La Federazione regionale lucana del Partito Comunista dei Lavoratori ha inviato una nota sulla cancellazione di due treni regionali. Di seguito la nota integrale.
NO A TAGLI E OPERE INCOMPLETE: TRASFORMIAMO OGNI STAZIONE FERROVIARIA LUCANA IN UN PRESIDIO PERMANENTE DI LOTTA.
Trenitalia effettua altri tagli. Ora tocca ai treni, Regionale 12432 e Regionale 12433 della tratta Potenza-Salerno. Ennesime stangate al servizio ferroviario lucano in linea con le politiche antipopolari degli ultimi vent’anni che hanno colpito e continuano a colpire i servizi di massa in tutto il territorio nazionale. Nel Mezzogiorno d’ Italia, e in Basilicata in particolare, queste strategie scellerate incrementano l’ isolamento di comunità di per sé già ai margini della vita nazionale. Con fabbriche in continuo smantellamento, lavoro precario e disoccupazione con percentuali a due zeri, l’ulteriore impoverimento infrastrutturale porterà a un peggioramento del quadro sociale ed economico di questa Regione.
Pioggia sul bagnato se si pensa anche che servizi come scuola, sanità, assistenza, mobilità ecc. sono ridotti al minimo e comunque di gran lunga inferiori alle medie nazionali.
Ecco la prova di cosa siano stati capaci governi intercambiabili di centro-destra e centro-sinistra privatizzando i servizi essenziali. Le privatizzazioni penalizzano le classi sfruttate deboli ed oppresse come le comunità meridionali, specie per quanto riguarda i trasporti e la sanità perché finalizzano l’ esistenza di un servizio a ragioni di profitto, di cassa. In questa ottica tipicamente capitalista si inserisce anche l’assurdo progetto della TAV Torino-Lione verso la quale sono stati e saranno indirizzati fondi che dovrebbero invece essere impiegati per scongiurare i tagli e completare le opere incompiute sparse per il resto dell’Italia (come ad esempio la Ferrandina-Matera).
Questo è accaduto con il trasporto ferroviario. E questo, i due poli del capitalismo italiano, vogliono che accada per la salute del popolo lavoratore.
Negli anni passati (1969 e 2002) imponenti manifestazioni popolari culminate con l’occupazione della stazione ferroviaria di Bella-Muro, fermarono, in parte, i tentativi delle FS e di Trenitalia di penalizzare il trasporto ferroviario nella comunità del Marmo-Platano. Fu la prova che solo la mobilitazione popolare riesce a strappare risultati positivi.
Il Partito Comunista dei Lavoratori propone ai lavoratori, ai giovani, alle comunità lucane, agli studenti, ai pendolari e a tutto il popolo lucano unito di fermare questo attacco generalizzato alla nostra regione organizzando la lotta contro i tagli di Trenitalia, per il rilancio del trasporto pubblico e di massa, unendo le lotte esistenti in un unico grande movimento.
Il Partito Comunista dei Lavoratori propone una grande giornata di lotta per la difesa ed il rilancio del trasporto pubblico e di massa con manifestazioni-occupazioni di ogni stazione ferroviarie lucana.
Sarà l’ occasione per affermare la determinazione del popolo lucano sulla strada di una nuova società. Per un governo dei lavoratori.