Nella stagione invernale – secondo l’allarme diffuso dagli psicoterapeuti – aumenta il numero di chi soffre di depressione (2-3% in più): tante, infatti, sono le persone che all’arrivo della stagione fredda scivolano del tunnel del mal di vivere. Una tendenza che in Basilicata non va sottovalutata.
A sostenerlo è l’ANISAP Basilicata, in una nota a firma del presidente Antonio Flovilla, evidenziando che, da noi, solo nel 2011 il consumo di farmaci antidepressivi è stato di 28,95 per mille al giorno (media nazionale 36,1) , contro un consumo di 7,61 (media nazionale 8,1) nel 2000. Secondo stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità emerge che, nel 2020, la depressione sarà la seconda causa di morte nei Paesi occidentali, con crescente e continuo utilizzo dei farmaci correlati. Anche i disturbi psichici rilevati con degenze ospedaliere sono in aumento però solo tra la popolazione femminile lucana (al 2010 riguarda il 41,89 per 10.000, più 3%, contro il 39,71 per 10.000 per gli uomini). Ancora più inquietante e preoccupante è l’incremento dei suicidi, osservato negli anni più recenti e – evidenzia l’Anisap – come confermano purtroppo le cronache giornalistiche delle ultime settimane, soprattutto tra gli uomini e in particolare tra i 65 e i 74 anni con un tasso in Basilicata pari a 14,69 per 100.000 che subito dopo la Sardegna è il più alto in assoluto, mentre è pari al 19,04 per 100.000 tra i 15-18 e oltre 75 anni è del 9,93 per 100 mila. Il dato è allarmante poiché l’incremento è stato di circa il 30% dal 2006 ad oggi e, il fatto che il tasso di suicidi sia considerevolmente aumentato solo in questi ultimi anni, in concomitanza con la crisi economica, fa pensare che le cause non siano da imputare tanto a patologie psichiatriche, quanto ad un crescente disagio sociale ed economico. L’umore depresso è, infatti, uno dei sintomi più diffusi nella popolazione italiana: si parla di quasi 2 milioni di persone.
Un disagio dunque – sottolinea l’ANISAP – che deve essere monitorato con attenzione anche al fine di prevedere un rafforzamento delle attività preventive e della presa in carico sanitaria e sociale di soggetti a rischio. Si rende perciò necessaria una riflessione che miri a trovare i giusti supporti nelle strutture territoriali per la diagnosi e la cura delle patologie depressive in modo da migliorare, laddove possibile, l’appropriatezza prescrittiva.
Per tornare al trend di stagione, le prime fasi dell’inverno sono i momenti dell’anno in cui maggiormente si scatenano i sintomi depressivi: depressione, ansia, perdita di energie, tendenza a dormire di piu’, ritiro sociale, perdita di interessi, aumento dell’appetito, mancanza di speranze, variazioni di peso, difficolta’ di concentrazione’.
ANISAP infine segnala un’iniziativa denominata “Inverno psicologico”, promossa da Giovanni Porta, psicoterapeuta sensibile alla prevenzione e trattamento della depressione, che consiste nell’offrire, per l’intero periodo invernale, un colloquio gratuito di psicoterapia a chiunque lo desideri, proprio per dare una mano a quelle persone che sentano il bisogno di iniziare un cammino verso la crescita personale e la valorizzazione e lo sviluppo di sé.
Dic 05