Erano circa le 3 del 10 giugno quando un forte boato ha svegliato Pisticci. Una vera e propria esplosione nel centro storico, in località Cammarelle, all’ ingresso nord del paese.
Lo scoppio, molto forte, ha interessato un locale adibito a deposito, provocando una pressione molto forte verso l’alto: il solaio che fa da soffitto al magazzino del piano terra – e da pavimento alla casa del primo piano – si è sollevato, poi sradicato e caduto giù, intero, senza frantumarsi o capovolgersi.
Solo per questo non è finito tutto in tragedia.
La forza d’ urto ha portato anche al cedimento dei muri divisori delle rimesse limitrofe, scaraventando un’ auto parcheggiata nei pressi. Uno scenario quasi apocalittico: detriti ovunque, anche a distanza di molti metri, diverse auto danneggiate, saracinesche e finestre divelte.
Ad essere coinvolti nell’esplosione la signora Concetta Lauria in Albano, di 47 anni, con i due figli, Carlo, di 19 e Francesca, di 12.
La signora che dormiva nella stessa stanza con la figlia, si è ritrovata sulle macerie. Il figlio, che era in un’ altra stanza, è rimasto aggrappato al primo piano prima di essere prontamente soccorso dal vicinato. I tre sono stati assistiti dai sanitari del 118 per essere poi trasferiti al pronto soccorso di Policoro. Per i due ragazzi solo escoriazioni e ferite, mentre la signora Lauria ne avrà per un mese.
Un volo di alcuni metri, per quanto con il corpo rimasto in posizione sempre parallela al pavimento, ha causato un impatto molto forte per la donna che pare abbia subito danni alla colonna vertebrale.
Ad intervenire prontamente sul posto i Vigili del Fuoco di Ferrandina, quelli di Matera ed i volontari di Montalbano Jonico, che hanno continuato a raccogliere detriti e macerie. Un dispiegamento di forze che ha visto coinvolti i Carabinieri del Nucleo Provinciale di Matera e gli agenti di Pubblica Sicurezza del Commissariato di Pisticci.
Da stamattina sono in corso le indagini per ricostruire l’accaduto, coadiuvate dalla Polizia Scientifica. A primo impatto si è pensato alla classica “fuga di gas”, ma non è affatto da escludere una strada diversa, di origine colposa o dolosa.
Sembra, infatti, che la famiglia non avesse in casa nessuna bombola di gas, nè il deposito coinvolto nello scoppio è collegato alla rete gas, che non presenta anomalie, dopo i controlli dei tecnici della Basengas. La causa probabilmente si trova in qualcosa che è avvenuto all’interno del magazzino-deposito del piano terra o appena fuori, che ha tutte le sembianze di un ordigno.
Tutta l’area è stata circoscritta, con la chiusura di una delle arterie principali di Pisticci, che collega la periferia al centro.
Il neoeletto sindaco Vito Di Trani si è recato personalmente sul posto, accompagnato dalla Polizia Locale. Nel pomeriggio il primo cittadino di Pisticci, dopo gli accertamenti dell’Ufficio Tecnico Comunale e dei Vigili del Fuoco, ha emesso un’ordinanza di sgombero per 5 abitazioni di via Giulio Cesare. “Nei primi giorni le famiglie saranno ospitate negli alberghi, – dice Di Trani – in attesa di trovare per loro una sede definitiva “.
E’ ancora presto per fare ipotesi o illazioni ed è naturale attendere il corso delle indagini, per evitare allarmismi. Poteva essere una tragedia e non lo è stata. Già questa è una buona notizia.
Angelo D’Onofrio.