Si è conclusa a Potenza la due giorni su “La valutazione del rischio da agenti fisici negli ambienti di lavoro e di vita” dell’Associazione Italiana Igienisti Industriali (AIDII) in co-organizzazione con l’Agenzia regionale ARPAB.
Quattro le sessioni affrontate nell’Aula Magna dell’Università di Basilicata, che ha offerto il patrocinio: “Gli agenti fisici di rischio negli ambienti di lavoro e negli ambienti di vita” il tema di giovedì 5 dicembre e “I campi elettromagnetici negli ambienti di vita e di lavoro” nella giornata successiva.
I due momenti di studio sono stati promossi dalla sezione Sud di Aidii che per la prima volta ha scelto di collaborare con un’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente facendolo proprio in Basilicata.
“L’Aidii, ha spiegato il coordinatore Contarp (Consulenza tecnica, accertamento rischi e prevenzione) di Inail -Raffaele D’Angelo- ha al suo attivo duemila associati e centinaia di igienisti certificati impiegati in aziende, imprese e società di servizi.”
“Con l’idea di eventi itineranti come questo, ha proseguito D’Angelo, intendiamo sottolineare l’importanza della professione dell’igienista ambientale opportunamente regolamentata così come avviene a livello internazionale.”
D’Angelo ha avuto modo di apprezzare i notevoli passi in avanti compiuti proprio dall’ Arpa Basilicata a partire dal convegno sulle linee guida del rischio chimico negli ambienti di lavoro che lo vide coinvolto nella primavera del 2012.
“Riconosco i progressi e lo sforzo compiuti da Arpa in termini di qualità e competenze: sul tema dell’inquinamento acustico l’Agenzia regionale lucana rappresenta sicuramente un’eccellenza nel settore a livello nazionale.”
“Inoltre, ha proseguito il rappresentante Inail, porre in essere sinergie con una realtà simile potenzia gli obiettivi dell’associazione AIDII per una rete di relazioni, uno scambio di conoscenze e un confronto tra competenze per incrementare la “cultura dell’igienista industriale”; figura ancora poco presente nelle aziende pubbliche e private italiane ma di cui dovrebbero dotarsi tutte le Agenzie per la Protezione dell’Ambiente.”
Sante Muro e Donato Lapadula, della segreteria tecnico-scientifica delle due giornate di studio, alle quali hanno aderito circa venticinque dipendenti ARPAB, hanno commentato l’iniziativa lucana “proficua perché gli stessi dipendenti sono stati destinatari di attività formative e a loro volta relatori-formatori nei confronti di chi è intervenuto da altre regioni.”
Tra le relazioni degli esperti ARPAB quella dell’Ufficio inquinamento elettromagnetico e acustico del dipartimento provinciale di Potenza sul monitoraggio del rumore nel Centro Olio (COVA) e nell’area industriale del Comune di Viggiano e sulle misure puntuali di campi elettromagnetici, in particolare il caso di Avigliano.
E ancora a cura del Centro Regionale Radioattività (CRR), sempre di ARPAB, sono state illustrate criticità e prospettive della sorveglianza radiometrica tramite sistema a portale presso una fonderia in Basilicata.
Le presentazioni realizzate da ARPAB sono state oggetto di una apposita sessione poster.
L’iniziativa, sostenuta da discussione e dibattiti oltre a proporre alla comunità scientifica aggiornamenti in tempo reale sulle conseguenze degli agenti fisici per la salute umana, ha contribuito a sviluppare in modo collegiale l’argomento di notevole ampiezza e complessità.
L’Agenzia ARPAB provvederà a rendere noti, in tempi brevi, contenuti e grafici delle sessioni poster illustrati ed esposti nell’Ateneo lucano.
Dic 06
AIDII o Aidi?
Bah! Arpab si è data alla convegnistica – chiacchiere- avendo assunto addetti stampa e non già tecnici per i monitoraggi.
Come la mette Arpab con la caretterizzazione dei siti SIN dove siamo ai piedi di Cristo perchè è una cosa più grande di noi data la quanittà?
ti farà un bel convegno!