Ignazio Messina, segretario nazionale IdV, critica i provvedimenti che il Governo ha previsto di inserire nella legge di stabilità. Di seguito la nota integrale.
Sulla legge di stabilità siamo arrivati al gioco delle tre carte. Il governo, infatti, cambia il nome alle imposte, ma rimane il fatto che a pagare siano sempre gli stessi, cioè le fasce più deboli della popolazione. Basti pensare alla presa in giro sull’Imu che sta mettendo in ginocchio i comuni italiani che non potranno più garantire i servizi essenziali. Per non parlare del fatto che i tributi che i cittadini non pagheranno sulla prima casa, gli saranno addossati con altre tasse. Inoltre, invece di aumentare il costo della benzina, l’esecutivo potrebbe chiedere alle compagnie che estraggono gas e petrolio dal nostro territorio, di aumentare le royalties da versare allo Stato. Ci chiediamo perché non si colpiscono i grandi evasori, non si vendono i beni confiscati alla mafia e non si recupera denaro dai tagli agli armamenti? Queste sono le risposte che attendono i cittadini italiani.
Ormai sembra veramente di essere su scherzi a parte! Infatti è questo il primo pensiero che ci viene in mente dopo l’ultimo colpo di genio del governo che, per evitare il pagamento della seconda rata dell’Imu sulle prime case, ha pensato bene di farla pagare ai proprietari di terreni e dei fabbricati alle aziende agricole. Non solo: l’esecutivo ha deciso, inoltre, di aumentare le tasse sulle piccole e medie imprese. L’agricoltura, già messa in ginocchio da catastrofi climatiche e difficoltà economiche, deve sopportare ora anche questa insopportabile scure del governo. Per non parlare del fatto che, secondo i dati della Cgia di Mestre, ogni mese chiudono circa 5 mila piccole e medie imprese. Così, aumentando le tasse, si dà loro il colpo di grazia. Il ministro Saccomanni ha affermato che, per non alzare le tasse, servirebbero 2,4 miliardi di euro. E allora perché l’esecutivo non vende gli 80 miliardi di patrimonio, di cui 2 in titoli di Stato, confiscato alla mafia? Perché non dimezza la spesa, che oggi ammonta a 4 milioni, per le auto blu?.
Saccomanni spieghi agli italiani perché preferisce tartassarli, anziché ridurre i privilegi della Casta e vendere i beni confiscati alla mafia i cittadini sarebbero grati e il governo riacquisterebbe un minimo di dignità.
Sull’Imu dunque il governo ha giocato una brutta partita sulla pelle dei cittadini. Dietro la promessa di far sparire l’imposta si nascondeva, in realta’, la solita beffa e a pagarne le conseguenze saranno, ancora una volta, gli onesti contribuenti. Italia dei Valori è accanto alla protesta dei sindaci in rivolta. Questo esecutivo ha il dovere di fornire loro delle risposte immediate e, soprattutto, delle soluzioni concrete, visto che l’imposta non e’ affatto sparita. Il governo cosi’ perde tutta la credibilita’, se mai ne ha avuta una.
Nov 30