Medici ex specializzandi risarciti a peso d’oro dallo Stato: anche fino a 100.000 euro per medico. Sono migliaia i ricorsi accolti dai tribunali di 1° e 2° grado per le borse di studio mai erogate o incomplete ai medici specializzandi. Violate le norme UE. Una bomba ad orologeria da 4 miliardi di euro, ma adesso lo Stato corre ai ripari: si pensa ad una sanatoria solo per chi ha fatto ricorso. Passa da Matera la campagna nazionale di ricorsi targata UGL: allertati i medici ex specializzandi di tutta Italia contro eventuali colpi di spugna. E’ quanto dichiara Luigi D’Amico, Segretario provinciale della UGL Matera,il quale invita tutti a fare ricorso in breve tempo per la difesa di soldi e diritti ed invita i giornalisti alla Conferenza stampa che si terrà venerdi 13 dicembre alle ore 10.00 presso la sede sindacale in Via Roma 72 a Matera. La storia è tipicamente italiana, una storia di omissioni, di diritti calpestati e se vogliamo, anche di sprechi. Di quelle storie che iniziano male ma che hanno per alcuni un lieto fine e per altri, le casse dello Stato, un finale non affatto lieto, anzi da brividi, mentre per i medici sembrerebbe d’oro massiccio. Una storia, una delle tante, di ricorsi giudiziari fatta nei confronti dello Stato da parte di dipendenti, in questo caso medici, discriminati sulla base di alcune norme europee violate. Una storia che adesso fa paura, roba da togliere il sonno ai fautori di ieri e di oggi della spending review , e che stimerebbe un totale di 4 miliardi di euro di spese e di risarcimenti giudiziari se tutti gli aventi diritto presentassero ricorso. Come al solito nel nostro Paese le valanghe vengono provocate, mai previste o evitate. E già, perchè le vertenze riguardano le borse di studio non pagate agli specializzandi per quasi 10 anni. La direttiva comunitaria che ha introdotto un compenso risale infatti al 1982, però le norme italiane hanno previsto gli importi forfettari solo dall’anno accademico 1991-1992. La UGL Medici di Matera comunica che per la ritardata e, comunque, parzialmente omessa attuazione delle direttive sopra richiamate, è possibile ricorrere in giudizio per il riconoscimento economico retroattivo del periodo di formazione o di risarcimento del danno per la mancata o ritardata attuazione delle direttive europee, per i medici iscritti alle scuole di specializzaione nel periodo 1982 -1991. Nonostante siano passati molti anni il diritto non è prescritto, come afferma una recentissima sentenza della Suprema Corte di Cassazione Civile. Non solo. Sono numerose le sentenze che riconoscono altresì ai medici specializzati iscritti al corso di specializzazione dall’A.A. 1999/2000 all’A.A.2006/07 il rimborso delle differenze retributive. In questi casi la borsa di studio è stata si corrisposta, ma senza il pagamento degli oneri previdenziali e la copertura assicurativa dei rischi professionali e degli infortuni. I medici specializzandi italiani hanno continuato a percepire una borsa di studio pari a ca. € 930,00 mensili, al lordo delle trattenute assicurative, senza alcun diritto a ferie, pensione, maternità e malattie, con il divieto di svolgere ogni altro lavoro e senza precise garanzie sulla qualità della formazione specialistica. Non può, quindi, ritenersi equo e corretto concedere i succitati vantaggi economici solo a partire dall’anno 2006/2007, non considerando tutti coloro in quali ne avrebbero avuto diritto a far data dall’anno 1999, ragion per cui l’UGL Medici propone ricorso in tal senso. Ad insospettire e a far premere sull’acceleratore i sindacalisti dell’UGL, c’è una proposta presentata nella prossima legge di stabilità, che introduce la possibilità per “i medici ammessi alle scuole di specializzazione universitarie in medicina dall’A.A. 1982/1983 all’A.A. 1990/1991 che, alla data di entrata in vigore della presente legge, abbiano presentato domanda giudiziale per il riconoscimento economico retroattivo del periodo di formazione o di risarcimento del danno per la mancata o ritardata attuazione delle direttive europee, di ottenere dal Ministero dell’Istruzione per tutta la durata del corso, a titolo forfettario, una borsa di studio dell’importo omnicomprensivo di 13.000 euro per ogni anno di corso da riconoscere anche con il credito d’imposta in un arco temporale non superiore ai 3 anni”. Morale della favola: poiché le migliaia di ricorsi dei medici stanno sbancando le casse dello Stato, lo stesso corre ai ripari proponendo una sanatoria, ma solo per chi fa ricorso. Questa ipotesi di sanatoria, oltre a farci sentire puzza di bruciato, conferma quanto la UGL afferma da tempo: bisogna fare ricorso sanatoria o meno, altrimenti si perdono i diritti economici. L’UGL Medici promuove i ricorsi presso i Tribunali di tutta Italia. Per informazioni e consulenze telefonare a: 348/3660911 o 327/8653090.
Dic 10