Si è svolto stamattina il sopralluogo per una verifica dei danni che l’esondazione del Basento ha provocato nella zona industriale di Ferrandina. Vi hanno preso parte il direttore generale e tecnici del Consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Matera e funzionari dell’Ufficio Difesa del Suolo di Matera della Regione Basilicata.
L’attenzione è stata rivolta in particolare alla strada perimetrale in destra idraulica dell’area industriale che si snoda parallelamente al corso del Basento e costeggia una serie di stabilimenti (Mid, Mythen, La Carpia).
Dai rilievi è emerso che, per un tratto di circa un chilometro, le acque del fiume hanno praticamente inghiottito la viabilità consortile e lasciato scoperto per lunghi tratti un metanodotto di proprietà dell’Eni per fortuna attualmente non attivo.
I tecnici del Consorzio hanno disposto la messa in sicurezza della strada e sono già al lavoro per la predisposizione di un progetto di ripristino dei luoghi che comprende tra l’altro il rifacimento degli argini e dell’infrastruttura danneggiata.
Secondo una prima approssimativa stima, per effettuare le opere necessarie occorreranno almeno due milioni di euro.