Ecoc 2019, le sei città finaliste a Ravenna. Adduce: Ora il governo sostenga Italia 2019”.
Con un patto di collaborazione e un appello al Governo, si è concluso alle 17,15 nella Residenza Municipale l’incontro tra le sei città candidate al titolo di “Capitale Europea della Cultura per il 2019”, promosso dal Sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci e dallo Staff di Ravenna2019.
Al termine della riunione, durata circa due ore e svolta in un clima di grande cordialità, i partecipanti hanno sottoscritto una “Carta d’intenti” nella quale si impegnano, fra l’altro, a collaborare nella fase finale di selezione e anche dopo la designazione; a creare o rafforzare le partnership utili per partecipare ai nuovi programmi UE; a favorire la mobilità di produzioni culturali, artisti e operatori tra una città e l’altra; a incoraggiare progetti comuni tra studenti di scuole e Università dei rispettivi territori.
La dichiarazione congiunta si chiude con un appello al Governo italiano: le finaliste auspicano che l’Esecutivo « possa sostenere l’impegno profuso da tutte le città candidate nella sfida per diventare Capitale Europea della Cultura, valorizzando il lavoro già svolto e ancora da svolgere nei prossimi mesi, sostenendo il progetto Italia 2019 e assicurando, come da prassi del programma, appositi finanziamenti per la città che sarà designata Capitale Europea della Cultura nel 2019 »
Erano presenti il sindaco di Matera Salvatore Adduce, gli assessori comunali Enrica Puggioni di Cagliari (cultura), Luigi Coclite di Lecce (turismo, eventi e spettacoli), Andrea Cernicchi di Perugia (cultura) e Paolo Mazzini di Siena (ambiente, palio e lavori pubblici), con i rappresentanti dei rispettivi staff.
Nel corso della riunione il direttore del Comitato Matera 2019, Paolo Verri, ha proposto che una parte dei programmi culturali venga organizzata di comune accordo fra le città candidate, sia italiane che bulgare, in modo da intraprendere insieme un percorso di fattiva collaborazione. “Nei prossimi mesi – che saranno molto intensi – ciascuna città dovrà dedicare una parte della sua attività a un lavoro corale. Sarebbe un importante passo in avanti nell’interesse generale del Paese”.
Il sindaco di Matera e presidente del Comitato Matera 2019, Salvatore Adduce, ha affermato di essere soddisfatto per l’esito dell’incontro che ha messo in evidenza lo spirito di collaborazione che esiste fra le città candidate. In particolare, Adduce ha espresso la necessità che “la sfida lanciata da alcune città italiane trovi un sostegno concreto e solido da parte delle regioni e soprattutto dal parte del Governo nazionale. La nostra idea di Italia 2019 condivisa da tutte le città candidate sta prendendo corpo in mozioni e ordini del giorni presentati alla Camera e al Senato. Il Governo da subito deve farsi carico del lavoro che le città stanno facendo per dare continuità a questo percorso e cominciando a individuare le risorse adeguate. Al termine della riunione ai sindaci è stata affidata la responsabilità di definire con il governo gli aspetti operativi”.
L’iniziativa odierna è stata organizzata da Ravenna2019 nello spirito di una competizione corretta e trasparente.
Nella foto in copertina Alberto Cassani – coordinatore di Ravenna2019; Paolo Verri – direttore di Matera 2019; Anna Maria Montaldo – direttore musei civici di Cagliari; Enrica Puggioni – assessore alla cultura di Cagliari; Raffael e Parlangeli – direttore di Lecce 2019; Luigi Coclite – assessore alla cultura di Lecce; Nadia Carboni – project manager di Ravenna 2019; Fabrizio Matteucci – sindaco di Ravenna; Salvatore Adduce – sindaco di Matera; Ouidad Bakkali – assessore alla cultura di Ravenna; Angelo Romagnoli – direttore artistico di Siena 2019; Paolo Mazzini – assessore alle attività produttive di Siena; Andrea Cernicchi – assessore alla cultura di Perugia.
CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA
Carta di Intenti
Premessa
Nel 2019 spetterà ad una città italiana il titolo di Capitale Europea della Cultura, esito di un
percorso di lavoro e investimento nei territori, che ha impegnato e sta tuttora impegnando alcune città del nostro Paese. La Capitale Europea della Cultura rappresenta una opportunità unica per le città che hanno deciso di scommettere e mettersi in discussione su un programma europeo che chiama in causa la capacità di immaginare il futuro di un territorio, ma anche di un Paese, e della stessa Europa, puntando sulla cultura come il più efficace motore di sviluppo e cambiamento.
Già nella fase di preparazione della candidatura, le 21 città in gara hanno messo in moto energie e risorse per attivare un circuito virtuoso di promozione e sviluppo delle proprie realtà. La competizione ne ha stimolato la capacità creativa e innovativa verso un ambizioso obiettivo di prospettiva. In tale quadro è nata la proposta di Italia 2019, un progetto che mette in rete le città candidate, al fine di costruire un percorso comune di valorizzazione nell’anno in cui il nostro Paese giocherà un ruolo di primo piano sul palcoscenico culturale europeo.
Dichiarazione di intenti Le città che sono entrate ufficialmente nella rosa delle finaliste per il titolo di Capitale Europea della Cultura saranno in particolare chiamate nei prossimi mesi a dare il meglio di sé, mettendosi alla prova con il proprio territorio e con l’Europa. L’investimento di risorse ed energie che le città metteranno in campo rientra in un quadro più ampio che oltre a comprendere il già citato progetto Italia 2019 riguarda la strategia culturale di rilancio del Paese in una ottica di lungo termine. A questo proposito le città che concorreranno al titolo nel 2014 sono consapevoli della necessità di cogliere l’opportunità della Capitale Europea della Cultura non solo per contribuire a definire lo sviluppo futuro dei loro territori ma anche del Paese stesso.
Le città di Cagliari, Lecce, Matera, Perugia, Ravenna e Siena esprimono pertanto la volontà di:
a) collaborare nella fase finale di selezione, e anche dopo la designazione, costruendo
progettualità condivise sulla base dei principali criteri del programma Capitale Europea
della Cultura, quali la diversità e gli aspetti comuni delle culture in Italia e in Europa;
b) impegnarsi ciascuna nel creare o rafforzare le partnership utili per partecipare ai nuovi
programmi promossi dalle istituzioni Europee, in particolare Creative Europe, Horizon 2020
e il nuovo ciclo di fondi strutturali 2014-2020;
c) favorire la mobilità di produzioni culturali e creative, artisti e operatori culturali tra una città e l’altra;
d) intensificare lo scambio tra le strutture operative dedicate alla gestione della candidatura;
e) incoraggiare progetti comuni tra giovani sia degli istituti scolastici che delle Università dei
territori coinvolti nella competizione, anche alla luce del nuovo programma europeo
Erasmus plus;
f) impegnarsi nello sviluppo del progetto Italia 2019, elaborando progetti di collaborazione con
altre città candidate non selezionate per la fase finale;
g) stimolare l’apprendimento collettivo, attraverso lo scambio di buone prassi sia tra le città
candidate, che con altre realtà avanzate in ambito europeo sui temi che più riguardano lo
sviluppo culturale dei territori.
Appello al Governo
A tal fine le città auspicano che il Governo italiano possa sostenere l’impegno profuso da tutte le città candidate nella sfida per diventare Capitale Europea della Cultura, valorizzando il lavoro già svolto e ancora da svolgere nei prossimi mesi, sostenendo il progetto Italia 2019 e assicurando,
come da prassi del programma, appositi finanziamenti per la città che sarà designata Capitale
Europea della Cultura nel 2019.
Cagliari, Matera, Lecce, Perugia, Siena e Urbino ospiti di Ravenna: report di Ravenna 2019
Con un patto di collaborazione e un appello al Governo, si è concluso alle 17,15 nella Residenza Municipale l’incontro tra le sei città candidate al titolo di “Capitale Europea della Cultura per il 2019”, promosso dal Sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci e dallo Staff di Ravenna2019.
Al termine della riunione, durata circa due ore e svolta in un clima di grande cordialità, i partecipanti hanno sottoscritto una “Carta d’intenti” nella quale si impegnano, fra l’altro, a collaborare nella fase finale di selezione e anche dopo la designazione; a creare o rafforzare le partnership utili per partecipare ai nuovi programmi UE; a favorire la mobilità di produzioni culturali, artisti e operatori tra una città e l’altra; a incoraggiare progetti comuni tra studenti di scuole e Università dei rispettivi territori.
La dichiarazione congiunta si chiude con un appello al Governo italiano: le finaliste auspicano che l’Esecutivo « possa sostenere l’impegno profuso da tutte le città candidate nella sfida per diventare Capitale Europea della Cultura, valorizzando il lavoro già svolto e ancora da svolgere nei prossimi mesi, sostenendo il progetto Italia 2019 e assicurando, come da prassi del programma, appositi finanziamenti per la città che sarà designata Capitale Europea della Cultura nel 2019 »
Erano presenti il sindaco di Matera Salvatore Adduce, gli assessori comunali Enrica Puggioni di Cagliari (cultura), Luigi Coclite di Lecce (turismo, eventi e spettacoli), Andrea Cernicchi di Perugia (cultura) e Paolo Mazzini di Siena (ambiente, palio e lavori pubblici), con i rappresentanti dei rispettivi staff.
L’iniziativa odierna, come già nell’aprile 2012 con le aspiranti note all’epoca, è stata organizzata da Ravenna2019 nello spirito di una competizione corretta e trasparente: allora come oggi, la primogenitura della proposta è stata premiata dalla pronta adesione delle altre città, tutte convinte d’esser « avversarie, non nemiche. »
I PROBLEMI DELLA CITTA’ SONO BEN ALTRI E GRAVI…NON CI INTERESSANO I BANCHETTI E CENE DEI LOR SIGNORI….LE ONORIFICIENZE HANNO UN LORO PERCORSO….IL PROBLEMA E’ CHE LA GENTE NON VI PENSA PROPRIO CARO SINDACO!!!!