Con l’accusa di furto aggravato e danneggiamento in concorso, quattro persone, tutte residenti a Gravina in Puglia, sono state tratte in arresto alle prime luci dell’alba dagli agenti del Comando di Polizia Municipale, agli ordini del capitano Nicola Cicolecchia, e dai poliziotti del Commissariato di Gravina, diretto dal commissario Pietro Battipede.
Il quartetto, composto dal trentaseienne G. S. e da sua moglie M. G., di 31 anni, oltre che da R. L. (25) e dal fratello P. L. (34), è stato sorpreso mentre tentava di portar via legna dal bosco “Difesa Grande”, sito di interesse comunitario al cui interno, su richiesta anche dell’assessorato municipale alle aree boschive, guidato dal vicesindaco Gino Lorusso, già da qualche tempo le forze dell’ordine avevano organizzato specifici servizi di pattugliamento notturno, pure in borghese. E stamane, attorno alle 5.30, una volante della Municipale, impegnata nelle attività di perlustrazione in località Vizziello, ha imposto l’alt ad una coppia a bordo di un trattore carico di legna di quercia fresca di taglio: 20 quintali stipati nella benna e nel rimorchio al traino. Sul posto è prontamente giunta una pantera della Polizia di Stato che si trovava nei pressi. Gli agenti hanno quindi individuato e fermato, a poca distanza, altre due persone intente ad allontanarsi dalla zona a bordo di una Fiat Uno e di una Land Rover. Nel corso della successiva perquisizione, dal bagagliaio della Fiat Uno sono saltati fuori altri 50 chili di legna, un motosega, un machete, una lampada notturna. In seguito tutti sottoposti a sequestro penale, insieme al trattore.
Una volta espletate le formalità di rito, in attesa di giudizio il quartetto è stato assegnato agli arresti domiciliari su disposizione del sostituto procuratore Marcello Barbanente, titolare delle indagini. Intanto, a “Difesa Grande” è iniziata la conta dei danni: diverse le querce vittime del taglio non autorizzato. I tecnici del Comune effettueranno già nelle prossime ore un’attenta e più analitica ricognizione, mentre i controlli proseguiranno e saranno anzi ulteriormente intensificati, a tutela del polmone verde gravinese.