a dir poco imbarazzante e preoccupante per l’intera comunità. Non soddisfatti, questi confortanti sindacalisti, rassicurano: ‘l’azienda sta predisponendo i controlli sanitari per ‘tranquillizzare’ il personale di AqL’. La normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro prescrive visite mediche per salvaguardare l’equilibrio psichico e la serenità dei lavoratori, cosa che l’Azienda sta effettuando nonostante si curi poco di questa invasione: davvero un’originale interpretazione della legge! Ciò che noi chiediamo ai vertici dell’Ente è – concludono Tancredi e Giordano: chi tranquillizzerà i clienti che quotidianamente frequentato questo ufficio? E’ evidente che certi personaggi ‘pseudo-sindacaslisti’, in questa fase particolarmente complessa della Spa, sono più preoccupati di proteggere la poltrona di qualche Dirigente che, la salute dei lavoratori e degli utenti di Acquedotto Lucano. Noi dell’Ugl ci batteremo affinché non ci sia disparità tra i lavoratori, non esistono dipendenti di serie ‘A’ e di serie ‘B’: speriamo che la politica controlli, non sfugga come i topi ma, valuti il da farsi”.