Nasce a Policoro “Italia Jonica”, la rete interregionale di imprese turistiche. Il presidente è il lucano Antonello De Santis. Il 21 novembre 2013 è stata costituita a Policoro la rete di imprese “Italia Jonica” che, per la sua caratteristica di interregionalità e per le sue dimensioni, rappresenta una vera novità nel panorama turistico nazionale e dimostra una grande crescita culturale degli imprenditori lucani e non solo. La rete, infatti, ha unito le zone joniche di Basilicata, Calabria, Puglia, e sono oltre 40 le imprese turistiche aderenti, con più di 20mila posti letto disponibili, a cui si aggiungono imprese di servizi nel settore dei trasporti, dell’agroalimentare e di altri settori. Presidente del comitato di gestione è stato nominato l’ing. Antonello De Santis (Basilicata) coadiuvato due vice presidenti: Natale Salvatore Falsetta (Calabria), con funzioni vicarie e Giampiero Menza (Puglia). La rete d’imprese “Italia Jonica” ha sede legale nel Palazzo Baronale di Scanzano Jonico e nella sua fase costitutiva ha eletto il comitato di gestione, che durerà in carica fino al 30 ottobre 2015, ed è composto da 15 componenti rappresentativi delle tre realtà regionali.
Il territorio jonico della Basilicata ha subìto negli ultimi dieci anni una trasformazione notevole in termini di sviluppo turistico: le infrastrutture; le portualità di notevole importanza che sono sorte; il recupero dei “Sassi” di Matera, che da vergogna dell’Italia si sono trasformati in patrimonio dell’umanità; la crescita e il moltiplicarsi di strutture ricettive turistiche di alto standard, ecc. Sono tutti elementi che uniti ad una elevata qualità dell’ambiente, in quanto non compromesso da cementificazione selvaggia, determinano il successo del territorio sul mercato nazionale ed internazionale. Oggi l’incidenza dell’economia turistica in Basilicata è pari al 6% del Pil e con i nuovi investimenti sulla costa Metapontina, per oltre novanta milioni di euro in corso di finanziamento da parte del Ministero dello sviluppo economico, si intende alzare tale soglia al 10% del Pil, riportandoci così in linea con la media nazionale.
Tali caratteristiche si riscontrano non solo nella fascia jonica lucana ma pure in quella calabrese, come nella piana di Sibari, che gode oltretutto di attrattori naturali come i grandi parchi del Pollino e della Sila e della qualità dei centri storici di Rossano e Corigliano, solo per citarne alcuni. E anche in quella pugliese, ricordiamo lo sviluppo turistico della parte ovest della costa tarantina, le grandi potenzialità e bellezze della costa est-salentina, l’unicità delle gravine, della Valle D’Itria (e perché non pensare di recuperare il patrimonio della città vecchia di Taranto?).
“Oggi si sente la necessità di fare un salto qualitativo, tale da promuovere il territorio non solo sul mercato nazionale ma sopratutto su quello internazionale in aree fortemente sensibili al nostro prodotto quali ad esempio il nord-Europa” afferma De Santis che spiega: “Da qui è scaturita la consapevolezza e la maturità degli operatori turistici delle tre aree regionali di vivere insieme questo nuovo percorso, che li vede protagonisti importanti del processo di sviluppo del territorio”.
“Questa nuova sfida – spiega il neo presidente De Santis -, lanciataci e voluta all’epoca dall’assessore alle Attività produttive Marcello Pittella, e sostenuta dai direttori dei dipartimenti Turismo, ing. Michele Vita per la Basilicata e dottor Pasquale Anastasi, per la Calabria, ha trovato disponibilità e sensibilità da parte delle istituzioni che il 29 luglio 2013 hanno sottoscritto un protocollo di intesa. A firmarlo sono stati i due assessori regionali Marcello Pittella e Silvia Godelli della Puglia, e il presidente della Regione Calabria con delega al turismo Giuseppe Scopelliti. Un gesto importante che dà agli operatori turistici ruolo e dignità nel programmare il futuro. Oggi tocca a noi, attraverso la costituzione della rete di imprese ‘Italia Jonica’, promuovere l’immagine turistica del territorio mantenendo ferme le due costanti quali competitività e qualità” aggiunge De Santis.
Tre gli obiettivi che si vogliono raggiungere nell’immediato. Competitività: abbattere i costi realizzando un’unica piattaforma d’acquisto che interagisca nel territorio con filiere nel settore dell’agroalimentare esistenti e da promuovere. Qualità: stabilire standard qualitativi a cui attenersi e che ci distinguano anche in termini di paragone da offrire ai nostri ospiti. Promozione: recuperare parte significativa dei minor costi d’acquisto ed utilizzarla per la promozione mirata sulle aree nazionali ed internazionali fortemente sensibili al nostro prodotto; utilizzare al meglio i sistemi di comunicazione informatica con la realizzazione di un portale proprio; costruire un complesso sistema di relazione nel mondo dell’arte, della cultura in genere, delle diversità nazionali ed internazionali tale da porre il territorio all’attenzione dei media. Promuovere azioni di lobby nei confronti della politica e degli altri attori economici sul territorio (penso alle multinazionali del petrolio ecc.).
“Il nostro obiettivo finale è che ‘Italia Jonica’ diventi un territorio di tendenza dove attrattori culturali e ambientali si uniscano al recupero delle nostre masserie fortificate e i relativi centri storici sparsi sul territorio – conclude il presidente De Santis -. Inoltre pensiamo ai progetti delle “blue road” per mettere in rete le portualità esistenti, e da realizzare, e dove i porti turistici rappresentino non più luoghi di transito per altre destinazioni, ma punti d’arrivo per fruire del nostro territorio. O ancora i “social resort” (già utilizzati da Spagna e Turchia) dove far svernare le popolazioni del Nord Europa. Ma ci sono altri prodotti che tendono a cogliere le esigenze di una popolazione sempre più diversificata e articolata nei propri bisogni che possono concorrere al raggiungimento di questo fine, elemento essenziale per una proiezione futura del nostro lavoro da svolgere con grande serenità e senza timori per la volubilità dei mercati”.