Il Comitato per la Difesa delle TerreJoniche lancia un appello ai cittadini alluvionati, alle associazioni e alle organizzazioni sociali e politiche, agli uomini e alle donne di Puglia e Basilicata che hanno a cuore il territorio e la difesa delle nostre terre e dei nostri fiumi. Di seguito la nota integrale.
Se tre alluvioni in meno di tre anni, 7 morti, circa un miliardo di Euro di danni
vi sembrano pochi, per noi, al contrario è arrivato il momento della responsabilità e delle risposte. Ora è il momento di vincere. Assemblea del Comitato per la difesa delle terre joniche Puglia-Basilicata.
Il Comitato per la Difesa delle TerreJoniche si è convocato in assemblea aperta per domenica 8 Dicembre alle ore 17 presso la sala Parrocchiale della Chiesa di Marconia in Piazza Elettra.
A base della Convocazione dell’assemblea le risoluzioni dell’incontro tenuto mercoledi scorso sempre nella Parrocchia della Chiesa di Marconia che ha lungamente discusso la situazione mentre era ancora in corso l’emergenza per l’ultima alluvione ed arrivavano le notizie drammatiche delle frane che avevano colpito Montescaglioso, nel convincimento che per risolvere i problemi dell’alluvione servano soprattutto risposte politiche ed assunzione di responsabilità sociale. Questo il documento approvato dall’incontro precedente:
“Il Comitato per la Difesa delle TerreJoniche si propone come spazio unitario di partecipazione dei cittadini lucani e Pugliesi colpiti dalle alluvioni degli ultimi anni e delle Associazioni e movimenti che sostengono la vertenza per la messa in sicurezza idrogeologica del territorio Lucano e Pugliese ed il riconoscimento del diritto ai risarcimenti per quanti hanno subito i danni. Nostri principi fondanti sono quelli della partecipazione attiva dei cittadini, dell’autonomia e indipendenza politica della nostra esperienza, del funzionamento democratico, dell’assunzione delle decisioni con criteri di trasparenza e della ricerca della collaborazione con le istituzioni territoriali come i Comuni e le Province. Principi a fondamento dell’obiettivo fondante di coinvolgere le comunità e i singoli nel compito grande di recuperare gestione, controllo e governo del territorio in modo da assicurare alle comunità dei fiumi il diritto di poter vivere serenamente in un’area solcata da bacini fluviali e reti di canali cosi articolata.
Oggi, nel mezzo dell’ennesimo evento alluvionale e degli effetti del manifestarsi degli effetti del dissesto idrogeologico più gravi degli ultimi decenni, riaffermiamo i nostri obiettivi fondamentali:
– realizzare una forte iniziativa per la messa in sicurezza dei bacini dei fiumi e delle aree esposte al rischio idrogeologico, assicurando piani per la ristrutturazione delle reti infrastrutturali, l’uso del suolo, la manutenzione dei bacini idrici ed idraulici ed investimenti che creino benessere sociale ed economico, lavoro e sicurezza:
– avanzare nella risoluzione dei problemi ancora aperti per i danni dell’alluvione del 2011 garantendo (sia per i risarcimenti ai privati che alle opere di messa in sicurezza) finanziamenti ed interventi per almeno altri 40 milioni di Euro in Basilicata (a fronte dei 350 milioni di danni accertati nel 2011) e di 20 milioni di Euro in Puglia (a fronte dei circa 200 milioni di danni accertati nel 2011).
– arrivare urgentemente ad emettere l’OPCM (Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri) per l’alluvione per il 7 Ottobre 2013 sia per la Puglia che per la Basilicata stanziando fin da subito risorse adeguate a coprire le spese stimate in circa 56 milioni di Euro per la Basilicata e 70 mln per la Puglia
– garantire risorse finanziarie e strumenti di intervento urgenti (OPCM, sospensione e abbattimento delle contribuzioni e delle scadenze, fondo per il risarcimento dei danni e per il ripristino delle opere) per l’alluvione di questa settimana.
Per poter realizzare questi quattro obiettivi prioritari siamo consapevoli che occorra rimontare grandi problemi sia di carattere regionale che nazionale, in particolare l’assenza di risorse finanziarie e di fondi dedicati a prevenire e ad intervenire in caso di alluvioni e quella di un quadro legislativo e normativo trasparente che offra garanzie di equità e parità di trattamento in caso di alluvioni e disastri idrogeologici. E’ ormai intollerabile, come stiamo denunciando da tempo e per primi, che nella più assoluta discrezionalità lasciata alla politica di valutare come intervenire usando i criteri dell’emergenzialità si determinino Alluvioni di serie A e di Serie B. In questa logica le alluvioni di Puglia e Basilicata (al pari di altre come quelle dell’Elba, di Sala Baganza, della Maremma, della Calabria, ecc..) sono state per troppo tempo nel dimenticatoio e nel disinteresse generale che fornisce e alimenta gli alibi alla politica. Al contrario, grazie ancora una volta alla spinta delle iniziative del Comitato per la Difesa delle TerreJoniche, l’ultima alluvione di Novembre 2013 ha conquistato importanti spazi informativi sia di carattere regionale che nazionale. In particolare all’azione informativa della stampa quotidiana locale si è aggiunta, questa volta, l’attenzione di numerose testate informative online e di blog ma anche di testate televisive regionali e nazionali che hanno dato spazio ed attenzione quotidiana anche con inviati e trouppes in loco che hanno dato conto del disastro che si sta abbattendo sulle nostre comunità.
Ora è arrivato il momento di aprire una nuova fase di governo del territorio, di realizzare un forte piano di messa in sicurezza che ripensi il rapporto fra le attività umane nelle aree a rischio di Puglia e Basilicata, intervenga sulle infrastrutture e garantisca le manutenzioni e le buone pratiche e di dare la certezza a quanti sono stati colpiti di avere i sostegni necessari senza dei quali il disastro economico e sociale sarebbe irreparabile.
Per questi obiettivi il Comitato per la Difesa delle TerreJoniche si convoca in assemblea per decidere e organizzare su:
– la realizzazione di una campagna nazionale per la trasparenza delle norme in caso di alluvioni e per la costituzione di un fondo finanziario di solidarietà adeguato alimentato dalla finanza nazionale, dai contributi europei e dalle risorse regionali
– il pieno coinvolgimento della Regione Puglia e della Regione Basilicata alla responsabilità di dare risposte coordinate ed integrate a partire dalla richiesta di atti urgenti deliberativi e dallo stanziamento di ulteriori risorse finanziarie da integrare con quelle del Governo Nazionale
– la richiesta forte di assunzione di responsabilità piena delle forze politiche e degli eletti in Parlamento e delle delegazioni al Governo di Puglia e Basilicata perchè si rimonti urgentemente allo schiaffo subito in questi anni per cui le nostre alluvioni continuano ad avere risposte di serie B
– la convocazione di una forte mobilitazione unitaria dei cittadini di Puglia e di Basilicata da realizzarsi con l’invito alla partecipazione delle due regioni, dei sindaci, dei parlamentari, delle forze sociali e sindacali tutte per ottenere dignità e risposte.”
Sulla base di questo documento, Il comitato per la Difesa delle TerreJoniche si convoca ed invita tutti i cittadini e le associazioni di Puglia e Basilicata a partecipare domenica 8 dicembre alle ore 17 a Marconia di Pisticci nella Sala Parrocchiale della Chiesa dei Piazza Elettra.
L’incontro è aperto alla stampa ed in quella sede si darà conto dell’agenda delle iniziative che vedrà il Comitato mobilitarsi fin dai giorni successivi